Juventus amara notte Champions col Porto. Il commento di Gagliano “Un allenatore che non ha gli attributi per sostituire Ronaldo”

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Juventus amara notte Champions col Porto. Il commento di Gagliano “Un allenatore che non ha gli attributi per sostituire Ronaldo”  . Un anno da dimenticare questo 2021 per la Zebra, fuori da tutto , e Pirlo fa rimpiangere Sarri . I commenti dei tifosi bianconeri anche in Costiera amalfitana e Penisola sorrentina, fra questi Salvatore Gagliano ex sindaco di Praiano e consigliere di Salerno,   dirigente a Napoli  in Campania e nazionale del calcio dilettantistico  da sempre tifoso della Signora ” Un allenatore che non ha gli attributi x sostituire un Ronaldo inesistente non e’ allenatore da Juve”

JUVENTUS-PORTO 3-2 dts (Highlights)

19′ su rig. e 115′ Sergio Oliveira (P), 49′ e 62′ Chiesa (J), 117′ Rabiot (J)

 

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Demiral, Bonucci (75′ De Ligt), Alex Sandro; Ramsey (75′ McKennie), Arthur (102′ Kulusevski), Rabiot, Chiesa (102′ Bernardeschi); Morata, Ronaldo. All. Pirlo

 

PORTO (4-4-2): Marchesin; Manafà, Mbemba, Pepe, Zaidu (71′ Luis Diaz); Otavio (61′ Sarr), Oliveira (118′ Ndiaye), Uribe (89′ Grujic), Corona (118′ Leite); Marega (106′ Martinez), Taremi. All. S. Conçeiçao

 

Ammoniti: Otavio, Taremi, Chiesa, Cuadrado, Sergio Oliveira, Bernardeschi, Mbemba

 

Espulso: Taremi

 

Una gara che resterà nella memoria dei tifosi: di quelli del Porto per la stoica resistenza della squadra di Conçeiçao capace di giocare 70′ (supplementari compresi) in inferiorità numerica e riuscire a strappare una qualificazione che ha dell’incredibile; di quelli della Juventus per l’illusione e la delusione di aver accarezzato a lungo la possibilità di rimonta e di passaggio ai quarti di finale. E’ vero, ai punti, per la mole di gioco prodotta, per le occasioni create, avrebbe meritato la Juventus, ma il Porto non ha demeritato, è riuscito a mettere in difficoltà la Juve anche allo Stadium creando nella prima mezz’ora diverse palle gol, oltre a segnare (su rigore) il vantaggio e poi, una volta in inferiorità numerica, si è difeso con grande attenzione e dedizione non rinunciando, di tanto in tanto, a impensierire i bianconeri. Il nuovo corso della Juve passa da un’eliminazione che brucia, una tappa, forse, necessaria in un percorso di ricostruzione che però deve subire un’accelerata.

 

Quanto alle scelte di Pirlo, Demiral vince il ballottaggio con Chiellini e De Ligt in difesa e Ramsey quello con McKennie a centrocampo. Porto in formazione tipo. L’avvio di gara è dai ritmi altissimi, in 26′ Il Porto calcia addirittura 8 volte in porta, colpendo, tra l’altro, un incrocio dei pali con Taremi prima di passare in vantaggio con il calcio di rigore trasformato da Oliveira e accordato per fallo di Demiral su Taremi. L’occasione più ghiotta nel primo tempo della Juve è rappresentata da un colpo di testa di Morata parato da Marchesin.

 

Nella ripresa, è sembrata subito un’altra Juve. Chiesa ha trovato subito il gol del pari su suggerimento di RonaldoL’ingenuità commessa da Taremi (palla allontanata e secondo giallo), ha agevolato le cose agli uomini di Pirlo. Da quel momento in poi è stato un Chiesa-show con l’esterno bianconero indomabile e imprendibile per i difensori del Porto. Al 62′ Chiesa ha trovato il gol del 2-1 che ha riportato, di fatto, la qualificazione in bilico nel punteggio ma nettamente sbilanciata in favore della Juve in virtù dell’uomo in più. Il Porto si è abbassato, ha resistito, Pepe è stato sontuoso nel guidare la difesa dei suoi. Di tanto in tanto la squadra di Conçeiçao ha tentato qualche sortita e la Juve ha avuto la chance più grossa per evitare i supplementari con Cuadrado il cui tiro si è stampato contro la traversa.

 

Durante gli extra-time, la Juve non è riuscita a scardinare il meccanismo difensivo del Porto, anzi, è stato Marega ad avere la cance per riportare in parità i suoi. Nel secondo supplementare la doccia fredda: Oliveira ha calciato una punizione dai 20 metri, palla sotto la barriera e Szczesny battuto. Il 2-2 sembrava aver spento ogni velleità bianconera. In un sussulto d’orgoglio, Rabiot a 3′ dalla fine ha siglato il 3-2 dando vita a un assedio finale che non ha sortito gli effetti sperati. Il Porto va ai quarti, Juve eliminata.

Post dal profilo Facebook di Salvatore Gagliano. Cronaca da Sky news

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