Arte Contemporanea. Ritrovate dallo scrittore e poeta Renato Casolaro delle note sull’artista Maria Pia Daidone. foto
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Segnalazione di Maurizio Vitiello – Ritrovate dallo scrittore e poeta Renato Casolaro delle note sull’artista Maria Pia Daidone.
Renato Casolaro ha ripescato delle vecchie notazioni sull’attività dell’artista Maria Pia Daidone.
Si tratta di una serie di brevi poesie trovate nella cartella gialla “Poesie”.
Sono degli anni ‘80 e ispirate all’opera di allora di Maria Pia Daidone.
Le spiegazioni che seguono erano sullo stesso foglietto.
La cartapesta
Se ti sembro un morbido cuscino
tu riposa, seduto alla mia ombra.
Ma se vuoi che mi faccia
per te montagna di presepe, affonda
il bisturi, ma prima di tornare
nel tuo stanzino con la colla e il resto,
tocca quello che appare, e vedi quanto
è duro ed è diverso.
Cartapesta = Si fa dalla carta per realizzare oggetti morbidi o duri. Pensiamo che la provenienza della carta è comunque qualcosa di duro (albero).
Il polistirolo
Nato sintesi chimica
mi spargo ora tumore
di fantasia sottratta alla memoria
duro alla vista. Tu
non mi toccare: come
polistirolo non esisto più.
Polistirolo = Materiale sintetico per eccellenza, viene qui piegato a rappresentare delle naturalissime escrescenze, che io interpreto come pezzi di fantasia espulsi dal fondo della memoria, cui è invece da riportare la composizione nel suo insieme.
La colla
Celata nel computer la memoria,
meninge nel tuo cranio, mi consola
di non essere più quello che sono
quello che ho fatto diventare gli altri
ingredienti del quadro.
Colla = Memoria.
La carta velina
Sfoglia sottile, mi diverto infine
Ad essere una volta dura pietra,
trafitta dal colore e dalla china.
Carta velina = Può diventare pesante e incisiva.
Colori
Più siamo forti, maggior corpo abbiamo,
più dal tuo fragile occhio dipendiamo.
Colori = Leggeri e pesanti al tempo stesso, più sono corposi più la loro esistenza è affidata a quella fragile cosa che è l’occhio.
La tela
Smesso il sinuoso e molle
abito che portavo,
mi sono fatta legnosa
per sopravvivere ai ricordi dolorosi
che il tuo occhio, lettore,
non avrebbe potuto sopportare.
Tela = Supporto la cui morbidezza scompare per dare un’impressione legnosa.