Elezioni a Sorrento: il 26 aprile l’udienza della verità

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Sorrento. Un giudizio pressoché decisivo perché da questo procedimento potrebbe scaturire il rischio di vedere annullate le recenti Comunali e costringere Sorrento a dover tornare alle urne. E’ quello fissato dinanzi ai giudici ordinari del Tribunale di Torre Annunziata che a stretto giro dovranno esprimersi sull’istanza a firma di Marco Fiorentino che contesta la sua mancata proclamazione a consigliere comunale sancita dalla commissione elettorale. L’udienza della verità è fissata per il prossimo 26 aprile. Lo apprendiamo da Metropolis.

Si tratta di una querelle che è strettamente legata al ricorso pendente al Tribunale amministrativo regionale della Campania e che è stato presentato dalla famiglia Morelli. Nei giorni scorsi, il Tar ha sospeso l’istanza chiarendo che prima di valutare la bontà della questione sollevata dai parenti delle vittime della tragedia del primo maggio 2007 bisogna capire cosa stabiliranno i magistrati di Torre Annunziata sull’incandidabilità di Fiorentino. Anche se, leggendo l’ordinanza pubblicata nelle ultime ore, è alquanto palese che ci sia già un indirizzo. Ovvero: qualora l’incandidabilità venisse confermata il Tar ci metterebbe poco ad annullare l’intera competizione elettorale che si è tenuta gli scorsi settembre e ottobre e che hanno visto vincere al ballottaggio l’attuale primo cittadino Massimo Coppola.

C’è un passaggio nel provvedimento del Tribunale amministrativo che sostiene questa possibilità. In primis, «come statuito dal Consiglio di Stato la partecipazione di una lista o di un candidato sindaco incandidabile può avere effetto invalidante delle intero procedimento elettorale qualora – come avviene nel caso di specie – i suffragi raccolti dal candidato indebitamente ammesso superino lo scarto differenziale dei voti riportati dai due candidati più votati per la carica di sindaco, sì da presentarsi come suscettibili di alterare in maniera significativa il risultato complessivo della consultazione, potendo – in ipotesi – determinare l’elezione al primo turno di uno dei candidati».

E poi: «Per la risoluzione della controversia è pregiudiziale la risoluzione della questione del riconoscimento nei confronti del candidato Fiorentino della causa di incandicabilità, questione in relazione alla quale pende ricorso dinanzi al giudice ordinario». Dal suo canto, Fiorentino ha sì ottenuto i voti necessari per l’elezione in consiglio comunale tra i banchi dell’opposizione (poco più di 1.800) ma non sufficienti a prendere parte al ballottaggio che si è tenuto tra il sindaco Coppola e il candidato Mario Gargiulo. L’ex primo cittadino impugna l’esclusione dal consiglio comunale e ritiene di non essere in condizioni di incandidabilità.

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