Addio a Danilo Rustici, stroncato  dal Covid in un letto di un ospedale anche per  gravi problemi di salute fu  fra i fondatori degli Osanna, storico gruppo del progressive rock italiano. Il chitarrista aveva 72 anni: è morto per le complicazioni da Covid-19. Il musicista, malato da tempo, era ricoverato all’Ospedale Cardarelli di Napoli. A dare la notizia della scomparsa, i fratelli Luca e Corrado e la sorella Donatella che a lui dedicano queste parole:

“C’e’ una vastita’ oltre i confini piu’ remoti della mente. Quella vastità è la nostra
dimora. Quella vastità è noi stessi. Grazie per tutto quello che ci hai dato. Per il genio che eri. Per la visione che avevi. Grazie di tutto fratellone… Che noi possiamo avere di nuovo.

La fortuna e l’onore di riconoscerTi. In quella vastità dove siamo solo e per sempre Amore”.

Un pilastro del prog

Per quanto riguarda la sua attività nella scena musicale tricolore, Rustici aveva debuttato con il gruppo Città Frontale insieme a Lino Vairetti (voce), Massimo Guarino (batteria) e Lello Brandi (basso). Dall’incontro, a Napoli, con il flautista e sassofonista Elio D’Anna, proveniente dagli Showmen di James Senese, sono nati gli Osanna. Nel 1971 il primo album, “L’uomo”, che fu registrato presso l’Auditorium Fonit Cetra di Milano. Dal disco venne estratto e pubblicato un 45 giri (“L’uomo\In un vecchio cieco”). Un anno dopo sono stati coinvolti dal maestro Luis Bacalov nell’esecuzione della colonna sonora composta per il film Milano calibro 9, del regista Ferdinando Di Leo, tratto dai racconti dello scrittore noir milanese Giorgio Scerbanenco. Successivamente hanno pubblicato altri 5 album in studio, 4 live, 1 raccolta e una serie di singoli.