Camminando …… la valle del Demanio. Un sentiero meraviglioso a Maiori sulla Costa d’Amalfi foto

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Nelle frequenti trasmissioni (le più recenti: “Il Provinciale” Rai 2 del 27/02/2021 e “ Melaverde” Canale 5 del 28/02/2021) che la tv di stato e quelle commerciali dedicano alla Costiera amalfitana viene dato ampio risalto agli aspetti caratteristici e tradizionali del nostro territorio. Non potrebbe essere diversamente considerato che nella motivazione che l’Unesco ha posto a base del riconoscimento internazionale è scritto.

La Costiera Amalfitana, estesa lungo la costa ad est della Penisola Sorrentina, può essere definita come uno straordinario paesaggio mediterraneo con eccezionali valori culturali e naturali derivanti dalla sua difficile topografia e dal processo storico di adattamento compatibile operato dalla comunità, esempio brillante di uso intelligente delle risorse.

Nel citato documentario “ Il Provinciale” le bellissime immagini e le parole ispirate del conduttore ci hanno ricordato la necessità di adoperarci in ogni modo per difendere i luoghi, le tradizioni, i rapporti sociali, i caratteri essenziali, insomma, di un luogo così ammirato nel mondo intero.

Questa disposizione di servizio ci è stata illustrata attraverso la visione della nostra realtà effettuata con gli occhi del visitatore. Ampio spazio, quindi, ai percorsi più interessanti come “ Il Sentiero degli Dei”, “Valle delle Ferriere”, “Il Sentiero dei limoni”, “Il Vallone Porto”, “Il Sentiero delle Formichelle”,

A dimostrazione dell’importanza che il turismo escursionistico sta sempre più assumendo, le ormai innumerevoli offerte da parte di agenzie specializzate  di pacchetti trekking per i percorsi più gettonati della Costiera.

Peccato che  in tali proposte, purtroppo, manca quasi sempre, salvo che per  la parte che riguarda la parte iniziale del “ Sentiero dei limoni”, qualsiasi riferimento al territorio di Maiori.

Eppure, sotto questo aspetto, è un fatto pacifico che anche i rilievi e gli spazi  del nostro comune sono in grado di offrire ai camminatori e a quanti interessati alla loro conoscenza, una ricca rete di sentieri attraverso ambienti di grande bellezza e diversità. Si va da valli e gole ricche di sorgenti e umidità a rupi assolate battute dal vento marino, dal silenzio di angoli remoti alla musicalità di balconi naturali affacciati sul panorama marino.

In quest’ambito, uno dei più interessanti percorsi escursionistici in Costiera amalfitana è senz’altro quello che attraversa i versanti orientali delle nostre montagne con partenza dalla Valle del Demanio.

Detta anche Vallone di Vecite, la Valle del Demanio è uno dei luoghi di maggior significato naturalistico dell’intera Costiera amalfitana. Non a caso la ricchezza d’acqua, la singolare conformazione ricca di anfratti, forre, burroni, la presenza di stillicidi, pozze, piccole e grandi cascate formati dai due torrenti convergenti Rio Demanio e Acqua calda, evocano il paragone con la più famosa Valle delle Ferriere di Amalfi Scala. Del resto anche qui albergano molte della rare specie vegetali che prosperano nella Riserva Naturale orientata e la stessa Woodwardia radicans, fiore all’occhiello della Valle delle Ferriere, fu rinvenuta, all’epoca, anche qui nel “vallone di Majori” dal suo scopritore Francis Neville Reid.

Il cammino prosegue poi per :

  • Vallone di Ponticchio, località Pietre Bianche in corrispondenza Castello di Thoro Plano, pianoro cd. di S.Maria,
  • pineta sopra S. Maria Olearia,
  • Capodorso e Montepiano con le sue grotte,
  • Vallone di S. Nicola a Erchie (e volendo) Piano di Viesco con i ruderi di S. Nicola di Carbonario sopra Cetara, nel cui centro poi può concludersi l’escursione.

Il tragitto è, almeno parzialmente, riportato ai nn. 305 e 305 a sulla Carta dei sentieri dei Monti Lattari redatta dal Club Alpino Italiano.

Un itinerario di grande pregio ambientale, paesaggistico, storico, percorribile anche per tratte separate e in grado di rivaleggiare, per scorci panoramici e ricchezza di fauna e flora, con i più famosi sentieri di cui sopra si è fatto cenno. Purtroppo il percorso, ripetutamente sperimentato in occasione del programma” Passeggi segreti” organizzato, negli anni decorsi, da vari enti ( tra i quali anche il comune di Maiori), attualmente presenta gravissime criticità derivanti dallo stato di abbandono aggravato dai continui incendi che in questi ultimi anni hanno colpito le aree boschive interessate.

Tralasciando, in questa sede le diverse , numerose vie pedonali che attraversano altre parti ugualmente interessanti del territorio di Maiori puntiamo la nostra attenzione sul percorso sopraindicato che ho sempre pensato debba essere chiamato, “Via degli eremiti”.

Cosa si ammira percorrendo il sentiero

Questa denominazione in considerazione della grandissima importanza che l’area alla base del monte Falerzio rivestì nell’altro Medioevo e successivamente per il fenomeno del monachesimo di rito bizantino e poi benedettino e  che ebbe come fulcro la Badia di S.Maria de Olearia. “Nessun altro Centro della regione amalfitana può vantare, come Maiori, tante presenze ed esperienze monastiche” (cfr.Andrea Cerenza in “Maiori S.Maria de Olearia guida alla visita dell’abbazia medioevale” pag.71)

Risulta, a tale proposito, che nell’anno 2017, a seguito di contatti instauratisi tra l’ amministrazione comunale di Maiori, il Centro di cultura e storia amalfitana e la sezione del Club Alpino di Cava de’ Tirreni, fu stilata una bozza di protocollo per la tabellazione e apertura al pubblico di detto sentiero sulla base delle disposizioni della L. Regione Campania 20/01/2017 n.2 “Norme per la valorizzazione della sentieristica e della viabilità minore”. In previsione della possibile firma del protocollo, fu effettuata, inoltre, nel mese di agosto dello stesso anno, una ricognizione del percorso a cura di Gioacchino Di Martino, rappresentante del Centro di Cultura e storia amalfitana, Alfonso Ferrara, Presidente della Sezione Cai di Cava de’ Tirreni e un funzionario del comune di Maiori senza però giungere ad alcun atto concreto.

Oggi, però, in considerazione dell’indiscutibile citato aumento dell’interesse verso il turismo escursionistico o di conoscenza, appare INDISPENSABILE immaginare e organizzare un processo di recupero e rivalutazione delle articolata rete di sentieri che attraversano valli e rilievi del territorio di Maiori. Nel contesto di tale auspicabile progetto ci auguriamo e proponiamo che la prima iniziativa venga rivolta, al sopraindicato sentiero “ Via degli eremiti”, sicuramente, ripetiamo, uno degli itinerari più interessanti e affascinanti dell’intera Costiera.

Gioacchino Di Martino

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