Sant’Agnello 1996: “Caro mister non ce la faccio più”

E’ da ormai quasi un anno che questa pandemia si è presentata nelle nostre vite. E’ da ormai quasi un anno che gli adulti stanno combattendo la crisi economica che inevitabilmente, a chi più e a chi meno, ne ha colpito le tasche mentre i bambini hanno dovuto rinunciare alla vita sociale che la scuola “imponeva” per finire quotidianamente di fronte ad un computer senza emozioni. E’ da ormai quasi un anno che anche le attività sportive sono state sospese privando di ulteriori hobbies e passioni gli adolescenti e non. Ed ecco spuntare una richiesta di SOS da parte di un giovane tesserato con il Sant’Agnello 1996 che, in una lettera rivolta al mister, manifesta la sua disperazione nel non poter tornare a quella normalità che sembra essere ancora un’utopia: “Caro mister volevo dirti che mi manca tutto persino essere sgridato. Le partite lo spogliatoio i mei amici…La mamma dice sempre si tornerà presto….. Ma quel presto è lontano mister e lo so anche se non dico niente. Resisto ma vorrei essere lì a sudare ad allenarmi. Correre mentre lotto per un pallone mentre mi sveno per farmela passaro. Non pensavo mi mancassero le cose più banali e invece è così, non butterò più neanche un giorno al ritorno in campo perché solo al campo sto bene ora so cosa vuol dire stare senza. A presto mister”.

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