Castellammare, circum: lo scontro infinito la Regione sfida il sindaco

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    Come scrive Fiorangela d’Amora de ilMattino. «Un sindaco dalla doppia personalità, di lotta e di governo», che prima decide ai tavoli istituzionali e poi chiede che lo stesso progetto approvato venga fermato. La Regione Campania, attraverso il presidente della commissione Trasporti, risponde al sindaco stabiese Gaetano Cimmino e ora la questione del raddoppio sulla tratta Torre Annunziata-Castellammare diventa un caso.
    La cronistoria degli ultimi mesi racconta di operai a lavoro per conto di Eav più volte bloccati, prima sulla collina di Varano dove hanno disboscato prima di mettere in sicurezza la collina, poi all’interno del Parco delle Nuove Terme. Bloccati perché secondo l’amministrazione non ci sono i permessi dell’ufficio tecnico, non informato prima dell’inizio del cantiere. «Comprendo che l’installazione di qualche tipica baracca di cantiere, a una veloce verifica della Polizia municipale, possa sembrare un abuso edilizio, – scrive Luca Cascone, presidente della commissione Trasporti e Lavori pubblici della Campania – ma credo parimenti, previa verifica della legittimità delle istallazioni, che un po’ di buon senso debba guidare tutti onde evitare di ritrovarci come nel libro dello scozzese Robert Louis Stevenson, Jekyll and of Mr. Hyde, dove la stessa persona ha una duplice e contorta personalità».

    I CHIARIMENTI

    La Regione non solo non ferma il progetto ma chiede a Cimmino di ritrovare quella «massima sinergia istituzionale per la crescita del territorio e di Castellammare» che lo stesso sindaco aveva chiesto in una precedente lettera. Nella nota di Cascone si leggono anche le considerazioni di natura tecnica: «Risulta impossibile prevedere il raddoppio-potenziamento del tratto Castellammare-Sorrento senza realizzare, propedeuticamente, il tratto fino a Castellammare. La galleria attualmente in uso – scrive la Regione – ha 70 anni ed ha bisogno di importanti interventi di manutenzione ed adeguamento; senza la realizzazione della seconda galleria l’attuazione di questi interventi inevitabilmente comporterà la chiusura della stessa ed un enorme disagio per tutti gli utenti e i pendolari». Ed infine il chiarimento più atteso: «L’intervento complessivo è dotato di tutte le autorizzazioni previste».

    LA PROTESTA

    Il balletto sui lavori ha messo in agitazione anche gli stessi operai finiti in cassa integrazione e stavolta sono i sindacati a prendere carta e penna e scrivere al prefetto per sottolineare che «le criticità inerenti il programma dei lavori hanno compromesso la continuità occupazionale, con enormi sacrifici dei lavoratori impegnati e, di fatto, hanno anche annullato l’opportunità di incrementare la forza lavoro, cosa di non poco conto in un momento di particolare disagio sociale». Andrea Lanzetta (Uil), Simona Corrado (Cisl) e Arben Hasani (Cgil) chiedono al prefetto Valentini «un intervento al fine di favorire una legittima e celere soluzione ed evitare ulteriori disagi ai lavoratori che rischiano di alimentare momenti di tensione, già presenti tra gli stessi, stante la seria preoccupazione di perdere il posto di lavoro». Intanto lunedì 17 maggio è stato convocato in presenza un consiglio comunale monotematico sul caso Eav.
    Le immagini dei container che serviranno da mensa e dormitorio per gli operai, all’interno del Parco Idropinico, avevano scatenato l’indignazione di molti e i successivi sigilli apposti dai vigili urbani per l’assenza di comunicazioni. Infine sulla prosecuzione del raddoppio fino a Sorrento la Regione chiarisce: «Il governatore De Luca si è impegnato in tal senso con le comunità della Penisola sorrentina», candidando il progetto ai fondi del Recovery Plan o in alternativa, ad altre fonti di finanziamento. L’Eav, dice Cascone, entro il mese di giugno pubblicherà la procedura per la redazione del progetto di potenziamento del tratto tra Castellammare e Sorrento che porterà la cadenza dei treni da 24 a 12 minuti.

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