Abusivismo, sospese le operazioni di demolizione di una casa a Forio d’Ischia. La proprietaria sospetto caso covid

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Abusivismo, sospese le operazioni di demolizione di una casa a Forio d’Ischia: «La proprietaria ha la febbre. si indaga su sospetto caso Covid».

Sono state temporaneamente sospese le operazioni di demolizione di una casa a Forio d’Ischia per la possibile positività al Covid della moglie del proprietario. La mattina di lunedì 15 marzo, in esecuzione di un ordine della Procura di Napoli, doveva essere abbattuta una abitazione nel comune isolano su cui pendeva l’ordine di demolizione da parecchi anni ma per la quale era stata presentata domanda di condono nel 2003; nei giorni scorsi i legali del proprietario avevano richiesto lo stop al provvedimento in considerazione delle precarie condizioni di salute di quest’ultimo e della difficoltà di trovare un’altra sistemazione in vigenza della zona rossa che non era però stato concesso. Lunedi mattina dopo l’arrivo della ditta incaricata di abbattere l’immobile e degli addetti allo sgombero degli arredi ed effetti personali degli occupanti, è stato richiesto l’intervento del medico legale per accertare lo stato di salute della moglie del proprietario che presenta i sintomi tipici del coronavirus.

Abusivismo, sospese le operazioni di demolizione di una casa a Forio d'Ischia. La proprietaria sospetto caso covid

Il tampone molecolare eseguito mercoledi mattina alla donna ha dato esito negativo. Nonostante questo le condizioni di salute della donna preoccupano ancora i medici dell’ASL e questo di fatto ha impedito il via libera alla demolizione. Gli epidemiologi dell’ASL, infatti, considerato lo stato febbrile hanno già disposto un nuovo tampone molecolare alla donna da effettuarsi il prossimo 25 marzo. La sintomatologia tipica del SarsCov 2 ha indotto ad una valutazione di falso negativo.

I legali hanno dato notizia alla polizia, che ne ha riferito al giudice Cilenti. Ora si attendono eventuali disposizioni da parte del magistrato.  Nel frattempo la donna è confinata in isolamento ed è vietato, ovviamente, ogni accesso all’abitazione.

Sulla vicenda è arrivato l’appello del vescovo di Caserta, monsignor Lagnese, ed attuale reggente della diocesi di Ischia che ha scritto al procuratore generale di Napoli chiedendo la sospensione dell’abbattimento, considerati lo stato di grave crisi sociale che grava sull’isola e le condizioni di salute del padrone della casa da abbattere. L’immobile viene attualmente presidiato dalle forze dell’ordine e si attende la relazione del medico legale che potrebbe fare slittare l’esecuzione dell’abbattimento.

 

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