Tragedia a Marino: spara alla moglie, poi si toglie la vita

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Tragedia a Marino: spara alla moglie, poi si toglie la vita. Non accettava che la loro storia d’amore fosse ai titoli di coda e così, con la pistola d’ordinanza, l’ha colpita quattro volte: al petto, alle braccia e all’addome. Poi, credendola morta, ha puntato l’arma contro il suo cuore e ha fatto fuoco uccidendosi. Lui è morto sul colpo, la moglie invece lotta per la vita in un letto dell’ospedale “San Camillo” di Roma. C’è la gelosia alla base della tragedia di Marino, in provincia di Roma, che vede protagonisti una coppia di coniugi originari entrambi di Sarno. Il vicebrigadiere dei carabinieri Antonio Boccia, 54enne della città del monte Sarno, ieri pomeriggio è entrato in azione per uccidere la moglie, la 49enne maestra elementare Annamaria Ascolese, prima di suicidarsi. Adesso la donna è in gravi condizioni e determinanti saranno le prossime ore. I due stavano insieme da 14 anni, ma si erano sposati nel 2016. La Ascolese si era trasferita da Sarno per vivere nella cittadina laziale insieme al militare e alle tre figlie che aveva concepito nel primo matrimonio. Una storia d’amore che, a detta dei vicini, non lasciava trapelare nessun epilogo drammatico. Tuttavia, lei, negli ultimi tempi, aveva deciso di andare a vivere dalla sorella. Proprio questo, avrebbe scatenato la rabbia di Boccia che, ieri pomeriggio, l’ha colpita più volte prima di farla finita. Ora sul caso indagano i poliziotti del commissariato di Marino, coordinati dal dirigente Nicola Giantomasi, su delega della Procura di Velletri, il cui fascicolo è affidato al pubblico ministero Giovanni Tagliatele.

Il fatto. A dare l’allarme, poco dopo le 16, sono stati i vicini di casa che hanno sentito le urla della donna ed i colpi di pistola provenire dalla villetta a schiera della coppia sarnese, nella zona di via Costa Caselle, area alla periferia di Marino. Entrati in casa, gli agenti del locale commissariato hanno subito capito quanto fosse accaduto. Boccia era riverso sul pavimento senza vita, con la pistola accanto al corpo. La moglie, invece, respirava ancora. Per questo motivo, sono stati allertati immediatamente i soccorsi per cercare di strappare alla morte l’insegnante. Trasportata in eliambulanza, atterrata al campo sportivo di Marino, ora si trova ricoverata in gravi condizioni all’ospedale “San Camillo” di Roma. La salma del vicebrigadiere, invece, è stata sequestrata e trasferita nell’obitorio di Tor Vergata dove, nei prossimi giorni, sarà svolta l’autopsia.

I dissidi. I due erano sposati dal 2016, ma da qualche tempo la coppia non sarebbe andata più d’accordo. Lei, oltre al suo lavoro, si era impegnata anche in politica, pronta a candidarsi alle prossime elezioni amministrative in programma a Marino. Proprio per questo, aveva fondato una lista civica composta da sole donne, portando avanti tematiche importanti come la violenza di genere. E proprio questo impegno, alla fine, l’aveva portata a decidere che quella relazione, iniziata 14 anni prima, non doveva andare più avanti.

L’epilogo. Così, da qualche giorno, Annamaria Ascolese aveva maturato l’idea di andare via di casa e trasferirsi, temporaneamente, dalla sorella, anche lei residente a Marino. Una questione che, però, non era ben vista di buon grado dal marito, vicebrigadiere in servizio alla Direzione centrale antidroga all’Anagnina dei carabinieri. Un lavoro che, nei giorni scorsi, l’aveva portato lontano da casa per una missione nel Sud Italia. Ieri pomeriggio, però, rientrato a casa in anticipo di un giorno, il militare sarnese Boccia avrebbe perso la ragione vedendo la valigia preparata dalla moglie per andare a vivere dalla sorella. Così, dopo l’ennesimo diverbio, la tragedia si è consumata tra le mura domestiche di via Costa Caselle.

Fonte La Città di Salerno

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