I problemi dei ristoranti a causa del Covid-19: “Rischiamo la chiusura se non riapriamo!”

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Una delle categorie più penalizzate dall’epidemia Covid-19 è sicuramente la ristorazione.
La possibilità di prendere il virus al ristorante è molto più alta, sia nei confronti dei luoghi all’aria aperta, ma anche rispetto ad altri luoghi chiusi. Il motivo principale è che le mascherine non possono essere indossate efficacemente mentre si mangia e si beve. Per evitare il contagio nei ristoranti, queste attività lavorative hanno adottato alcune regole. Oltre l’importanza del distanziamento e della sanificazione, come misura di prevenzione del contagio, occorre favorire il ricambio d’aria, favorendo la ventilazione: aprire le finestre diverse volte al giorno è fondamentale per far circolare l’aria e far ”uscire” il virus fuori dall’edificio. Ma questo non basta e lo dimostra un caso particolare di un ristorante Guangzhou, in Cina, dove un malato asintomatico di Covid-19 ha infettato nove persone che occupavano tavoli diversi da quello in cui sedeva il malato. I filmati delle videocamere sorveglianza dimostrano che il contagio è avvenuto tramite la corrente d’aria del condizionatore. La traiettoria dell’aria infatti era diretta dal tavolo del malato al tavolo dei contagiati, favorendo così la diffusione di particelle microscopiche nell’aria. Queste particelle sono chiamate “droplet” e sono appunto particelle di un diametro compreso tra 5 e 10 millesimi di millimetro che una volta espulse dal naso e dalla bocca di una persona infetta, cadono a terra in una distanza ravvicinata di uno e due metri. Per questo è importante il distanziamento fisico di almeno due metri. Tuttavia, c’e da dire che le particelle “droplet” possono essere così piccole da restare sospese in aria e fluttuare, accumulandosi negli spazi chiusi.
Ritornando alle regole che i ristoranti devono rispettare sono molto semplici, per questo è importante rispettarle. La prima, e forse più banale, regola è quella di distanziare i tavoli gli uni dagli altri. I tavoli devono inoltre essere posizionati lontano dalle correnti d’aria e dai condizionatori per evitare il ripetersi del caso cinese. I menù che il ristorante deve offrire devono essere usa-e-getta oppure menù online su tablet o smartphone. È preferibile pagare con il bancomat o carte di credito per evitare il contatto con i soldi (la fonte di contagio più pericolosa). È preferibile inoltre evitare di usare condimenti proposti che, toccati da altre persone, aumentano i contagi e infine non scambiarsi i piatti gli uni slgli altri. Il cliente deve indossare la mascherina quando ci si muove all’interno del ristorant, mentre i cuochi, camerieri e tutto il personale deve indossarla sempre.  È fondamentale lavarsi le mani e igienizzarle, evitando di asciugarle con il getto d’aria.
Tutti i ristoranti hanno provveduto per avere queste piccole accortezze, ma nonostante ciò stanno avendo un forte calo a causa della giustificata paura delle persone che non si recano più la sera o a pranzo in un ristorante per mangiare in compagnia o per trascorrere una serata diversa dal quotidiano.
Per questo motivo molti ristoranti e bar sono costretti a restare chiusi e affrontare i vari problemi economici che questo comporta. Un gran numero sono stati costretti addirittura a chiudere definitivamente o a prendersi un “anno sabatico” perchè non rientravano nelle spese, sicuramente per tutte le attività maggiori rispetto ai guadagni, considerando tutto il necessario su cui sono stati costretti ad investire (plexiplas, igenizzante ecc). Non hanno potuto invece chiudere in questo modo le nuove attività che sono state invece costrette ad investire di più sulle consegne a domicilio. In fortissima difficoltà si trovano sicuramente anche i ristoranti di alta gamma, che non possono dedicarsi al domicilio essendo che durante il trasporto i loro piatti perderebbero la qualità che li distingue e le attività già in difficoltà.

La Campania zona rossa da lunedì .

Con il nuovo decreto del Governo Draghi, la regione Campania diventa zona rossa. Dunque i ristoranti devono restare obbligatoriamente chiusi sia a pranzo che a cena. L’asporto è consentito fino alle 22:00, ma con il divieto di consumazione all’esterno dell’edificio (sul posto).

Progetto Alternanza scuola-lavoro con Positanonews
Amitrano Anna e Starita Rossella.

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