Sorrento, l’intervento del Presidente del Consiglio Luigi Di Prisco con il magistrato Catello Maresca per il libro “Al posto giusto al momento giusto”

Più informazioni su

Sorrento, l’intervento del Presidente del Consiglio Luigi Di Prisco con il magistrato Catello Maresca per il libro “Al posto giusto al momento giusto”. Riportiamo di seguito l’intervento integrale del Presidente del Consiglio di Sorrento, Luigi Di Prisco:

Sorrento, l'intervento del Presidente del Consiglio Luigi Di Prisco con il magistrato Catello Maresca per il libro "Al posto giusto al momento giusto"

“Buonasera a tutti, innanzitutto mi preme ringraziare l’autore Oreste Cicariello e l’editore Rosario Bianco; non di meno, un ringraziamento particolare voglio rivolgere ad una persona che per me è stata un esempio importante di vita tra le istituzioni e che va al magistrato Catello Maresca per tutto quello che ha fatto per la nostra nazione in questi anni nella lotta al crimine organizzato. A nome di tutta l’Amministrazione comunale sarà un onore, quando la situazione legata al Covid migliorerà, avere il dott. Maresca qui a Sorrento per organizzare una giornata sulla legalità, in quanto l’educazione al bene comune e alla legalità nel senso pieno della parola deve essere al primo posto dell’agenda politica di un amministrazione cittadina.
Ho sempre ribadito sia al mio primo insediamento che alla mia riconferma pochi mesi fa come Presidente del Consiglio Comunale di Sorrento che ognuno di noi è un servitore dello Stato e tutti noi per le specifiche competenze e ruoli che ci vengono assegnati dobbiamo lavorare per il bene comune nel rispetto della collettività.
Il libro che oggi andiamo a presentare mi ha emozionato e commosso profondamente e leggendolo ho potuto apprezzare a pieno la forte provocazione del suo stesso titolo “Al posto giusto al momento giusto”. Infatti è luogo comune, quando si parla di omicidi avvenuti casualmente da esponenti soprattutto del crimine organizzato, che la vittima sia classificata come “povero malcapitato”, che si trovava al posto sbagliato al momento sbagliato. Pur comprendendo le esigenze di brevità ed efficacia che ne contraddistinguono l’azione, quando la comunicazione di massa così definisce tali episodi purtroppo rischia di liquidare con troppa superficialità questo aspetto, limitandosi ad una cronaca meramente formale degli avvenimenti senza approfondire l’accaduto nel dettaglio.
Il ricordare gli avvenimenti nel modo corretto è l’unico modo per far si che coloro i quali hanno perso la vita a causa di chi fa della violenza e della legge di sopraffare gli altri il proprio stile di vita, non muoiano per la seconda volta e pertanto è essenziale mantenere vive queste cicatrici, affinchè questo male non venga ripetuto in futuro.
Nella nostra società a tutti i livelli spesso non abbiamo sempre davanti agli occhi esempi virtuosi da seguire. Sta a noi stessi sceglier con gli atteggiamenti della nostra vita quotidiana da che parte stare dalla parte del il bene o dalla parte del male.
Mi ha emozionato in modo particolare un passaggio della prefazione del dott. Maresca che cita testualmente “l’unica risposta al male, che è l’ignoranza, è la conoscenza, l’educazione al bene, al giusto affinché ogni un di noi possa fare la scelta giusta”. Nella nostra società spesso purtroppo finisce per dilagare l’ignoranza e tra gli ignoranti serpeggia il seme della violenza fisica e verbale volta a sopraffare tutti e tutto. Prima di combattere il crimine organizzato la cosa fondamentale è vincere l’ignoranza!
Le storie che vengono riproposte in questo libro, con l’ausilio anche di stralci di giornale del tempo, ci danno notevoli spunti di riflessione. Non li posso cogliere tutti per non essere lungo e prolisso, ma mi focalizzerò su pochi concetti che ho avuto modo di constatare e condividere personalmente.
L’importanza di fare la scelta giusta, ad esempio, è proprio quella che è costata la vita a Maurizio Estate, il quale, per salvare da una rapina una persona, ha subito una ritorsione che gli è costata la vita ad opera dei ragazzi che avevano tentato il reato al fine sventato.
Quando prendi posizioni scomode nelle vita non devi aspettarti che l’opinione pubblica o chi ti sta vicino ti faccia sempre e certamente i complimenti; anzi…. spesso in molti pensano “ma non era meglio che si facesse i fatti suoi” oppure “chi glielo ha fatto fare”.
Purtroppo è facile fare come gli struzzi mettere la testa sotto la sabbia e disinteressarsi del contesto che abbiamo in torno. Le scelta giusta quasi sempre è la più difficile. Quella che ti costa di più in tutti i termini. Spesso una decisione importante si porta dietro delle rinunce e delle sofferenze: sta sempre a noi decidere e credere fino in fondo nelle nostre azioni.
Praticare il male o girare lo sguardo dall’altra parte invece è la scelta più semplice. Sta a noi scegliere nel libero arbitrio in cui viviamo se stare dalla parte del bene o del male, al posto giusto al momento giusto e, soprattutto, o di vivere in un contesto ove tutto o quasi tutto resti sbagliato?
La nostra vita deve essere al servizio del bene, anche a prescindere dal ruolo che rivestiamo: infatti spesso mi ripeto questa frase “chi non vive per servire, non serve per vivere”.
Dalla lettura del libro, inoltre, altro concetto che deve essere esplicitato è il significato di Stato. Lo Stato siamo noi: siamo tutti noi con gli atteggiamenti che abbiamo e con le scelte che facciamo!
Purtroppo esempi sbagliati sono sempre ben visibili e quando si inizia a vivere in modo scellerato senza alcun freno diventa quasi impossibile fare la scelta tra bene e male, commettendo errori su errori.
Ritengo essenziale che tutti coloro che hanno dei ruoli pubblici OSSERVINO atteggiamenti consoni al ruolo istituzionale loro conferito e in questo ci metto soprattutto coloro che come me a tutti i livelli rivestono incarichi politici, i quali devono essere un esempio di legalità e rispetto delle regole, di per sé e in quanto purtroppo un ruolo distorto può influenzare negativamente l’opinione pubblica sul concetto detenuto dei rappresentanti dello Stato.
Fare la scelta giusta costa sacrifici, ma essere delle persone giuste deve costituire uno stile di vita; al contrario non resta più differenza tra uomini e bestie!
Oggi i giovani sono spesso attratti dal sesso facile, dalla droga, dal divertimento e dal guadagno smisurato senza limiti e senza regole, senza pensare al domani, dall’essere inebriati dal potere o per essere al centro del sistema; tutti falsi valori e precari obiettivi, che si possono anche ottenere facilmente nell’illegalità, ma che alla fine non ti portano da nessuna parte svanendo d’improvviso nel nulla, rendendoli destinati a scomparire senza una degna memoria o un ricordo.
Chi invece si impegna a vivere per un intera vita al posto giusto e al momento giusto solo a causa dell’ignoranza, e comunque per poco, potrà passare agli occhi di qualcuno nell’opinione pubblica come “vinto” della vita, ma, in realtà, non lo sarà mai, come non sarà mai dimenticato il suo ricordo e le sue azioni cammineranno sulle gambe di altri uomini e donne lasciando il loro segno immortale.
L’esempio delle storie emerse dal libro, ci fa emergere un altro importante valore quale il coraggio: il coraggio di non abbassare mai la testa e di portare avanti le proprie idee costi quel che costi, non distogliendo lo sguardo e opponendosi anche ad ogni rischio, soprattutto quando si è parte delle Istituzioni.
Il coraggio di fare la scelta giusta fino alla fine.
Il coraggio di guardarsi sempre allo specchio ogni giorno senza vergognarsi delle proprie azioni.
Il coraggio di andare a dormine la sera e di mettere la testa sul cuscino e pensare che domani sarà un altro giorno.
Il coraggio di VIVERE e di non sopravvivere come fanno in molti!
Tutto questo affinché tutti noi un giorno possiamo finalmente dire di esse AL POSTO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO!”

Più informazioni su

Commenti

Translate »