Ravello: “Chiusura del Convento? Vocazioni all’osso”

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Ravello: “Chiusura del Convento? Vocazioni all’osso”. Si è svolto giovedì l’atteso incontro tra le rappresentanti della Federazione Santa Chiara d’Assisi delle Monache Clarisse Urbaniste d’Italia e il comitato creato per dire “no” alla chiusura del Monastero Santa Chiara di Ravello. I cittadini avevano chiesto di sapere quali fossero i motivi della possibile chiusura dello storico punto di riferimento religioso e eventuali strade percorribile per scongiurarla. Il risultato dell’incontro è poco confortante per i tanti fedeli della Costiera Amalfitana legati al Monastero di Santa Chiara.

La crisi delle vocazioni e l’assenza di nuove suore che potrebbero ingrandire il numero delle occupanti dell’antica struttura nel cuore della Città della Musica pare non lasciare troppo spazio alla speranza. La storia di Ravello si intreccia con quella del complesso monastico fondato nel 1297 e che dopo oltre 720 anni potrebbe chiudere. Si tratta senza ombra di dubbio di una delle più antiche fondazioni francescane femminili. Nel corso dei secoli tante sventure si sono abbattute sulla perla della Costiera Amalfitana ma le suore hanno sempre continuato a sostenere gli abitanti di Ravello, non solo con la vicinanza spirituale ma anche con grande impegno nelle attività quotidiane. Le Clarisse hanno affrontato le terribili carestie e pestilenze del XIV e XVII secolo, hanno resistito alle due guerre mondiali, tra febbraio e luglio del 1944 si recarono presso il Monastero di Santa Chiara il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena, insieme al Principe Umberto, che risiedevano presso la Villa Episcopio di Ravello che sostennero la comunità monastica nelle attività educativa e lavorativa, con la ricostituzione dell’Asilo Infantile, ma presto la storia di questo complesso potrebbe dolorosamente terminare.

L’Archivio monastico, per le sue caratteristiche di eccezionale pregio, è stato dichiarato nel 2014 dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo di interesse storico particolarmente importante ed è sottoposto alle disposizioni di tutela, diventando a tutti gli effetti parte del patrimonio nazionale. Nonostante le peculiarità uniche del Monastero di Santa Chiara e il fortissimo legame con i fedeli, i responsabili della Federazione Santa Chiara d’Assisi delle Monache Clarisse Urbaniste d’Italia potrebbero essere costrette a porre fine a questa lunga storia.

Fonte La Città di Salerno

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