Collettivo UANM: in costiera amalfitana scarsa sensibilizzazione sulla violenza cyber

Riportiamo il post pubblicato sulla pagina Facebook del Collettivo UANM: «E in costiera amalfitana, quali sono le iniziative di sensibilizzazione sul tema della violenza cyber? La risposta, purtroppo, è poche, se non nessuna.  Analizzando i dati del sondaggio diffuso dal Collettivo UANM, tra i 480 soggetti coinvolti, l’81,2% pensa che sarebbe molto importante promuovere attività educative nelle scuole e il 73% riterrebbe utile prevedere uno sportello di ascolto negli istituti scolastici. Sono dati rilevanti che devono indurci all’azione.

Qualche idea? Si potrebbero, ad esempio, prevedere momenti di confronto nelle scuole della costiera in cui i giovani e le giovani studentesse dialoghino con esperti sul tema della violenza cyber. Ci si potrebbe interrogare sull’influenza che i social network hanno sul nostro modo di vivere le relazioni o quanto gli stereotipi di genere diffusi nella mentalità locale incidano sulla diffusione della violenza online e offline.

Una possibile soluzione potrebbe consistere nella promozione del cyberattivismo nelle scuole, favorendo un uso sicuro del web e contrastare così la violenza online. Nel 2014 l’Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo (AIDOS) ha pubblicato un Programma Educativo per le Scuole Secondarie, disponibile online, in cui vengono indicate una serie di attività da promuovere in classe, con lo scopo di creare un dibattito sulla tematica della violenza online, per prevenire o saper gestire questo tipo di situazioni.

La rapidità e i rischi legati a questo fenomeno, soprattutto tra le nuove generazioni, dovrebbero fungere da campanello d’allarme. È urgente attivare laboratori educativi nelle scuole della costiera, in modo da preparare le ragazze e i ragazzi ad affrontare o stroncare sul nascere episodi di violenza cyber».

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