Sant’Apollonia in Penisola Sorrentina

Fino  a qualche anno fa in località Sottomonte a Sorrento, abitava una signora che la gente chiamava  Bellonia, corruzione del nome Apollonia. Oggi  9 febbraio la Chiesa celebra Sant’Apollonia, nella specifica rubrica di Positanonews il santo del giorno si evoca la agiografia. Incuriosito dal fatto di come e dove potesse nascere l’idea di chiamare una figlia Apollonia, ho intrapreso ricerche nell’ambito della Penisola Sorrentina. I risultati sono sbalorditivi.

Che Bellonia sia la corruzione dialettale di Apollonia lo conferma  il prof nel suo vocabolario di dialetto Massese.

Nella scomparsa Chiesa di San Catello a Sorrento, decorata da Lorenzo Vaccaro, vi era una statua di Sant’Apollonia.

La Santa era cara alla Famiglia nobile sorrentina dei Falangola.   Apollonia Falangola era madre badessa  nel monastero di San Paolo.

Tra le reliquie del monastero di Santa Teresa a Massa Lubrense vi sono quelle di Santa Apollonia.

Nella scomparsa Cappella di Santa Lucia in località Santa Maria a Massa Lubrense :

Il Nepita la visitò il 31 novembre 1685, dopo il vespro, accompagnato dall’arcidiacono Don Antonino Maldacea, dal cantore D. Simone Vinaccia e dagli altri convisitatori. Così descrive il quadro dell’altare centrale: «immagine su tela raffigurante al centro S. Lucia, a destra S. Agata, a sinistra S. Apollonia, con cornice di legno colorata».

La Sant’Apollonia(016) è il quadro più affascinante della collezione Pellegrini ed il primo parere sul suo autore fu espresso nel 1954 da Amadio, il quale riconobbe senza ombra di dubbio la mano di Massimo Stanzione:”La straordinaria dolcezza del volto della santa nel dolore del martirio, gli occhi arrossati dallo strazio e dalle lacrime versate fanno del quadro una potente opera pittorica, la quale non è assolutamente seconda alla Sant’Agata che è conservata nel museo Nazionale di Napoli, anzi si può dire sia la stessa modella adoperata dall’artista”. Egli singolarmente colse una rassomiglianza con il quadro che è oggi conservato a San Martino ed è riferito con certezza al catalogo di Francesco Guarino.

Generico febbraio 2021

Massimo  Stanzione – S.Apollonia

Le opere di Lorenzo Vaccaro nella Chiesa Sorrentina di San Catello

“Oltre le […] descritte statue, se ne ravvisano altre otto, pure di stucco, quattro delle quali, anche a mezzo busto, si mirano in mezzo a quattro Archi (presumibilmente posti ai lati degli altari di san Marco e di san Carlo, sulle coppie di pilastri, in alto, cioè sopra le quattro supposte nicchie), le quali figurano le Sante Dorodea, Apollonia, Orsola, e Rosa. Le altre quattro tutte intere risaltate si vedono da sopra il cornicione dell’anzidetta chiesa, figurantino i quattro Dottori di S. Chiesa, cioè S. Geronimo, S. Gregorio, S.Ambrosio, S. Agostino”.

 

Trascrivo da due visite pastorali, fatte nei due monasteri, tutto ciò che è inerente a questo soggetto.

Del Pezzo (1650) Monastero di San Paolo

Dorotea Sersale- Ursola Falangola – Ursola Branda- Petra (1682)

Monastero della Santissima Trinità

Dorotea Sirsale – Orsola Branda -Apollonia Falangola- * Ursula Brancia – * Apollonia Falangola

* Forse erano le stesse suore elencate nella visita precedente, che ai tempi del Petra erano ancora in vita

Dallo specchietto si desume che la devozione per santa Dorotea era una peculiarità della famiglia Sersale, tanto da avere due claustrali che portavano lo stesso nome, nei due monasteri. La prosapia Falangola fu devota di sant’Apollonia e di sant’Orsola. Lo stesso nome (scritto con le varianti Ursola-Ursula) compare nelle due monacazioni dei Brancia sia nell’uno che nell’altro ritiro.

Apollonia, vergine e martire. Per il suo rifiuto di sacrificare agli dèi subì l’avulsione dei denti. È rappresentata come una bella fanciulla che regge una pinza, tra le cui ganasce si vede un dente. Ed è in questo modo che la ritrae Oronzo Malinconino (41). )

Spinosa Nicola (a cura dì), op. cit.Le Sante Lucia, Apollonia, Barbara e Agata,

Montesarchio, Cappella d’Avalos, foto Sop. BASN 427/M, ili. 518.

 

I santi martiri compatroni di Massa Lubrense   di Nino Coppola

Si ha soltanto la certezza dell’esistenza de i due martiri e a noi interessa Apollonia, le cui reliquie in S. Teresa potrebbero essere sue.

  1. APOLLONIO Senatore M.

Apollonia Senatore, uomo coltissimo e ver sato in filosofia (Eusebio di Cesarea Hzst. Eccl. Vol. V, XXI) e Senatore (S. Girolamo De Viris Illus tribus XVII, LIII).

Perennis, Prefetto del Pretorio di Roma, lo convocò per discolparsi dall’accusa di cristiano. S. Girolamo asserisce che lesse in Senato ai Patres Conscripti un insigne volumen de Christi fide, dove anziché fare la ritrattazione, intesse;  un’apologia del Cristianesimo da incorrere nellé sanzioni previste dal Rescriptus

Traiani contro i cristiani « in ius vocati » .

Perennis, secondo la redazione della Passio armena e greca, avrebbe concesso al Senatore Apollonio due udienze a distanza di tre giorni l’uno dall’altra. La prima fu per sonalmente presieduta da lui, l’altra da un Collegio di Senatori.

Dal confronto delle due Passiones con le altre risalta il tono del dibattito giudiziario, del trattamento usato nei suoi confronti senza un minimo di riguardo per la sua carica senatoriale. ‘

La lettura del suo libro è attentamente ascoltata e di tanto in tanto interrotta solo per polemizzare e far rilevare la gravità di quanto esprime e quindi la punizione che ne consegue. La pesante condanna inflittagli è diversamente riportata. La Passio greca dice che gli furono spezzate le gambe; l’armena asserisce che fu decapitato nell’anno 185. Le notizie sul martirio di questo personaggio provengono da quattro fonti: dall’Historia Ecclesia stica, che riasswi1e i processi verbali contenuti nella raccolta degli

Atti degli antichi Martiri, perduta (au tore Eusebio di Cesarea); dalle Passzones greca ed armena, la prima reperibile fino al 1874 la seconda grec:1, scoperta dai Bollantisti nel 1895; e da due capitali del De Viris Jllustribus di S. Girolamo.

Il nome di Apollonia, confuso con Apollonia Alessandrino fu inserito molto tardì nei Martirologi, tanto che la Passio armena presenta Pere, mio non come Pretore di Roma, ma come proconsole dell’Asio . La Passio greca lo confonde con un altro Apollonia martirizza to con S. Valentino, che il Geron. ricorda al 18 aprile.

 

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