Sorrento, Profondo Rosso: considerazione sulla fronda delle onorevoli e delle senatrici DM

Riceviamo e pubblichiamo

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Il nuovo Governo si è appena insediato e gli esclusi sono insorti per esprimere il loro disappunto, la loro delusione per le scelte operate dagli iscritti alla piattaforma Rousseau o per la lista di coloro che, ad avviso del dirigente PD, potevano essere nominati ministri, lista contenente solo nomi maschili considerata discriminatoria dalle donne del partito. La piattaforma Rousseau consente agli iscritti al movimento 5 stelle di esprimere la propria opinione sui quesiti posti dai dirigenti. Sia perché alla piattaforma potrebbero iscriversi dei sabotatori votando come auspicato dalla formazione politica alla quale effettivamente appartengono, sia perché un eletto, ricevuto il mandato, deve essere libero di espletarlo in piena libertà e non trasformarsi in una marionetta nelle mani di abili burattinai … e per diventare burattino l’eletto delle cinque stelle deve pagare i proprietari della piattaforma!

Per quanto concerne la fronda femminista, ripeto quanto già affermato circa le quote rosa: come le mimose valgono poco o nulla ed in un paio di giorni si trasformano in umido da cui disfarsi rapidamente. Per dimostrare che la mia tesi sia condivisibile debbo esumare due vecchie storie molto istruttive: caduto il fascismo furono banditi i concorsi riservati a coloro che erano in possesso del diploma magistrale; il 50 % dei posti riservato agli insegnanti di sesso maschile; ai figli di morti o feriti in guerra, per causa di servizio, sul lavoro venivano assegnati dei “punti premio” che consentivano loro di superare in graduatoria quelli che avevano superato le prove scritte ed il colloquio con un punteggio più alto. Capitava che gli insegnanti vincevano il concorso ed ottenevano il posto anche con il minimo dei voti; che gli appartenenti alle categorie tutelate pur avendo superato il concorso con il minimo dei voti, grazie ai punti premio, superavano in graduatoria coloro che avevano ottenuto un punteggio medio – alto e che molti di quelli che avevano ottenuto un punteggio medio – alto venivano dichiarati idonei ma non vincevano il concorso e dovevano farne altri e superarne due o tre per diventare insegnanti. Le più penalizzate erano le donne costrette ad anni di supplenze (spesso assegnate con modalità clientelari) e/o a salire in cattedra dopo lunghi anni di attesa.

Nonostante tutto, dopo molti anni e tanti sacrifici, le donne che insegnano sono più numerose dei maschi. Frequentemente molti dei posti riservati ai maschi (potremmo definirle quote azzurre) restavano non assegnati e venivano assegnati alle donne che, grazie anche ai punti premio, avevano totalizzato il maggior punteggio. Già in possesso del diploma di Ragioniere e Perito Commerciale ad indirizzo Amministrativo, partecipai all’esame e consegui la Patente per svolgere le funzioni di segretario Comunale classificandomi al primo posto assoluto presso la Prefettura di Napoli. Non potevo svolgere le funzioni di Segretario Comunale perché di sesso femminile. Fui esclusa dal concorso per vice Segretario Comunale bandito dal Comune di Sorrento perché di sesso femminile. Non sono diventata Segretaria Comunale ma adesso, senza quote rosa, le Segretarie Comunali sono numerose.

Fatta questa premessa “storica” vorrei suggerire alle Onorevoli e Senatrici che sono state inserite nei listini o nelle liste perché donne, sono state elette perché donne, hanno scalzato gli uomini anche quando hanno avuto meno voti, lasciate che il tempo consenta alle donne di affermarsi senza alcuna spintarella; dopo alcune legislature una donna fu nominata Presidente della Camera, dopo molte legislature una donna fu nominata Ministra; il Presidente Draghi ha assegnato ministeri importanti a donne che, senza sgomitare e/o privilegi, hanno fatto carriera ed hanno dimostrato di essere veramente in gamba.

Le quote rosa non servono, come non servirono le quote azzurre, come non serviranno quote arcobaleno, quote riservate ad invalidi, etc. Ciò che serve ora è lavorare per risolvere presto e bene i problemi che il Presidente Mario DRAGHI ha individuato.

prof. Francesca LAURO

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