Trent’anni fa la tragedia del Moby Prince: Castellammare ricorda le sue vittime

In memoria del terzo ufficiale Arcangelo Picone, 34 anni, il marinaio Angelo Massa, 30 anni, e l’addetto camere Maurizio Parrella, appena 15enne

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    La più grave tragedia della storia della marina italiana in tempo di pace. Il traghetto Moby Prince diretto a Olbia entra in collisione appena fuori il porto di Livorno con la petroliera Agip Abruzzo. Una coltre di fumo nero il 10 aprile 1991 si porta via 140 vite umane, tra cui tre cittadini di Castellammare di Stabia: il terzo ufficiale Arcangelo Picone, 34 anni, il marinaio Angelo Massa, 30 anni, e l’addetto camere Maurizio Parrella, appena 15enne.

    Sulle responsabilità di quella tragedia è necessario far luce per ricostruire tutto quello che accadde in quella drammatica notte. E abbiamo il dovere oggi di ricordare quella tragedia, per onorare la memoria e il ricordo dei tre stabiesi e dei tanti che hanno perso la vita. Un ricordo che dopo 30 anni non è mai stato scalfito dal passare del tempo.

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