Salerno, positivi tre consiglieri comunali: sindaco in autoisolamento

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Salerno, positivi tre consiglieri comunali: sindaco in autoisolamento. Positivi tre consiglieri comunali a Salerno. Si tratta del capogruppo del Partito socialista Massimiliano Natella, l’omologo di Davvero Verdi Rocco Galdi e di Peppe Ventura. In isolamento volontario il sindaco Enzo Napoli, nonostante i tre abbiano sempre incontrato il primo cittadino rispettando tutte le prescrizioni. Sono 137, nel frattempo, i tamponi positivi comunicati dall’Unità di crisi, con 38 rilevati in città. Da registrare anche il decesso di un meccanico 68enne a Colliano e di un nonnino ospite della casa di cura di Novi Velia dove era scoppiato un focolaio. C’è preoccupazione, intanto, tra le associazioni di categoria, per il mancato inserimento, finora, delle persone con disabilità e fragili nella fase due del piano vaccinale.
IL CASO Il covid fa di nuovo tappa a Palazzo di Città. Sono risultati contagiati i consiglieri comunali Massimiliano Natella, Rocco Galdi e Peppe Ventura Per questo motivo, in via cautelativa e puramente precauzionale, il sindaco Vincenzo Napoli ha deciso di porsi in isolamento volontario. I tre consiglieri sono in buone condizioni di salute e non manifestano sintomi che destano preoccupazione. Il contagio del consigliere di Davvero Verdi Peppe Ventura risale a una settimana fa. Più preoccupazione tra gli uffici e i corridoi di Palazzo di Città destano, invece, i casi dei due capigruppo, essendo abitali frequentatori del Comune. Mercoledì scorso Natella aveva incontrato il sindaco e l’assessore Caramanno a Giovi, mentre venerdì era presente al sopralluogo per il ripascimento del litorale cittadino. Per evitare possibili situazioni di rischio, ieri mattina, è stato rinviato il sopralluogo nell’area di via Vinciprova dove il sindaco doveva illustrare gli interventi per il nuovo terminal bus e il collegamento con la stazione ferroviaria. Enzo Napoli, tra qualche giorno, come da prassi, effettuerà un tampone. Per ora continua a svolgere il lavoro istituzionale da casa. Nel fine settimana, è bene ricordare, erano stati sanificati tutti i locali, come accade ciclicamente.
I NUMERI In città sono 38 i tamponi comunicati ieri dall’Unità di crisi, che in tutta la provincia, complessivamente, conta 137 casi, di cui da Altavilla Silentina 9, Angri 2, Battipaglia 15, Bellizzi 6, Campagna 2, Caselle in Pittari 7, Cava de’ Tirreni 1, Eboli 18, Fisciano 2, Montecorvino Pugliano 1, Montecorvino Rovella 1, Nocera Inferiore 2, Nocera Superiore 2, Olevano sul Tusciano 4, Oliveto Citra 1, Pagani 1, Pellezzano 4, Pontecagnano Faiano 5, Rutino 1, San Cipriano Picentino.4, San Giovanni a Piro 1, San Gregorio Magno 1, Scafati 1, Sicignano degli Alburni 8. Da registrare anche il decesso di un meccanico 68enne a Colliano e di un nonnino ospite della casa di cura di Novi Velia dove era scoppiato un focolaio.
I VACCINI Nelle residenze sanitarie assistite, intanto, continua la preoccupazione per il mancato inserimento delle persone con disabilità tra le categorie con diritto di prelazione nell’accesso ai vaccini, nel mese di febbraio. Per questo motivo, Fish e Anffas Campania segnalano l’importante necessità di provvedere quanto prima, anche predisponendo risorse professionali proprie, alla vaccinazione, poiché le famiglie e le strutture, sono in estrema difficoltà, visto l’attuale aumento dei contagi. Sulla stessa scia anche il presidente dell’Onmic di Salerno, l’associazione degli invalidi civili e mutilati di guerra. «Ci si sta giustamente e doverosamente preoccupando di sottoporre alla vaccinazione il personale sanitario e gli over80 dimenticando, però, che ci sono migliaia di persone (anziane e non) che purtroppo sono affette da malattie rare, patologie croniche e patologie gravi come i tumori e che, dunque, non possono più aspettare denuncia Vincenzo Siano Sono tutte persone che dovrebbero essere vaccinate il prima possibile e che nel piano vaccinale dovrebbero essere inserite nelle fase 2. Sorprende come nessuna istituzione locale e nazionale abbia posto l’attenzione su questa grave problematica. Ci si preoccupa di più delle poltrone da spartirsi che della salute dei cittadini. Mi auguro che prevalga il buon senso e si arrivi ad una collaborazione istituzionale tra i dipartimenti di prevenzione delle Regioni e le Asl per giungere magari alla creazione di veri e propri punti di vaccinazione dedicati ai malati oncologici o comunque a rischio».

Fonte Il Mattino

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