Golden Globe 2021, tutti i vincitori

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Golden Globe 2021, tutti i vincitori.

Laura Pausini fa centro alla sua prima candidatura ai Golden Globe. Le speranze italiane erano affidate al film La vita davanti a sé di Edoardo Ponti, protagonista la madre Sophia Loren, candidato come miglior film straniero (per cui ha vinto Minari di Lee Isaac Chung). La cantante è stata premiata per la miglior canzone con Io si (Seen) scritta con Diane Warren e Niccolò Agliardi: i ringraziamenti della cantante («Sono così orgogliosa che ho la pelle d’oca») vanno a Sophia, Edoardo e Diane e all’amico Niccolò. Emozionata e composta nel collegamento tv in da casa, seduta al suo pianoforte a coda bianco. Più scatenata dal profilo Instagram («Siiii, porca miseria, Thank you!»).

E poi scrive: «Non ho mai sognato di vincere un Golden Globe, non ci posso credere. Dedico questo premio a tutti coloro che vogliono e meritano di essere “visti” e a quella ragazzina che 28 anni fa vinse Sanremo e non si sarebbe mai aspettata di arrivare così lontano. Tutta la mia gratitudine e il rispetto per la meravigliosa Sophia Loren, è stato un onore dare voce al tuo personaggio, per trasmettere un messaggio così importante, di accoglienza e unità». La cantante romagnola lo dedica anche «all’Italia, alla mia famiglia, a tutti coloro che hanno scelto me e la mia musica e mi hanno reso quello che sono oggi. E alla mia bellissima figlia, che da oggi vorrei ricordare la gioia nei miei occhi, sperando che cresca e continui sempre a credere nei suoi sogni». Ha ragione di gioire Pausini: è la prima volta che un brano interamente in italiano vince. Con la speranza di ricevere buone notizie il prossimo 15 marzo, quando saranno svelate le nomination degli Oscar.

Golden Globe 2021, tutti i vincitori

Dove certo si presenta come titolo da battere Nomadland, Leone d’oro a Venezia, grazie a cui Chloé Zhao diventa la seconda regista incoronata ai Golden Globes dopo Barbra Streisand per Yentl, battendo oltre che le colleghe Regina King e Emerald Fennell, David Fincher e Aaron Sorkin. La sua doppietta (anche miglior film) rende storica questa edizione. (Qui tutti i vincitori; qui l’intervista a Laura Pausini; qui le pagelle ai look visti sul red carpet).

Un’edizione particolare quella di quest’anno, la numero 78. Per la quarta volta insieme a fare gli onori di casa è la consolidata coppia di conduttrici Tina Fey e Amy Poehler, regine di Saturday Night Live. Ma divise: una a Los Angeles, l’altra a New York: la prima al Rainbow Room di New York, in cima al Rockfeller Center la seconda al tradizionale Beverly Hilton Hotel a Los Angeles. La cerimonia di premiazione dell’edizione 2021, spostata da gennaio al 28 febbraio causa pandemia, è stata ridisegnata per adattarsi alle esigenze sanitarie: accanto a Poelher, solo alcuni colleghi in veste dei presentatori. I premiati, a casa loro, in collegamento zoom. Le nomination delle 25 categorie tra cinema e tv erano state annunciate lo scorso 3 febbraio.

I primi due premi della serata vanno a due interpreti neri (britannici, casualmente): miglior attori non protagonisti Daniel Kaluuya, per il film Judas and the Black Messiah e John Boyega, per Small Axe, per la tv. E miglior attore protagonista è Chadwick Boseman, per Ma Rainey’s Black Bottom, riconoscimento postumo per l’attore scomparso in agosto. Anche la miglior attrice è una afroamericana, l’esordiente Andra Day per The United States vs. Billie Holiday. Una risposta indiretta alle polemiche che hanno investito l’Hfpa (Hollywood Foreign Press Association), l’associazione di giornalisti stranieri che assegna il premio, presieduta da Ali Sar, accusata di essere impermeabile al cambiamento e all’inclusione (nessun nero tra gli 87 associati) e poco trasparente.

Alla campagna del Los Angeles Times si sono associate molte star, con un hashtag rimbalzato tra attori e registi: #TIMESUPGlobes e lo slogan: «A cosmetic fixes is not enough». Da Ava DuVernay (chiamata poi dall’Hfpa come presenter) a J.J. Abrams, Ellen Pompeo, Judd Apatow, Olivia Wilde, Shonda Rhimes, Kerry Washington, Mark Ruffalo (che ha vinto nella categoria miniserie o film tv, con I Know This Much Is True), Chris Hemsworth, America Ferrera, Lupita Nyong’o, Lena Dunham. Si è schierato anche Spike Lee. Viola Davis ha rilanciato: «Il percorso di un artista nero è disseminato da ostacoli . Se continuiamo a rimanere in silenzio, la nuova generazione avrà lo stesso fardello da portare. Basta scuse». L’associazione ha replicato assicurando l’impegno a allargare l’accesso a colleghi neri e di realtà poco rappresentate. Tina Fey e Amy Poelher hanno sintetizzato a modo loro: «La Hfpa è composta da circa 90 giornalisti non neri e un paio potrebbero essere fantasmi».

Come previsto sul fronte della serie tv è The Crown a fare il pieno (aveva sei candidature). Premiata come miglior serie drammatica, fa vincere anche la coppia Diana e Carlo, Emma Corrin e Josh O’Connor, Gillian Anderson per la sua Margareth Thatcher. Netflix festeggia anche per La regina degli scacchi, miglior miniserie – film tv e la sua protagonista, Anya Taylor-Joy. Esce a mani vuote Mank di David Fincher, grande sconfitto: guidava le classifica delle candidature, sei.

Golden Globe 2021, tutti i vincitori.

Miglior film
Nomadland
Miglior regia
Chloé Zhao, Nomadland
Miglior film, musical o commedia
Borat 2
Miglior attore protagonista
Chadwick Boseman, Ma Rainey’s Black Bottom
Miglior attrice protagonista
Andra Day, The United States vs. Billie Holiday
Miglior attrice non protagonista
Jodie Foster, The Mauritanian
Miglior attore non protagonista
Daniel Kaluuya, Judas and the Black Messiah di Shaka King
Miglior attore musical o commedia
Sacha Baron Cohen, Borat
Miglior sceneggiatura
Aaron Sorkin, Il processo ai Chicago 7
Miglior film d’animazione
Soul
Miglior canzone
Io si, (seen) di Diane Warren, Laura Pausini e Niccolò Agliardi da La vita davanti a sédi Edoardo Ponti
Miglior colonna sonora
Trent Reznor, Atticus Ross, Jon Batiste perSoul
Miglior film in lingua straniera
Minaridi Lee Isaac Chung
Miglior attore non protagonista, televisione
John Boyega, Small Axe di Steve McQueen
Miglior attrice in serie tv, musical o commedia
Catherine O’Hara, Schitt’s Creek
Miglior attore in miniserie o film tv
Mark Ruffalo, I Know This Much Is True
Miglior serie tv drammatica
The Crown
Miglior attrice serie tv drammatica
Emma Corrin, The Crown
Miglior attore serie tv drammatica
Josh O’Connor, The Crown
Miglior attrice non protagonista, tv
Gillian Anderson, The Crown
Miglior serie tv, musical o commedia
Ted Lasso
Miglior attrice, musical o commedia
Rosamund Pike, I Care a Lot
Miglior attrice in miniserie o film tv
Anya Taylor-Joy, La regina degli scacchi
Miglior miniserie o film tv
La regina degli scacchi

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