Castellammare di Stabia e Sorrento le proteste pro DAD “Finchè non ci saranno mezzi di trasporto adeguati contro il rischio Covid”

Castellammare di Stabia e Sorrento le proteste pro DAD “Finchè non ci saranno mezzi di trasporto adeguati contro il rischio Covid” . Le agitazioni partono dalla provincia di Napoli e le richieste sono semplici, mezzi di trasporto adeguati contro il rischio coronavirus Covid- 19, mezzi che la Regione Campania ha promesso, ma nessuno li vede. Più forte la protesta a Castellammare di Stabia.

Gli studenti stabiesi si oppongono al rientro in classe e proclamano lo sciopero a oltranza. Pc spenti e aule semideserte, a Castellammare gli studenti alzano la voce e fanno muro contro la decisione di terminare l’anno scolastico in presenza. Ogni istituto scolastico superiore ha avuto forme diverse di protesta, ma per tutti la linea da seguire è chiara: «Finchè non ci saranno mezzi di trasporto adeguati non entreremo – fa sapere Francesco Cesarano, rappresentante del liceo classico Plinio Seniore -. Ieri mattina senza gli studenti i treni della circumvesuviana erano super affollati, figuriamoci con noi».
Al Plinio lezioni solo in Dad, mentre la metà classe che avrebbe dovuto presentarsi in aula non è entrata. La settimana prossima si alterneranno, così ogni gruppo avrà pari assenze e pari lezioni seguite. Questa è la forma del 50% scelta dagli studenti del liceo classico, sebbene la dirigente Fortunella Santaniello prenda le distanze: «Non c’è nessuno sciopero, in alcune classi c’erano pochi alunni, ma altre erano al completo. Le aule sono sicure, abbiamo disposto tutte le misure necessarie al rientro». Al liceo scientifico «Severi» la forma di protesta è stata più drastica: niente Dad e niente presenza.
IL CASO TRASPORTI
Gli studenti vanno avanti. «Il 98% ha aderito – fa sapere Christian Catania, rappresentante dello Sturzo – la nostra è una forma di protesta attiva, ci siamo collegati tutti in Dad ma alcuni professori non hanno accettato l’ingresso nell’aula virtuale di chi invece doveva essere in presenza. Così ci negano il diritto allo studio. Chi ha scelto la Dad è perché i mezzi di trasporto erano troppo affollati e ha preferito non mettere a repentaglio la sua salute». All’alberghiero «Viviani» come all’istituto tecnico «Vitruvio» la musica non cambia: «La maggior parte di noi arriva dalla penisola e dai Monti Lattari – spiega Marco Sicignano – e la Regione non ci mette nelle condizioni di sicurezza necessarie per poter raggiungere il nostro istituto. Sappiamo bene che le aule sono sicure e che il protocollo anticovid è stato attuato ma non basta».
Tra i pochi che coraggiosamente hanno deciso di varcare i cancelli d’ingresso ci sono gli studenti dell’Itis «Renato Elia». «Il triennio, pari a circa il 70%, sarebbe dovuto entrare e buona parte era presente – spiega la preside Giovanna Giordano -. È anche vero che molti ci hanno comunicato che faranno richiesta di Dad con certificazione di fragilità. Vigileremo sui documenti seguendo la normativa, ma il mio appello va ai genitori. Il regalo più grande che possano fare ai loro figli è consentire loro di andare a scuola. Anche chi è entrato con timore e preoccupazione, è uscito con il sorriso sulle labbra». La preside Giordano è una «pasionaria», sempre in prima linea. «È un dono la didattica in presenza, è più rischioso andare a fare la spesa che venire a scuola. Abbiamo tanti professori che non sono riusciti a vaccinarsi, ma tutti erano in classe. Questo – prosegue la dirigente – deve essere un segnale per i ragazzi e le famiglie».
CHIUSURA A NOLA
Dieci casi di Covid in sette scuole: il sindaco di Nola Gaetano Minieri chiude tutte le scuole fino al 30 aprile. Considerando il weekend del primo maggio per tornare in classe bisognerà attendere lunedì tre maggio: è quanto è scritto nell’ordinanza firmata dal primo cittadino dopo la nota del dipartimento di prevenzione dell’Asl Na 3 Sud che ha evidenziato l’opportunità di sospendere le lezioni in presenza per via della situazione dei contagi definita da allarme rosso. «Sono fermamente convinto che l’assenza dai banchi penalizzi molti i ragazzi ai quali vengono a mancare occasioni di socializzazione e di confronto importanti ma la salute resta un bene primario da tutelare e di fronte al rischio così alto non ho potuto che disporre la sospensione della didattica in presenza». A Nola attualmente i positivi ammontano a 222 casi mentre le persone in quarantena sono 348.

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