Sorrento, si dichiari lo Stato di Crisi del Turismo. Il 25 febbraio tutti a Napoli segui la diretta

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Sorrento, si dichiari lo Stato di Crisi del Turismo. Il 25 febbraio tutti a Napoli. “Il 25 di questo mese terremo i presidi in tutte le città italiane per richiamare l’attenzione del Governo sulla vicenda che riguarda cinquecentomila lavoratori del comparto turistico. In effetti, la situazione è abbastanza seria sotto il profilo del reddito e del lavoro e quindi vengono compromesse le condizioni di vita di migliaia e migliaia di famiglie. L’idea di questo appuntamento del 25 è partita proprio da una considerazione semplice, cioè le serissime difficoltà della ripresa del turismo, soprattutto quello estero. Le nostre realtà, la Penisola Sorrentina, Sorrento, Capri, Anacapri e la Costiera Amalfitana rischiano pesantemente delle ripercussioni sui periodi e sui livelli occupazionali e quindi, di conseguenza, su una drastica riduzione del reddito familiare. Perché andiamo? Semplicemente per richiamare l’attenzione e dire le cose come stanno, perché bisogna, ormai è una voce diffusissima la necessità di rendere Sorrento free. Nel senso di mettere in condizione tour operator, ma anche chi decide di venire sul nostro territorio a trascorrere delle vacanze, di farlo in sicurezza. Quindi c’è bisogno urgente. Questo è l’appello che rivolgiamo innanzitutto ai sindaci: c’è bisogno urgente di fare in modo che la vaccinazione faccia passi enormi da gigante in avanti. Perché sono con questa precondizione è possibile poi dopo prospettare una ripresa”, ci ha detto Rosario Fiorentino.

Giulia Riva, rappresentante delle guide e dei rappresentanti turistici di Sorrento, ma, essendo una guida abilitata, anche della Regione Campania, ha continuato: “Sicuramente prima avevamo un bel po’ di lavoro, che poteva chiaramente essere un turismo di massa. Attualmente il Covid ha fatto un po’ strike, cioè tutto quello che avevamo prima adesso ci porta nell’incertezza più totale, in quanto lavoravamo con la programmazione. Adesso programmazione noi non ne abbiamo. Proprio per questo, come diceva Rosario, c’è bisogno di sicurezza, una sicurezza che sia dal punto di vista sanitario, ma anche di poter sapere che la gente potrà arrivare. Non abbiamo operativi i voli: è una cosa fondamentale, perché se non ci sono i voli la gente non sa neanche come venire. Di conseguenza, ora come ora la cosa da chiedere è lo stato di crisi del turismo, cosa che fino ad ora è stata detta, ma sembra sempre l’ultimo settore dimenticato. Di conseguenza, per noi il rilancio deve essere questo: insieme al vaccino e, chiaramente, alla possibilità di vaccinare tutti quanto prima possibile, quello di fare un rilancio del turismo in sicurezza. Un turismo sicuramente, io voglio usare la parola elitario, perché forse chi viaggerà saranno le persone che più potranno, ma elitario nel senso di un turismo che sia prendersi proprio cura del turista che verrà a trovarci. Non più grandi gruppi, perché non ci saranno, ma gruppi piccoli, famiglie, così da dare possibilità a tanti lavoratori. Se prima una guida poteva portare cinquantaquattro persone, adesso riducendo il numero a diciotto o venti, significa utilizzare due o tre guide. E la stessa cosa anche per gli autisti. Se prima si usava un pullman grande, adesso più vettori, più autisti”.

Per quanto riguarda il mondo dei trasporti e degli autisti, è poi intervenuto Gennaro Salomone, rappresentante dei dipendenti NCC della Campania: “Rappresento un settore, un comparto che è stato massacrato. Il turismo è a zero, siamo fermi. Siamo quelli dimenticati dal Governo. Abbiamo fatto manifestazioni in piazza, abbiamo mandato lettere al Governo, ma niente. Solo promesse. Facciamo parte del settore trasporti e non siamo presi in considerazione per dei cavilli burocratici. Siamo quindi esclusi da tutti gli aiuti del Governo perché facciamo parte del settore trasporti e non siamo riconosciuti come stagionali, e quindi esclusi per questo. Veramente una piccola parte di noi ha ricevuto dei piccoli aiuti dalla Regione, ma il resto è a zero e non ha quello che c’è da dare alla famiglia. È un settore ormai chiuso, fermo e abbiamo bisogno di aiuti al più presto. Saremo con gli altri settori in piazza a far sentire la nostra voce, per non essere dimenticati”.

“In Italia siamo circa trentamila tra guide ed accompagnatori – ha poi aggiunto Giulia Riva – e solamente una minima parte ha ricevuto un aiuto, in quanto la figura della guida turistica non ha una legislatura che ci imponga come essere visualizzati fiscalmente, quindi abbiamo diverse tipologie fiscali. Sono state aiutate soltanto le guide a partita iva singola. Tutte quelle che fanno parte di un comparto delle cooperative, gruppi di guide che si sono associate insieme, o delle società, non hanno ricevuto nulla. Così che su trentamila guide solo seimila hanno preso questo ristoro. Tutto il resto è stato dimenticato. Noi quindi non siamo visti come stagionali perché non è un’azienda che apre e chiude dopo sei mesi e quindi non viene riconosciuta”.

È poi intervenuto nuovamente Rosario Fiorentino, che ha concluso dicendo: “Apprezziamo lo sforzo straordinario del neo sindaco di Sorrento, che ha promosso gli stati generali del turismo. Penso che nella prima decade di marzo si terrà a Sorrento e lì sarà l’occasione per mettere a punto una strategia complessiva dell’intera filiera del comparto turistico. Detto questo, da questo appuntamento che si terrà a Sorrento, le diverse categorie del comparto sono chiamate non solo ad essere presenti, ma ad essere protagoniste di quell’evento. Perché solo facendo unione delle diverse professionalità del turismo riusciamo a fare dei passi in avanti. Apro e chiudo una parentesi tornando alle questioni del lavoro e del reddito. La legge di bilancio ha preso la possibilità di dare la decontribuzione per due anni alle imprese. Significa che un lavoratore che viene assunto, per due anni lo Stato si fa carico dei contributi. A questo pacchetto di proposte che è forte e tiene conto della situazione che c’è il blocco dei licenziamenti fino a marzo e poi si vedrà, e noi come sindacato stiamo combattendo affinché ci sia un’ulteriore proroga del termine del blocco di licenziamenti, diciamo di tener conto del comparto turistico, perché questo pacchetto deve essere esteso anche al turismo. Turismo per noi significa dalle attività delle commesse che lavorano nei negozi delle città turistiche stagionali, agli autisti, alle guide, a tutto il comparto, con un principio sano. Se nel 2020, esempio, un albergo ha assunto in pieno Covid trenta dipendenti, noi rivendichiamo che un dipendente in più di quelli assunti, a quell’azienda va riconosciuta una decontribuzione anche se trattasi di contratto a tempo determinato, in modo da incentivare gli imprenditori ad assumere e quindi migliorare la qualità dell’offerta turistica, migliorare i servizi, e puntare all’eccellenza. Proprio per la tipologia anche della domanda turistica  che ci auguriamo verrà”.

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