Sorrento, lettera al sindaco Coppola, perché  è chiusa la Villa Comunale?

Più informazioni su

Varie sono state ultimamente le supposizioni circa la chiusura: dall’eliminare eventuali assembramenti,  causa Covid 19, a  lavori particolari da eseguire. Ma il prosieguo di tale stato di cose, senza alcuna spiegazione plausibile, sta alimentando  una serie di malumori tra la cittadinanza che tuttora si vede privata di quei momenti di quiete e ristoro che, nel cuore della città e soprattutto in questi gravi momenti, soltanto la nostra Villa Comunale può offrire. A tale proposito pubblichiamo una lettera aperta di un cittadino  indirizzata al nostro Sindaco, Avv. Massimo Coppola che senz’altro saprà dare delle spiegazioni adeguate in merito.(s.c.)

Lettera aperta

Egr. avv. Massimo Coppola, mi rivolgo a Lei in qualità di organo monocratico a cui è affidata la gestione del Comune ed è a capo del Governo insieme alla giunta e al Consiglio Comunale.

Premesso che:

La Costituzione italiana riconosce ai cittadini una serie di DIRITTI civili, diritti economico-sociali e diritti politici. I diritti civili vengono definiti ‘diritti di libertà’ e si suddividono in libertà individuali (ad es., la libertà personale) e libertà collettive (ad es., libertà di associazione). I diritti economico-sociali comprendono la proprietà privata, il diritto al lavoro, il diritto all’istruzione, alla salute ecc. I diritti politici garantiti sono il diritto di elettorato attivo e passivo, il diritto di petizione, il diritto di accesso agli uffici e luoghi pubblici (es. Villa Comunale).

La Costituzione prevede una serie di DOVERI pubblici che lo Stato può vantare nei confronti dei singoli, affinché sia data concreta attuazione al principio di solidarietà sociale. Tali doveri vengono detti inderogabili poiché nessuno può essere esentato dalla loro osservanza, in quanto costituiscono il fondamento di una pacifica e costruttiva convivenza. In particolare la Costituzione impone ai cittadini i seguenti doveri:

  1. a) il dovere del lavoro, nel senso di «svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società»;
  2. b) il dovere di difendere la patria;
  3. c) il dovere di prestazioni patrimoniali (imposte) per concorrere alle spese pubbliche, in proporzione alla propria capacità contributiva. Per quanto concerne gli stranieri, l’obbligo di contribuire alle spese pubbliche è riferito a coloro che vivono o hanno un reddito prodotto in Italia;
  4. d) il dovere di fedeltà alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi; a quest’ultimo dovere sono tenuti anche gli stranieri e gli apolidi presenti nel territorio dello Stato.

Arrivato a questo punto mi chiedo, ma soprattutto Le chiedo, perché a tutt’oggi la VILLA COMUNALE “Salve D’ESPOSITO” e chiusa senza nessun motivo?

Così facendo egr. SINDACO, Lei non ha onorato, difeso, protetto, custodito, tutelato, salvaguardato, rispettato e osservato il mio DIRITTO DI ACCESSO AGLI UFFICI E LUOGHI PUBBLICI, però mantiene nei miei riguardi, il DOVERE di PRESTAZIONI PATRIMONIALI (Imposte), non le sembra questo un atteggiamento poco consono, equo, giusto, misurato, proporzionato, ragionevole alle sue mansioni (dovere)?

In attesa di un suo riscontro e non escludendo un dibattito aperto anzi gradito.

Un cordiale saluto da un cittadino stufo, scocciato, stanco, esausto, vilipeso, danneggiato, risentito, leso, bistrattato, umiliato, ferito, offeso e violato nei propri “DIRITTI”.

Sorrento, 13 febbraio 2021

Luciano Propoli , un cittadino sorrentino.

 

Più informazioni su

Commenti

Translate »