Coronavirus, 14enne ricoverata in rianimazione a Firenze per complicanze: “Nessuna patologia pregressa”

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Coronavirus, 14enne ricoverata in rianimazione a Firenze per complicanze: “Nessuna patologia pregressa”.

Una ragazzina di 14 anni è ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Meyer di Firenze dopo aver contratto il Coronavirus. La notizia è stata confermata a Fanpage.it da fonti del nosocomio toscano che sottolineano che le condizioni della giovane paziente sono al momento stazionarie. L’adolescente, residente a Grosseto e non affetta da altre patologie che potrebbero spiegare il suo aggravamento dopo essere risultata positiva al Covid, non è tuttavia intubata, ma ha bisogno dell’ossigeno, e non sarebbe in imminente pericolo di vita.

Dallo scorso settembre, secondo quanto spiegato dall’azienda ospedaliero universitaria, sono circa 10 i minori colpiti da Covid per i quali è stato necessario un ricovero nella terapia intensiva dell’ospedale. La vicenda della 14enne ricorda quella della bimba di 11 anni, di origine pachistana ma residente a Cona, ricoverata da una settimana nel padiglione 25 del Covid Hospital di Bologna, dove è arrivata in condizioni talmente gravi da dover essere intubata. “Ciò che posso dire è che sta male – ha spiegato il dottor Marcello Lanari, primario di pediatria dell’ospedale Sant’Orsola -, ha qualche fattore sottostante di una qualche patologia cronica, come i due precedenti che avevano anche loro una importante patologia cronica che probabilmente lo avrebbe portati al decesso anche per altri tipi di infezione. Su questa giovane paziente stiamo indagando, il sospetto forte è che di sottostante ci sia qualcosa”.

Al momento, non si sa se questi casi siano collegati alla variante inglese, diventata ormai dominante in Italia e che pare sia molto diffusa dai giovani, anche se secondo gli esperti “questo nuovo ceppo del virus è più contagioso e nei grandi numeri ci cadono anche i bambini, ma è più aggressiva in particolare per quest’ultimi”, ha sottolineato sempre Lanari. Fatto sta che nelle ultime settimane c’è stato un sensibile aumento dell’incidenza dei casi tra bambini e adolescenti, con molti focolai scoppiati all’interno delle scuole.

Fonte Fanpage

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