Uniti nella cattiva sorte, coppie uccise dal virus

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    Uniti nella cattiva sorte, coppie uccise dal virus. Ce ne parla Gigi Di Fiore in un articolo nell’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

    Un anno di Covid e, tra le oltre centomila vittime, anche diverse coppie sposate da anni. Morire insieme, per il virus assassino. Spesso a distanza di poche ore o pochi giorni. Il virus non ha fatto sconti, falcidiando in questa particolare spoon river marito e moglie del nord come del sud.

    L’incredibile sequenza di contagi e morti in provincia di Bergamo, un anno fa, fu anche strage di coniugi. Insieme in una Rsa, Angela e Giovanni Belli. Anziani, parte della statistica dei deceduti over 80 ospiti nelle case di riposo. Angela muore a 82 anni senza avere avuto il tempo di una cura in ospedale. Il marito Giovanni due giorni dopo, nel reparto di terapia intensiva all’ospedale di Ponte San Pietro. Separati da morti, dopo 64 anni di matrimonio insieme, senza aver potuto salutare il figlio.Quattro giorni hanno diviso le morti di Kati Merlini, 69 anni, e del marito Felice Morandi, 88. Lui di tempra forte se ne è andato per primo. Un giorno ha diviso invece la morte di Giorgio Vida, 79 anni, ex consigliere comunale di Costa di Mezzate, e la moglie Mariangela Dina, sua coetanea. Lei era in una Rsa ricoverata per un ictus, anche il marito era in clinica. Prima, andava spesso a trovare la moglie, poi il Covid, le cure a casa, l’aggravamento, la morte. Lei non lo ha visto più ed è morta senza neanche rendersi conto che fosse Covid.OVER 80È una strage di coppie over 80, che se ne vanno insieme. Spesso poco distanti, ma senza potersi salutare. Come Carmine Gagliardi, portinaio di un palazzo del centro cittadino in pensione, e la moglie Maddalena, ottantenni di Castellammare di Stabia, sposati da 50 anni. Agli inizi di marzo, avevano chiamato il 118 per ricoverare Maddalena, ma anche Carmine era grave con il cuore in difficoltà e il respiro affannoso. Carmine muore nella notte, Maddalena poche ore dopo all’ospedale San Leonardo nel reparto di terapia intensiva. Morti senza aver potuto prima salutarsi e senza conoscere la sorte dell’altro.Toccante la storia anche di Franco Simioli, ex assessore di Massa Lubrense in costiera sorrentina e direttore dell’Azienda di soggiorno, e della moglie Gemma. Lui era stato stroncato dal Covid il sei marzo, lei ha seguito la sua sorte dopo 20 giorni in ospedale. Sono stati investiti dalla nuova ondata delle varianti che fa le sue vittime.Sette giorni hanno separato a Melito in provincia di Napoli la scomparsa dell’ortopedico Cosimo Russo, 73 anni, e della moglie Paola De Masi, anestesista 60enne per anni in servizio all’ospedale Cardarelli di Napoli. Erano in pensione e si erano ammalati insieme. In fotocopia, il loro destino, con i ricoveri in reparti ospedalieri diversi e il male affrontato senza potersi dare reciproca forza. Lei non è uscita dalla terapia intensiva.Sono morti a poche ore di distanza Giuseppe Passante, 72 anni, e la moglie Irma Margiovanni, 71. Una coppia di Montesilvano, titolari di una pizzeria cittadina. Lui è morto all’ospedale di Pescara dopo un mese di ricovero per un tumore. Lei nel reparto anti-Covid, dove era entrata da asintomatica. Si informava del marito e i tre figli le hanno nascosto la sua morte. Poi, come in un romanzo, quando avrebbero voluto dirle che il suo Giuseppe non c’era più, lei è morta.

    Anche Salvatore Rastelli, imprenditore di Terzigno in provincia di Napoli, ha seguito la sorte della moglie Lidia Maria Violante a pochi giorni di distanza . Contagiati insieme, lui non è riuscito a sopravvivere.In ospedale, ricoverati insieme, pure i veneziani Gilberto Marcato, 76 anni, e la moglie Nadia Tegon, 70. Erano al Covid hospital di Dolo. Lui, ex commerciante, è morto 4 giorni prima della moglie. Si erano contagiati con il figlio Tiziano, poi il peggioramento e il ricovero in ospedale. Sono entrati insieme, in reparti differenti. Sono morti, sperando di farcela e che potesse farcela anche l’altro, senza notizie su cosa accadesse al coniuge. Pietose bugie sono state in tutti questi casi le scelte dei figli per non aggravare una sofferenza che era fisica, ma anche psicologica per la brusca separazione dal coniuge. Solo un’ora ha separato le morti di Olga e Vincenzo Molino, 82enni di Sesto San Giovanni sposati da 63 anni.Grande il dolore e la commozione in Irpinia. Tre giorni fa era morto Antonio Tonino Melchionda, 74 anni, storico e benvoluto sindacalista della Cisl Scuola. L’altro ieri è toccato alla moglie Franca Maria Spagnuolo, anch’ella professoressa. Si era ammalata per prima.

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