Da lunedì quasi tutta Italia in zona Rossa

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    Il peggioramento è più grave del previsto. E, in attesa di sapere se da lunedì cambieranno ancora i criteri per entrare in zona rossa affidandosi all’incidenza di 250 casi settimanali ogni 100.000 abitanti, è un’Italia ormai quasi tutta in rosso e arancione quella che dalla prossima settimana dovrà attenersi a più rigide misure di contenimento del contagio, come scrive Repubblica

    Basti dire che delle sei regioni attualmente in giallo solo la Sicilia è certa di rimanerci almeno un’altra settimana. La Calabria, che ha fatto segnare negli ultimi giorni un’incidenza altissima di oltre 300 casi ogni 100.000 abitanti, rischia di finire direttamente in rosso con un doppio salto, così come il Lazio che già rassegnato al passaggio in arancione, con un Rt a 1,33, dovrà quasi certamente adeguarsi alle misure più restrittive della fascia rossa. Per Val d’Aosta, Liguria e Puglia, con l’Rt in bilico intorno a 1 è quasi certo il passaggio in arancione.

    Italia rossa

    Il nord è un’enorme macchia scura. Già tutto in arancione da lunedì, dovrebbe veder passare in rosso certamente Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna in compagnia delle province di Trento e Bolzano, Marche, Basilicata, Campania e Molise. Umbria ( con molte zone locali in rosso) e Abruzzo, con dati in calo, restano in arancione insieme al Veneto e la Toscana, in bilico fino all’ultimo per il passaggio in rosso..

    Anche la Sardegna, unica regione in bianco, rischia di tornare in giallo e richiudere bar e ristoranti la sera.

    Fin qui la mappa che si ricava dal monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità relativa alla prima settimana di marzo che domani, ricevute le eventuali correzioni dei dati caricati da parte delle regioni, verrà consegnata al premier per consentire al governo di prendere le attese decisioni sulle nuove misure restrittive con la fotografia del contagio più aggiornata possibile.

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