Oggi ricorre l’anniversario della nascita di Michelangelo Buonarroti, le sue opere incantano da più di 500 anni

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Oggi ricorre l’anniversario della nascita di Michelangelo Buonarroti, uno dei più grandi artisti non solo italiani ma mondiali. Nacque a Caprese (Arezzo) il 6 marzo 1475 nasceva a Caprese.

Le sue statue ed i suoi affreschi sono permeati dalla sua genialità e dalla sua immensa bravura. Ma nella vita era un uomo solo, tormentato e sofferente. E questo suo tormento lo portò ad esprimersi in modo sublime nell’arte realizzando opere immortali che ancora oggi lasciano senza fiato per la bellezza e la perfezione. Si racconta che spesso, quando era impegnato nella realizzazione di uno dei suoi capolavori, dimenticava perfino di dormire e mangiare per diversi giorni. Michelangelo lavorò alle sue straordinarie creazioni fino alla morte, avvenuta all’età di 89 anni.

Michelangelo già dai contemporanei fu acclamato come il maggiore artista di tutti i tempi, e influì grandemente su tutta l’arte del secolo. Ammirato senza riserve da alcuni, odiato da altri, onorato dai papi, imperatori, principi e poeti, Fu sicuramente, insieme a Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio, la più grande figura del Rinascimento e della nostra storia dell’arte

Un artista completo, spaziando con uguale abilità dalla scultura alla pittura ed all’architettura, fu uomo-cerniera tra Rinascimento e manierismo.

Sono tante le opere di Michelangelo e sicuramente elencarle tutte sarebbe lunghissimo. Ma tra le più conosciute possiamo certamente annoverare la Pietà, scolpita da Michelangelo quando aveva appena 24 anni e definita a ragione la più alta e nobile scultura che mai abbia creato mano umana. La scultura si trova nella Basilica di San Pietro a Roma e raffigura il momento della morte di Gesù, disteso sulle gambe della Madonna, e l’Amore della Madre di tutte le madri, la donna che Dio scelse per dare alla luce l’unico Figlio. Sul volto di Maria si legge tutto il dramma di una madre che ha appena perso un figlio ma, al contempo, non viene sacrificata la delicatezza dei lineamenti. La Madonna è raffigurata come una ragazza giovane, come era quando concepì Gesù. Al punto da sembrare più giovane del figlio morto adagiato sulle sue gambe. I critici del tempo si sono chiesti il motivo di tale scelta e lo stesso Michelangelo risposte che la santità, la castità e l’assenza di peccato preservano la giovinezza.

Un’altra scultura michelangiolesca che tutti conoscono è sicuramente il David, un’opera immensa ed imponente alta più di cinque metri, dall’anatomia perfetta e che rappresenta l’uomo del Rinascimento in tutta la sua bellezza. Lasciano senza parole le vene in rilievo, la tensione dei muscoli pronti allo scatto atletico. Una scultura realizzata da Michelangelo all’età di 25 anni e che rappresenta nell’arte l’ideale di bellezza maschile. Michelangelo fu il primo artista a realizzare le sue opere liberandole dal blocco di marmo che, a suo dire, le teneva prigioniere. In quel pezzo di pietra l’artista vedeva già la scultura che avrebbe realizzato.

Passando dalla scultura alla pittura come non nominare il Tondo Doni, rappresentante la Sacra famiglia con la Madonna inginocchiata che porge Gesù bambino a San Giuseppe in un gesto intriso di amore e tenerezza. Un’opera sublime la cui perfezione delle figure rimanda comunque alla scultura.

E poi una delle opere più ammirate di Michelangelo, la volta della Cappella Sistina, una superficie di circa 1000 metri quadrati interamente coperta da personaggi rappresentanti la storia sacra. Un’impresa enorme che costrinse Michelangelo a lavorare per anni in una posizione innaturale che gli procurò notevoli problemi tra i quali anche quelli alla vista. Al centro dell’affresco la scena maggiormente conosciuta e riprodotta al mondo, ovvero la Creazione di Adamo con la mano di Dio che sfiora quasi quella di Adamo a simboleggiare l’anelito dell’uomo verso Dio pur non riuscendo mai a raggiungerlo.

Su Michelangelo e le sue opere ci sarebbe sicuramente ancora tantissimo da scrivere ma è bello nel giorno della sua nascita ricordare una figura della storia dell’arte così importante, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo in cui abbiamo bisogno della bellezza come non mai. E rifugiarsi nell’arte sicuramente ci farà comprendere la vera essenza della vita andando oltre le cose effimere e concentrandosi sull’essenziale e su quanto possa accarezzarci e riscaldarci il cuore.

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