Silvio Staiano di Capri Watch: “Tutta la verità sui commenti a Liliana Segre”

Capri. L’imprenditore Silvio Staiano – patron del marchio di orologeria Capri Watchspiega su Facebook tutta la verità sulla genesi del suo commento alla foto della senatrice Segre. Riportiamo le sue parole.

Visto il mare di fango, la violenza, le minacce e l’odio di cui sono stato fatto bersaglio da parte di taluni fanatici a seguito di una maldestra rappresentazione dell’informazione da parte di Fanpage.it che ha associato il mio intervento a quelli per i quali erano già stati precedentemente (VIVADDIO) aperti fascicoli ed indagini dalla Procura per “odio razziale”, minacce ed altre manifestazioni di violenza nei confronti della Senatrice Segri, tutti reati commessi da terzi estranei alla mia persona, al mio post e alla vicenda che ne è scaturita, successivamente, per una non corretta informazione.

A questo punto occorre di fare chiarezza per rivendicare, a pieno titolo, la mia libertà di espressione, di disgusto rispetto al gesto politico di rendere pubblico un momento intimo a favore di una campagna vaccinale che mostra, palesemente, la sua fallacia sia in termini di ritmi e tempi, sia per le modalità di scelta dei luoghi e delle fasce d’età, sia per l’incapacità di acquistare le dosi necessarie da parte dello Stato.

Premetto che nutro dei forti dubbi ed ho molte riserve circa la bontà e la efficacia dei vaccini tuttora in circolazione per i seguenti motivi:

– È noto a tutti che, prima di essere messi in circolazione, i vaccini hanno bisogno, dopo i tempi della ricerca, dello studio e della produzione, di alcuni anni per essere ben testati prima di essere distribuiti in sicurezza e su scala mondiale.

– Faccio gran fatica a credere che sia stato prodotto un vaccino efficace, quando in ben 12 mesi la Scienza non è riuscita, finora, nemmeno ad isolare il virus e pertanto è tuttora priva di uno strumento diagnostico con cui avere la certezza delle risposte. La percentuale di errore che oscilla tra il 5-10% comporta che, solo in Italia, vi sono state decine di migliaia di persone “curate” da sane ed altre decine di migliaia che da “positivi” andavano tranquillamente in giro a contagiare i malcapitati che incontravano.

– Se, come dicono le statistiche, il 95-97% dei positivi al test son risultati asintomatici o paucisintomatici, ciò vuol dire che la macchina quasi “perfetta” del corpo umano e relativo sistema immunitario vince contro il virus nel 95-97% dei casi. Quale contributo fornirebbero i vaccini in circolazione che pare, coprano, nella misura del 95% il primo e del solo 90% il secondo?

Premesso ciò, pieno di dubbi e nonostante le mie remore, come la maggioranza degli Italiani sfiduciati dal malgoverno e dalla Malasanità, sono andato ugualmente lo scorso venerdì mattina ad accompagnare, per la vaccinazione, sia mio padre, sia un carissimo amico di famiglia. Entrambi nati nel 1927 (quindi quasi 94enni) che, per fortuna, sono ancora lucidi e relativamente in buona salute.

Quel giorno ho vissuto un’esperienza che mi ha molto colpito sotto il profilo dello spreco del danaro pubblico ad opera di una cattiva gestione politica della Regione Campania a fini propagandistici e, peggio ancora, sotto il profilo umano. E cioè:

– La location scelta per il punto vaccinale prevede, come accesso ad una vecchia tendostruttura per lo Sport arrugginito e fatiscente, un viottolo molto impervio, ripido e pericoloso che una volta arrivati faceva da contrasto ad un’efficiente organizzazione posta in essere dalle amministrazioni comunali locali e da decine di generosi e disponibili volontari della Protezione Civile che operavano in una “faraonica” struttura realizzata appositamente per questo “evento”. In pratica sembra di essere entrati nella Fiera di Milano: banchi di accettazione, consolle per la registrazione, illuminazione, impianti, computer, ripavimentazione provvisoria di migliaia di mq, installazione di pareti lunghe centinaia di metri su cui campeggiano gigantografie di enormi dimensioni che inneggiano alla vaccinazione e loghi enormi che pubblicizzano la Regione Campania (la stessa che è responsabile della gestione nefasta del nostro nostro unico ospedale), insomma il tuto appariva tutto come un’operazione di mero e puro marketing pubblicitario ad uso della politica. Non riesco ad esprimere il mio disappunto e il dolore nell’immaginare come dopo alcune settimane le centinaia di migliaia di euro finiranno nei camion della spazzatura!

– Dopo di ciò ho assistito a scene che non avrei mai voluto vedere: mentre erano presenti “arzilli” 80enni c’erano pure numerosi ultranovantenni tra cui due nonnine che, minute, le vedevo ripiegate su se stesse e seppur sedute, in attesa di un bus che dopo una quindicina di minuti è venute a prenderle, non riuscivano nemmeno a stare erette, piccoline. Come un probabile coetaneo, di grossa statura che, per camminare si “trascinava” lateralmente aggrappandosi alle reti metalliche tipo quelle dei campi di tennis. Insomma tutta quella scena, realizzata per fini propagandistici da a un lato e drammatica dall’altro, mi hanno procurato un profondo sdegno perché sono arciconvinto che quelle persone in condizioni di salute molto precarie non sarebbero mai dovute arrivare in un posto così lontano e disagevole sottoponendosi ad una gran fatica ma rimanere tranquillamente e meritatamente a casa loro per ricevere il vaccino. Tutta quella situazione faceva apparire come il loro trattamento sanitario fosse accompagnato da un percorso che definirei, senza timore di smentita, disumano!

Disgustato da questa esperienza è nato il bisogno di ribellarmi del forte disagio di cui ero stato muto testimone che mi ha fatto provare una forte indignazione nei confronti delle Istituzioni, incapaci di fornire la somministrazione in maniera adeguata alle persone più deboli e anziane, quando nello stesso pomeriggio ho visto quell’immagine SPOT ho provato sdegno! Sì, sdegno. Perché chiaramente è facile farsi promotori o testimonial della vaccinazione di massa ma la realtà è ben diversa da come viene rappresentata ed io ne ero stato, quello stesso giorno, triste testimone.

Il malinteso? Condividere un post di fanpage che mostrava l’immagine a me sgradita (relativamente al messaggio simbolico-politico che, secondo me inevitabilmente, strumentalizza un personaggio di altissimo livello e valore umano, trascinandolo in questo mercimonio e vergognoso business del piano vaccinale nazionale), sottovalutando che la stessa era stata oggetto di minacce di morte ed insulti razziali che nulla hanno a che vedere con la mia persona, con i miei valori e con quanto da me affermato. Io stesso ho sempre nutrito disprezzo per questi schifosi odiatori di professione che non hanno altri argomenti che il livore verso il prossimo. E’ emerso, tristemente, che anche una piccola ma “vivace” parte della nostra Comunità caprese è intrisa di odio, di invidia ed altri sentimenti livorosi, visti i tanti messaggi di sciacalli, incapaci di affrontare la vita, che si accanivano sulla mia “carcassa”. Sono sicuro che tutto ciò tornerà tutto ai mittenti.

Chi mi conosce potrà testimoniare di quale pasta sono fatto. Non che ce ne fosse bisogno, prendo nettamente le distanze da tutti quelli che hanno rivolto attacchi alla senatrice a vita Liliana Segre alla quale va tutta la mia solidarietà.

Preciso che non volevo attaccare la sua persona ma certamente sì, e lo rifarei, la strumentalizzazione della sua scelta, a mio avviso inopportuna, di farsi portatrice inconsapevole di biechi e sgradevoli interessi economici e probabilmente anche politici legati all’acquisto ed alla promozione dei vari vaccini.

Pertanto chiedo scusa ad una donna del suo spessore, libera di fare tutto ciò che ritiene. Le scuse però non le porgo al suo ruolo di senatrice in quanto le sue scelte hanno una ricaduta importante sui cittadini che essa rappresenta in Senato con nomina del Presidente della Repubblica e non è detto che coincidano sempre con gli interessi della cittadinanza.

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