Depuratore a Maiori: anche Ruggiero dell’esecutivo Capone dice no

Maiori ( Salerno ) : questione del depuratore. Anche un membro dell’esecutivo Capone, l’assessore all’Attuazione delle linee guida programma di governo e alla Protezione Civile Mario Ruggiero, si oppone alla realizzazione del depuratore nella cittadina della Costa d’ amalfi, depuratore che raccoglierebbe  i reflui di mezza costa d’ Amalfi

Ruggiero ha scritto una lunga lettera al sindaco Capone e agli altri consiglieri. Di seguito la lettera:

Oggetto: Grande Progetto Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della Provincia di Salerno – Impianto di trattamento delle acque reflue a servizio dei comuni di Maiori e Minori. Area Reginna Major.

Faccio seguito all’incontro tenutosi il giorno 1° marzo 2021, con il Funzionario della Provincia di Salerno e Responsabile Unico del Procedimento, arch. Angelo Cavaliere, in relazione alla progettazione di quanto in oggetto. Il motivo dell’incontro era noto a tutti noi, così come ritengo siano altrettanto note le mie perplessità che purtroppo, hanno trovato conferma in sede di confronto. Per la chiarezza dovuta, attesa la delicatezza e l’importanza che l’argomento assume in relazione al futuro della nostra città e non solo, ritengo necessario rappresentarvi l’iter procedurale di cui ero a conoscenza e del quale risultano documenti formali agli atti dell’Ente.

Ritengo altresì utile ribadire il concetto che ricorderete “citato” in sede del mio discorso di chiusura di campagna elettorale: “i tecnici fanno i tecnici ed i politici fanno i politici”.

Non credo ci sia bisogno di spiegare a chi spetta dare indirizzo e a chi, invece, cercare di attuarlo.

Per il caso in oggetto, la maggioranza del gruppo “Obiettivo Maiori” di cui facevo parte nel precedente mandato, è stata chiamata una prima volta ad esprimere il proprio voto in Consiglio Comunale sulla “delocalizzazione” dell’impianto di trattamento delle acque reflue a servizio dei comuni di Maiori e Minori, che la precedente amministrazione aveva situato alle spalle dell’hotel “Sole Splendid” in uno dei luoghi più belli della costa d’Amalfi, in Costa d’Angolo (estremo est del lungomare di Maiori), con vista sulla Torre dei Normanni.

Voto che ho espresso con convinzione e che esprimerei di nuovo in maniera altrettanto convinta.

Del resto, la delocalizzazione del depuratore era stato uno dei principali “cavalli di battaglia” a supporto della nostra campagna elettorale e aveva contribuito notevolmente alla vittoria.

Quello che fu detto in quella sede può essere rivisto e risentito nelle riprese del consiglio comunale del 20 giugno 2016. Il risultato di quella discussione, ovvero, quanto deliberato e votato all’unanimità è riportato nella Delibera di C.C. n. 27 del 20 giugno 2016.

In estrema sintesi il Consiglio comunale deliberava di:

“Dare indirizzo alla Provincia di Salerno, quale beneficiario del Grande Progetto “Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della Provincia di Salerno”, di porre in essere atti diretti alla revisione del progetto per l’impianto di trattamento delle acque reflue a servizio dei comuni di Maiori e Minori AreaReginna Major addivenendo a diversa soluzione che consenta di eliminare/ridurre l’impatto ambientale all’interno del tessuto urbano nonché di perseguire la minimizzazione delle spese di gestione dell’impianto,con precisazione che sia contemplata apposita indicazione in merito all’impianto di depurazione della frazione Erchie”.

“Indicare le linee di indirizzo operativo per la predisposizione della nuova proposta progettuale dell’impianto di depurazione del Comune di Maiori così come segue:

  • Eliminazione dell’impianto dal centro urbano;
  • Riduzione degli oneri di gestione dell’impianto mediante perseguimento di forme associative con minimizzazione della spesa;
  • Contenimento dei costi entro il limite di stanziamento dei Fondi Europei destinati alla finalità;
  • Indicazione di soluzione relativamente alla depurazione in località Erchie come integrato dall’emendamento proposto ed allegato.”

A questa prima discussione ne sono certamente seguite altre, non in Consiglio Comunale e presumibilmente e prevalentemente tra tecnici. Ci saranno stati tavoli e/o conferenze di servizi come da prassi, ma ciò che ho appena scritto rappresenta il punto di partenza “politico”. L’indirizzo (cui i tecnici hanno il dovere di conformarsi).

L’argomento approda nuovamente in Consiglio Comunale il 18 dicembre 2017,con l’arch. Angelo Cavaliere, Dirigente della Provincia di Salerno, l’Ing. Simone Venturini, consigliere di amministrazione della società TechnitalSpA, aggiudicataria della gara d’appalto per la progettazione dell’opera, e l’arch. Roberto Di Martino, Responsabile comunale Area LL. PP. e Tecnico Manutentiva, presenti al fine di fornire qualunque indicazione utile alla discussione dell’argomento in trattazione iscritto all’ordine del giorno e relativo al Grande Progetto di Risanamento Ambientale dei corpi idrici superficiali della Provincia di Salerno – Intervento per la “Realizzazione dell’impianto di depurazione dei Comuni di Maiori e Minori”.

Per completezza d’informazione, riporto uno stralcio della premessa fatta dal Sindaco in quella sede che naturalmente condivido appieno:”…Tali circostanze impongono di prestare particolare riguardo alla problematica così da rendere ogni soggetto coinvolto nel procedimento più responsabile ed assumendo quale direttrice dell’agire il passaggio di ogni decisione in merito in Consiglio comunale, organo deputato ad assumere le determinazioni che porteranno la città di Maiori a dotarsi di un’opera così importante quale l’impianto di depurazione.

In quella sede, emerge inoltre che“la possibilità di delocalizzare l’impianto in zona diversa, ed in particolare nella zona “Demanio”, è oggetto di valutazione da parte degli addetti ai lavori. Conclude osservando che la situazione è ancora in nuce, ferma ad uno stato embrionale.” “… il Sindaco – Presidente cede la parola all’ing. Venturini per le delucidazioni in merito agli aspetti tecnici di realizzazione dell’impianto di depurazione. Segue l’esposizione dell’ingegnere con indicazione delle idee progettuali a mezzo, tra l’altro, della presentazione di slides esplicative e raffigurative.”

Significativa al fine di una corretta analisi, la dichiarazione conclusiva del Consigliere Enrico Califano: “Ciò premesso, a me, come a molti altri che non sentono il fascino della Bandiera Blu ad ogni costo, resta la certezza che, quale che sia il depuratore, l’inquinamento pelagico – notoriamente rilevante in quest’area – continuerà a determinare i problemi che conosciamo sul nostro mare. A questo punto, probabilmente, meglio sarebbe stata la soluzione del trasferimento dei reflui con condotta sottomarina da tutta la Costiera al depuratore di Salerno.Evidenzia infine che, allo stato, risulta ignorata l’indicazione consiliare di dotare la frazione di Erchie di un sistema subacqueo a biofiltro per la depurazione dei reflui urbani (MUDS).Sostiene,circa l’ipotesi di allargare l’utilizzo del depuratore di Maiori/Minori ad altri sei comuni dell’area, peraltro al momento priva di qualsiasi supporto giuridico e amministrativo, che vada rifiutata la logica del condizionamento tecnico, economico ed anche giudiziario quale elemento facilitatore di atti ed opere che potrebbero danneggiare irrimediabilmente Maiori. Sottolinea, come già detto anche dal Sindaco, che nessuna ulteriore iniziativa sulla depurazione dovrà e potrà essere presa senza la doverosa informazione ai cittadini e alle imprese del territorio e che nel frattempo il progetto allo studio non può che proseguire nei limiti unanimemente indicati nella delibera consiliare in materia del 26 giugno 2016.”

Tutto quanto “virgolettato” è riscontrabile nella Delibera di C.C. n. 59 del 18 dicembre 2017 ad oggetto: Grande Progetto Risanamento Ambientale dei Corpi Idrici Superficiali della Provincia di Salerno – Intervento per la “Realizzazione dell’impianto di Depurazione dei Comuni di Maiori e Minori e Dichiarazioni Pubbliche del Governatore della Regione Campania del primo novembre 2017 – Stato dell’arte.

L’iter procedurale proseguiva eil progetto definitivo veniva trasmesso dalla Provincia di Salerno al Comune di Maiori nel novembre 2019 per l’acquisizione del parere di rito in Commissione Locale per il Paesaggio il giorno 5 febbraio 2020 (in realtà agli atti dell’Ente risulta anche una precedente relazione al progetto di prefattibilità datata giugno 2018). In quella seduta, stante la lettura degli atti, presumo vengano richieste dai tecnici della commissione alcuneintegrazioni al progetto che, una volta integrato viene rimandato al Comune di Maiori nel marzo 2020 per approdare nuovamente in commissione il 6 ottobre 2020.

Attenzione: In tutte e tre le relazioni allegate alle tavole progettuali si legge chiaramente che il progetto del costruendo impianto di depurazione dei comuni di Maiori e Minori in località Demanio è a servizio dei comuni di Maiori, Minori, Scala, Ravello e Atrani e che allo stesso giungono anche i reflui “depurati” del Comune di Tramonti. In sintesi in località Demanio confluiranno i reflui di sei comuni e non già di due comuni, come da indicazioni originarie. Ma non basta! Dagli atti emergerebbe anche la previsione, in copertura al progettato impianto, di un’isola ecologia di livello sovra-comunale.

Dunque, la località Demanio di Maiori è stata individuata (non è chiaro da chi!) quale punto di raccolta e trattamento reflui e quale punto di raccolta rifiuti; entrambi di livello sovra comunale.

Vedete, contrariamente a quanto affermato in riunione,sicuramente in maniera scherzosa ma certamente fuori luogo, sulle “inutili questioni di campanilismo” e sulla necessità di unirsi per favorire la crescita,mi ritengo, invece,convinto sostenitore di tale scelta, per la quale ho sempre dimostrato nei fatti piena condivisione.

Ritengo, infatti, che la necessità di unificare per migliorare dovrebbe essere alla base della crescita di tutti noi e del territorio in cui abbiamo ricevuto la grazia di nascere, ma è altrettanto vero che la norma non può essere applicata a corrente alternata e solo quando fa comodo. Ad esempio, parlare di ambito quando ci riferiamo alla depurazione e alla spazzatura, e dimenticarcene quando parliamo di viabilità.

Ma a parte questo dettaglio, di cui potremmo parlare nelle sedi opportune, c’è un punto su cui mio malgrado e nonostante tutto non mi sento di derogare, per me stesso e per il rispetto del ruolo a cui i cittadini di Maiori mi hanno delegato. In questa situazione appare chiaro ed è evidente che in talune circostanze i tecnici si sono sostituiti alla politica nelle decisioni, e trovo questa cosa discutibile, anomala e di dubbia legittimità. Le decisioni spettano alla politica e non posso, non riesco a tollerare le risposte alle poche, semplici domande che anche voi avete ascoltato.

  • Chi ha deciso di includere Ravello, Scala e Atrani nel progetto dell’impianto di Maiori/Minori?
  • In quale sede è stata assunta questa decisione?
  • Si può modificare un progetto senza passare dal Consiglio comunale che ha originato l’indirizzo?
  • Si possono eludere le prescrizioni della Commissione Locale per il Paesaggio?
  • Si può eludere una legittima richiesta d’incontro dei componenti della stessa Commissione?

Un’assenza di risposte che evidenzia un modo di fare che non appartiene alla politica o almeno, al mio modo di fare politica così come l’ho sempre intesa, fatta di partecipazione democratica, confronto e rispetto formale e sostanziale delle leggi e delle norme.

Domande che hanno messo in evidenza troppe lacune … troppi dubbi.

Mi rendo conto che le mie affermazioni appaiono gravi ma sono conseguenti ad una riunione semplicemente imbarazzante.

E sono certo che l’imbarazzo non sia stato solo mio. Non possiamo,o meglio, per quanto mi riguarda e sull’argomento specifico, non posso assistere indifferente e accettare simili situazioni, che”calate dall’alto o meno”rischiano di degradare irreversibilmente il nostro territorio.

Omissioni imbarazzanti, strutturale opacità amministrativa, carenza di informazioni dovute ai rappresentanti che i cittadini hanno legittimato a governarli,e rischi palesi di legittimità a fronte di difformità sostanziali dall’indirizzo politico in relazione all’obiettivo finale. Una situazione che, ripeto, faccio fatica a classificare anche e soprattutto alla luce della richiesta d’incontro con il Responsabile del procedimento, effettuata dai componenti della Commissione Locale per il Paesaggio circa 6 mesi fa e riportata nella relazione derivata dalla seduta del 06 ottobre 2020 in cui si suggerivano alcune prescrizioni di non secondaria importanza, e certamente da approfondire. Richiesta che, inutile dirlo, è rimasta ad oggi inspiegabilmente inevasa.

Omissioni tecniche delicate che – così come ho già detto in sede di riunione – avrebbero probabilmente potuto influire sull’esito della votazione dell’ O.D.G. quando la maggioranza fu chiamata a discutere del progetto consortile su richiesta dell’opposizione nel Consiglio comunale del 22 giugno 2020, nel quale oltre a valutare la possibilità di adottare una condotta sottomarina in luogo dell’impianto, si discusse anche dell’ipotesi di estendere l’utilizzo del depuratore ad altri paesi della costiera oltre a Maiori e Minori. Tesi questa, ampliamente smentita in quella sede così (come facilmente verificabile nella video ripresa della seduta), in cui alla luce di quanto ad oggi appurato siamo stati esposti ad una figura meschina, certamente lesiva della dignità del ruolo ricoperto.

Non c’è “stupido campanilismo” che tenga. Il politico ci mette la faccia, si candida, dice cose e raccoglie i frutti anche e soprattutto in conseguenza di quanto afferma e in relazione alla storia e alla credibilità personale.

Perciò non permetto a nessuno di intaccare il mio patrimonio di dignità.

È una questione di fiducia e stima reciproca tra le parti, tra tecnici e politici, e in tutta franchezza, in questa particolare situazione non mi sento ricambiato della fiducia e della stima che ho sempre concesso in maniera incondizionata,anzi. Ed è un pessimo segnale.

Spero vogliate dare il giusto peso a questa mia lunga nota senza fraintendimenti e dietrologie di sorta. Per quanto mi riguarda, su questo come su tutti gli argomenti, sono sempre disponibile in qualsiasi momento al confronto costruttivo, e il più possibile aperto.

Alla luce di quanto dichiarato e in assenza di chiarimenti pubblici che reputo necessari quanto dovuti, preannuncio la mia personale e convinta contrarietà al prosieguo del progetto in difformità di quanto inizialmente previsto nella Delibera di C.C. n. 27 del 20 giugno 2016, e mi riservo ogni iniziativa che riterrò necessaria a difendere l’interesse di Maiori, del suo territorio, della sua vocazione economica e dei suoi cittadini.

 

 

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