Boscoreale. Vincenzo muore suicida a 15 anni. Il parroco: “Anche la Chiesa ha le sue colpe”

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Boscoreale. Vincenzo muore suicida a 15 anni. Il parroco: “Anche la Chiesa ha le sue colpe”

«Daremo conto a Dio dei nostri silenzi. Non si può più tacere». Sono le parole di Don Tommaso Ferraro, parroco del santuario della Madonna Liberatrice dai Flagelli dal 2011 al 2017.

Il legame con il quartiere non si è mai spezzato e quando ha appreso la tragica notizia del suicidio del quindicenne Vincenzo Arborea in un comunità di recupero, non ce l’ha fatta a tacere, non l’ha mai fatto, perché «il silenzio è peccato dinnanzi a Dio».  Ha scritto una lettera pubblicata sulla sua pagina social per gridare il dolore e la rabbia di un’intera comunità. Ha rivolto un monito durissimo alle istituzioni e prima ancora alla sua stessa Chiesa, in particolare il vescovo di Nola Francesco Marino.

Ha esortato i giovani del quartiere a non mollare, a credere che un futuro migliore è ancora possibile. «La morte del caro Vincenzo, che ho avuto la fortuna di conoscere quando frequentava l’azione cattolica, non solo deve scuotere la nostre coscienze, ma deve interrogare tutti noi: “Potevamo fare qualcosa per lui?” Tutti noi, in primis le Istituzioni, ci dobbiamo impegnare a farsi che questi episodi non accadano più». E il primo esempio deve arrivare in primis dalla Chiesa, come istituzione, che ha il dovere di «scendere in campo e attuare con l’aiuto di tutti gli uomini e le donne di buona volontà corsi di formazione, progetti, percorsi, laboratori che aiutino nella crescita i tanti ragazzi abbandonati a sé stessi e di conseguenza, per necessità, caduti nelle ragnatele di gente di mala affare».

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