Anche James Senese si mobilita contro la chiusura dei licei Musicali, ieri da Sorrento l’appello del Grandi

Decine i contributi a resistere giunti fino adesso. Michele Mirabella, altro volto della tv, parla di «vero e proprio delitto contro la cultura chiudere e liquidare un liceo musicale. Mi sono affezionato all'idea di salvare il liceo di Torre».

Anche James Senese si mobilita contro la chiusura dei licei Musicali, ieri da Sorrento l’appello del Grandi  durante la prima esibizione pubblica dopo 14 mesi di lockdown che Positanonews ha seguito. Oggi su Il Mattino di Napoli ne parla Raffaele Perrotta
Cantanti, artisti, volti televisivi e anche diversi sportivi. I nomi noti dello spettacolo e della tv si mobilitano per salvare i licei musicali della Campania, a partire da quello di Torre Annunziata che per primo ha lanciato l’Sos. Sì, perché l’Ufficio scolastico regionale ha calato sugli istituti superiori che avevano questo specifico indirizzo la ghigliottina dei tagli alle prossime prime classi per l’anno 2021-22. Un terzo degli oltre 30 licei che hanno attivato da anni questo corso di studi rischiano di perdere la continuità del quinquennio, se a settembre saltasse la formazione delle nuove prime. Tra questi l’istituto oplontino. L’ormai famoso Stefano De Martino, originario proprio di Torre Annunziata, è tra quanti hanno inviato messaggi di sostegno per salvare le scuole ad indirizzo musicale. «La musica e l’arte sono vitali e ci aiutano a vivere una vita significativa dice in un videomessaggio Sosteniamo i licei musicali come il Croce-Pitagora di Torre, a cui mando un abbraccio fortissimo, e sosteniamo i loro progetti e i loro programmi. Viva la musica».

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LA BATTAGLIA
Decine i contributi a resistere giunti fino adesso. Michele Mirabella, altro volto della tv, parla di «vero e proprio delitto contro la cultura chiudere e liquidare un liceo musicale. Mi sono affezionato all’idea di salvare il liceo di Torre». Dice, chiedendosi: «Abolire un liceo? Musicale poi? Peggio ancora. Va salvato con tutte le forze della cultura e della democrazia». Ma è dal fronte della musica che si stanno alzando le barricate. Da Sal Da Vinci, che ha inaugurato due anni fa la sala d’incisione dell’istituto torrese messa a disposizione di tutte le scuole d’Italia, convinto che «la musica salverà il mondo», come sostiene anche James Senese. Da Tullio de Piscopo, che alla batteria lancia l’allarme «non si fa mai abbastanza per la musica, sosteniamo iniziative per introdurre i giovani alla musica», ad Enzo Avitabile, che lancia l’appello «sosteniamo le scuole di musica e quelle popolari, affinché i ragazzi si avvicinino alla musica». Ancora, Renzo Arbore che invita a «coltivare l’arte, soprattutto quella musicale, è una grande compagna della vita. È una distrazione e passione», e Monica Sarnelli: «Per tutti i licei musicali d’Italia e per quello di Torre Annunziata dico music never dies, la musica non muore mai». E poi i beniamini dello sport, come la campionessa Irma Testa: «Vi chiedo di sostenere i licei musicali, come quello oplontino. Sostenete tutti i loro progetti, perché la musica non può morire, rinasce dentro di noi ogni giorno. Pensate che la musica è talmente importante che in alcuni sport è considerata dopante, perché fa stare bene». Poi Patrizio Oliva, per il quale «la musica è vita ed è cultura», e l’arbitro internazionale oplontino Marco Guida: «Sostenete e sviluppate tutte le vostre passioni, dedicato in particolare a tutti i licei musicali». Il preside del liceo torrese Pitagora-Croce Benito Capossela, conclude: «Faccio mie le parole del presidente Draghi alla scuola bisogna dare, non togliere. Questa è una battaglia per tutti i licei d’Italia. Dal ministero dell’Istruzione stiamo trovando quella vicinanza che manca nelle sue diramazioni periferiche».

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