Sarno: focolaio nell’ospedale. Infetti pure i vaccinati

Sarno. Focolaio nell’ospedale. Infetti pure i vaccinati.

Dopo una tregua di poche settimane, pure nelle corsie degli ospedali il mostro Covid riprende la sua avanzata. E infetta pure i sanitari vaccinati. Lo sanno bene al “Martiri di Villa Malta” di Sarno, nell’Agro nocerino, dov’è divampato l’ennesimo focolaio “di trincea” dal primo giorno dell’emergenza Covid: dieci i casi di positività emersi nell’ala nord, quella cosiddetta “femminile”, del reparto di Medicina generale del presidio della città dei Sarrastri. Sette pazienti, un uomo e sei donne, e tre infermieri, che da due giorni s’erano sottoposti all’iniezione della seconda dose. Quarantott’ore che, ad ogni modo, per molti esperti rappresentano comunque un periodo insufficiente per sviluppare l’immunizzazione. Lo leggiamo sulla Città di Salerno

Il contagio, ad ogni modo, sarebbe arrivato da Napoli. Da un ospedale della metropoli, di preciso. È di lì, infatti, che era stata trasferita una paziente, accolta nei giorni scorsi all’interno del “Martiri di Villa Malta”. A pochi giorni dall’inizio della degenza, la donna è stata sottoposta nuovamente al tampone: il test molecolare, a sorpresa, ha dato esito positivo. Poi le altre infezioni: gli screening hanno fatto emergere dapprima il contagio d’un altro paziente e d’un infermiere, poi d’altri degenti e di due operatori sanitari, a seguito della più estesa campagna di screening voluta dal direttore sanitario del presidio, Rocco Calabrese. Fino ad arrivare al primo, impietoso bilancio complessivo di dieci infetti. Pure i tre operatori sanitari che, come la maggior parte dei camici bianchi d’Italia, s’era sottoposta alla maxi-campagna vaccinale: i tre infermieri s’erano visti inoculare la seconda dose da un paio di giorni. Probabilmente credevano d’essere al riparo dalla pandemia. Una speranza vana: il Covid è arrivato comunque.

Contagio che, ad ogni modo, non inficia sull’efficacia del vaccino anti-Covid: in primis perché, come s’è detto, nel caso degli operatori del reparto diretto dal primario Girolamo Adiletta non erano ancora maturati i tempi per l’immunizzazione, e poi perché è ancora aperto il dibattito sulla possibilità di venire a contatto col Coronavirus pure dopo la vaccinazione, magari attraverso un minimo di replicazione nel cavo orofaringeo. Il tampone positivo, in tal caso, non indicherebbe la mancanza di un’immunizzazione dalla malattia. In parole meno “medichesi”, vuol dire che, in queste circostanze, si potrebbe pure essere positivi e asintomatici – ed è il caso dei tre infermieri di Sarno, risultati infetti ma non ammalati, alla stregua dei loro sette pazienti – ma ugualmente immunizzati. Discorsi da esperti, ad ogni modo: materia da intenditori che merita d’essere approfondita in altre sedi.

Il bollettino dell’ospedale di Sarno, ad ogni modo, è ancora parziale: nei giorni scorsi, infatti, altri medici si sono sottoposti al tampone, e sono in attesa del verdetto che potrebbe arrivare nella giornata di oggi. Ore frenetiche, quelle della serata di ieri, nel presidio di via Sarno Striano: la direzione sanitaria, guidata dal manager Rocco Calabrese, costantemente in contatto con la Centrale operativa del 118 ha trasferito i pazienti positivi in altri Covid Hospital campani. I degenti risultati negativi, laddove era possibile, sono stati dimessi; per gli altri si è in cerca di collocazioni alternative nei presidi della terra felix. 

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