La Catena Rosa di Wendy la Gatta

Tra pochi giorni è l’8 marzo, la Giornata Internazionale delle donne. L’occasione è giusta, per raccontare una storia semplice, ma di straordinaria solidarietà, che ha per protagoniste, un gruppo di donne forti e generose, della costiera Sorrentina ed Amalfitana.

Il primo anello di questa catena tutta al femminile è Wendy, una giovane e solitaria gatta, nata e cresciuta nel borgo marinaro di Massa Lubrense, la terra delle Sirene.

In un brutto e freddo giorno di febbraio, subisce la brutale aggressione di un cane, “sfuggito” non si sa bene  come, al controllo del suo padrone.

Che cani e gatti non vadano molto d’accordo, è un fatto proverbiale, ma l’aumento di episodi violenti, è dovuto alla nuova moda di possedere cani aggressivi, spesso di taglia grossa, ideali per esibire un malsano desiderio di dominanza. Il più delle volte, questo tipo di cani, non riescono ad essere correttamente gestiti, ed i danni risultano essere anche molto drammatici.

Così è stato per la dolce Wendy, azzannata violentemente in strada, e rimasta lì ferita, agonizzante.

Una signora del luogo, assiste inerme alla finestra di casa al dramma, si impietosisce, e prontamente contatta una  vicina di casa, volontaria della colonia felina: Imma.

Un animo bambino, gattara di quelle in grado di comunicare nel misterioso linguaggio felino, lo psi-trailing, fatto di silenzi e di sguardi profondi.

Secondo questa moderna teoria, esisterebbe una sorta di telepatia tra i gatti ed alcuni umani, quasi sempre di sesso femminile, basata su particolari vibrazioni che questi esseri sarebbero in grado di percepire e trasmettere a loro volta.

Gli antichi Egizi, ritenevano il gatto un animale scacro, con il dono della “telepatia”, tant’è che in un papiro scoperto a Saqqàra si legge: “Quando tu pensi, il gatto ti capisce, anche se le tue labbra non si muovono e se la tua bocca non pronuncia alcuna parola. Esso legge in te con lo sguardo degli Dei”.

Wendy viene ricoverata d’urgenza al centro veterinario di Meta, gestito da tre bravissime ed amorevoli dottoresse, che la sottopongono alle cure necessarie, salvandole la vita.

Verrà successivamente anche sterilizzata, un passo importante, che certamente le permetterà di vivere più a lungo, liberandola dal giogo di gravidanze continue, che minerebbero gravemente la sua salute.

Alla catena si uniscono altre volontarie, che con pazienza e dedizione, riusciranno a guarire Wendy, non solo nel corpo, ma anche nell’anima.

Anna, Antonella, Fortunata e Lidia, pian piano le insegnano a fidarsi, e a farsi curare: scioccata dalla brutta esperienza, ed abituata alla vita randagia, per la micia è difficile interpretare lo strano mondo umano.

Eppure da quell’incontro sventurato, istintivamente sente di essere stata graziata dal destino, di aver dato vita ad una catena di solidarietà, tutta al femminile, fatta di angeli custodi, le sue “Sirene”.

Ora aspetta solo una famiglia speciale, che le apra le porte di casa e soprattutto del cuore.

Per adesso è stata accolta da una famiglia affidataria di Amalfi, che si occuperà ancora un po’ di lei, prima del reinserimento nella colonia felina della sua terra natia, profumata di mirto e ginestre, di fronte ad uno dei più bei panorami del mondo, un mare blu e sullo sfondo, il magico profilo dell’isola di Capri.

Già perché, in realtà non esistono gatti randagi o senza padrone: questi animali sono spititi liberi, hanno il diritto di essere eventualmente adottati, ma anche di vivere liberi o nella loro colonia felina.

Nel tempo sospeso di una pandemia che ci ha reso tutti più soli, alle prese con il destino più incerto di sempre, proviamo allora ad abbandonarci nello sguardo profondo e dolce di Wendy, e far parte di questa catena così speciale.

Possiamo farlo anche solo con un Whatsapp di condivisione o di saluto e, se ce lo possiamo permettere, con una piccola offerta a piacere, un aiuto per le spese mediche sostenute.

Imma vi risponderà al 334 580 8822, mentre è alle prese con una delle sue tante faccende domestiche, ma anche felice di sentirsi utile…

Un ringraziamento a Vincenza Talamo di Montepertuso, che ha segnalato per prima questa storia alla redazione di Positanonews, ed alla generosa famiglia Castello di Amalfi dove Wendy proseguirà la sua convalescenza.

Per contribuire alla raccolta fondi c’è anche un “salvadanaio” nel negozio di animali Tropical Farm a S.Agnello.

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