Castellammare di Stabia, la Meridbulloni ancora senza sede

I lavoratori lamentano ritardi del Comune e della Regione

Castellammare di Stabia. Ad inizio febbraio gli ex operai di Meridbulloni si sono legati al Gruppo Vescovini, che ha inviato i contratti da firmare con la Sbe-Sud, la nuova società dell’imprenditore emiliano che ha deciso di investire al Sud sulle maestranze in uscita dalla fabbrica dismessa lo scorso 18 dicembre a Castellammare di Stabia. Una boccata di ossigeno per 65 lavoratori che hanno preferito restare nella propria terra natale, rifiutando la proposta della famiglia Fontana, proprietaria dell’immobile dismesso, di trasferirsi a Torino per continuare a lavorare nel settore della produzione di viti e bulloni. Ma, ad oggi, ancora non è stata individuata una sede idonea ad ospitare la fabbrica ed i lavoratori chiedono che “la Regione Campania ed il Comune di Castellammare di Stabia facciano la loro parte. Abbiamo un imprenditore deciso ad investire nella nostra martoriata terra, che spera di incrementare il progetto iniziale in un immediato il futuro… tocca alla politica! Noi ci crediamo e speriamo ancora! Chiediamo un tavolo alla Regione Campania ed un incontro con il sindaco Gaetano Cimmino”.

 

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