Ricordando Don Pasquale.

Martedi 23 marzo, ore 19.00, nella Parrocchia dei Santi Prisco e Agnello, sarà celebrata una liturgia in suffragio di Don Pasquale Ercolano. A circa un mese dalla morte del Parroco Monsignore, la comunità si raccoglierà in riflessione.

Generico marzo 2021

Noi di Positanonews lo ricordiamo con un’antologia di brani tratti da libri di storia della Penisola Sorrentina, che lo vedono giovane prete a Sant’Agnello, a riorganizzare la processione del Cristo Morto, a Trasaella , a restaurare le strutture murarie di una chiesa fatiscente, primo parroco a Sorrento, con nomina diretta, poi a Puolo, e ancora a Trasaella. Ad attraversare la vita ecclesiastica, lungo tutto il percorso, la passione per il calcio, prima da giocatore in campo e poi in tribuna.

La prefazione al volume sulla cattedrale di Sorrento, a sua firma, ci appare oggi come un testamento morale, la riproduciamo integralmente , per lasciare al lettore l’interpretazione:

Presentazione

In occasione della visita del Santo Padre Giovanni Paolo II ci è sembrato doveroso promuovere questa pubblicazione per far meglio conoscere ai fedeli il cuore della comunità cristiana quale è la nostra chiesa Cattedrale. Essa non è solo luogo di culto per eccellenza ma anche un gran libro aperto in cui leggere l’antico passato di Sorrento, cioè la nostra storia. In questa direzione si sono mossi i curatori del testo, Antonino Cuomo e Pasquale Ferraiuolo, che hanno esaminato il Sacro Tempio sotto il profilo storico-artistico descrivendo non solo i tesori d’arte che esso racchiude ma anche proponendoci una breve storia dei presuli che sono stati protagonisti inscindibili della sua lunga vita e che hanno legato il loro nome a che questo tempio divenisse sempre più degno della fede e della devozione dei Sorrentini. L’opera dei presuli sorrentini è stata sempre affiancata e sostenuta, nel corso dei secoli, da alcune nobili famiglie locali di cui c’è ancora visibile traccia nelle opere che essi promossero e dai semplici fedeli che, ai nostri giorni, hanno contribuito a mantenere alto il decoro della Cattedrale, arricchendola di pregevoli opere, frutto dell’intelligenza e dell’operosità dei maestri locali della nobile ed antica arte della tarsia. L’essere ad un tempo parroco e custode della chiesa che conserva la cattedra episcopale è per me un onere e un onore insieme. Ed è per questo che il mio impegno è stato, e sarà sempre, quello di conservare per le generazioni future questa bella casa del Signore anche diffondendone la sua immagine  come si prefigge questa breve ma preziosa pubblicazione. 

Mons. Pasquale Ercolano Parroco della Cattedrale

Da1 1985 il parroco della Cattedrale, Don Pasquale Ercolano, una nuova pratica religiosa esterna: la Via Crucis “Arte”, svolgersi, nel venerdì precedente la Domenica delle palme, lungo le strade di Sorrento con le stazioni rappresentate quadri mistici utilizzando la pittura, l’intarsio, la scultura, il .disegno, le incisioni su vetro, la fotografia ed altre tecniche. Attualmente la Via Crucis si svolge ritualmente, ma le stazioni non sono più raffigurate da “quadri”, ma da una semplice Croce.

La Parrocchia della Cattedrale, fulcro dell’Arcidiocesi, sede del Capitolo Metropolitano, nel 1946, aveva come parroco – che era anche decano del Capitolo – D. Angelo Montorsi, che ebbe come successori D. Pietro Maresca (1958), D. Pasquale Ercolano (1972), D. Luigi Di Prisco ( 1998). Il Capitolo – durato fino al nuovo ordinamento ecclesiale, con l’istituzione del Consiglio Presbiteriale – aveva quali cariche interne: primicerio, teologo, cantore e penitenziere; uno dei “canonici” era delegato all’amministrazione della chiesa. Il primo Parroco, di nomina diretta Arcivescovile e, quindi anche amministratore della chiesa Cattedrale, fu D. Pasquale Ercolano.

Dopo la Via Crucis Arte del 2 1 Marzo 1986, le quattordici stazioni

intarsiate, utilizzate per la celebrazione, andarono ad arricchire

la Cattedrale nel suo interno. Sono opera di un grande artista

della tarsia sorrentina, Gianni Paturzo che, dopo anni di solleciti,

aveva deciso di assecondare il desiderio del Parroco, Don Pasquale

Ercolano.

Ed il 12 Gennaio 2003 Sorrento calcistica festeggiò la sua giornata, con il rientro (dopo due anni) al campo Italia rivestito di erba sintetica, con la cerimonia di benedizione di Don Pasquale Ercolano, supertifoso rossonero (sono ancora famose le sue trasferte per assistere agli incontri della squadra), l’intervento del Sindaco Marco Fiorentino e con oltre mille spettatori (il presidente Castellano indisse la “giornata rossonera” con prezzo ridotto). I ragazzi di Agovino superarono il Termoli con una rete messa a segno da Caruso (al 20′).

La parentesi bellica bloccò a Sorrento ogni sviluppo – è notoria

l’impostazione “turistica” dell’economia della Città – e si dovettero

attendere molti anni prima che una nuova testimonianza della

tarsia sorrentina venisse ad arricchire la Chiesa Cattedrale. Ed

è stato l’attuale parroco, Mons. Pasquale Ercolano, a mettere

in moto l’opera creatrice della presenza artigiana nel Duomo. E

per guadagnare il tempo “non utilizzato” dal 1938, in soli cinque

anni, è riuscito a realizzare la Via Crucis nei suoi 14 pannelli, il

leggio presbiterale ed il tamburo d’ingresso, usufruendo della collaborazione

nel disegno e nell’intarsio di autentici artisti che hanno

dimostrato l’infondatezza della presunta aridità della vena artistica

sorrentina, dando prova di vivacità e di valore. Perciò non è affatto

vero che non siano più esistenti qualità ed interesse a migliorare

un prodotto che, vivo nella tradizione, supera, sul piano dell’arte,

ogni pur necessaria tendenza commerciale obbligata a rispettare

le amare e dure leggi del consumismo.

Dal volume La Chiesa di Trasaella

Nel 1968, l’allora giovanissimo Don Pasquale Ercolano, neo parroco, avendo trovato la chiesa in precarie condizioni , si rese promotore di urgenti lavori, realizzati con il contributo degli abitanti della borgata.

LA CONFRATERNITA DEL PIO MONTE DEI SANTI PRISCO E AGNELLO di Balsamo

La riorganizzazione della processione del Cristo Morto nei primi anni sessanta venne affidata al compianto confratello Antonino Palomba di Salvatore, affiancato nell’opera dai fratelli Giuseppe e Luigi e con la collaborazione esterna degli altri due fratelli Michele e Mario, quest’ultimo purtroppo prematuramente scomparso.

Efficace collaborazione ai fratelli Palomba venne data dagli allora neo sacerdoti Don Pasquale Ercolano, oggi Parroco della Cattedrale di Sorrento, e Don Giovanni Aponte, attuale Parroco di S.Agnello e Padre Spirituale della Confraternita.

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