Salerno, funerali di Emanuele: a 4 anni vittima di una strada killer

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Casal Velino (Salerno). Addio al piccolo Emanuele, vittima della strada killer.

La piccola bara bianca è giunta al cimitero di Stella Cilento poco dopo le 14,30. Ad accompagnarla c’era papà Domenico, pochi familiari, alcuni colleghi militari arrivati da Persano e il sindaco Massanova. Un ultimo saluto al piccolo Emanuele prima di affidarlo per sempre al cielo. Non c’era mamma Simona. La donna è all’ospedale Santobono di Napoli, dove due giorni fa è stata trasferita la sorellina di Emanule, subito dopo il drammatico incidente stradale costato, purtroppo, la vita al bimbo di quattro anni. La sorellina non è in pericolo di vita, resta ricoverata nell’ospedale partenopeo sotto osservazione per un trauma cranico, una microfrattura, e la compressione dei reni dovuta al violento impatto. Per volontà della famiglia la salma di Emanule è stata portata direttamente al cimitero di Stella Cilento, paese di origine della mamma. A benedirla, il parroco Don Walter Santomauro. Toccanti le sue parole. «Non ci sono spiegazioni per questa tragedia, una morte ingiusta che ha strappato per sempre un bimbo all’amore dei suoi genitori e della sorellina. Un fulmine a ciel sereno che si è abbattuto su questa famiglia in modo violento». Don Walter ha ricordato le parole del Vangelo, leggendo il passaggio della Crocifissione di Gesù, quando sulla terra improvvisante arrivò il buio. Così è accaduto alla famiglia Esposito, dopo la morte di Emanuele.

Un destino atroce li ha privati per sempre del loro piccolo angelo. Il parroco ha affidato i genitori all’amore di Dio. Emanule ha perso la vita nel tragico incidente stradale che si è verificato lunedì scorso sulla strada Pedemontana, che collega Omignano e Casal Velino. Il piccolo era a bordo della Renault, guidata dalla mamma. Insieme alla sorellina, stavano rientrando a casa in località Verduzio. La mamma, Simona Brangi era andata a prenderlo all’asilo insieme alla sorellina, di pochi anni più grande. L’auto improvvisamente è sbandata ed è finita in una cunetta. Una scena agghiacciante. Per il bimbo, sbalzato fuori dall’abitacolo, non c’è stato nulla da fare. Inutile la corsa in ospedale. Sul posto per le indagini di rito i carabinieri di Vallo della Lucania, diretti dal Capitano D’Ambrosio. Incredulità ma anche rabbia tra la comunità locale. Sulla strada teatro della tragedia, più volte sono stati chiesti interventi di messa in sicurezza alla Provincia di Salerno. L’asfalto in più punti è fatiscente, ci sono grosse buche e nel tratto dove è accaduta la tragedia manca il guardrail. L’asfalto è viscido, si interviene ogni tanto con qualche rattoppo insufficiente e all’altezza dei tanti incroci non c’è luce.

«La tragedia di ieri si poteva evitare?», si chiede in un post pubblicato su facebook, Francesco Chiarello di Omignano. «Forse si, forse no – dice – di sicuro un guardrail poteva fare tanto. Quell’auto bianca ferma ieri mattina era della Provincia , ma non la solita che rappezza alla buona l’asfalto dopo ogni pioggia. Quello che resta di questa terribile storia è un bimbo di quattro anni, diventato un angelo. Buon viaggio Emanuele». Ieri mattina lungo la Pedemontana sono stati notati alcuni operai della Provincia, forse per un sopralluogo. La provinciale 274, è già nota per episodi simili. Dieci giorni fa le amministrazioni comunali interessate dal tratto viario hanno inoltrato una relazione al presidente della Provincia. Soprattutto d’estate viene transitata da migliaia di automobilisti e purtroppo Emanuele non è stata la prima vittima.

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