Ristorante O’ canonico al tempo del covid. video
Più informazioni su
L’unico angolo della piazza Tasso a Sorrento al tempo del covid illuminato è quello del ristorante O’Canonico, ci avviciniamo e vediamo il titolare il sig. Terminiello e la dott.ssa sua nipote che stanno lavorando ai tavoli. Non maneggiano piatti , ne pietanze , bensì tavolette di legno, che sono i frontali delle cassette di vino pregiato, con esse hanno pensato di ricoprire i tavoli. Ci raccontano l’idea progettuale e semi esecutiva in una piccola intervista gentilmente concessaci. Ci piace, per vari motivi, ripropone innanzitutto l’idea di tavoli da cantina, ma elegantemente originale, come era un secolo fa il locale, e poi perchè portano le etichette delle migliaia di bottiglie della ricca cantina custodita all’interno, sotto gli occhi del pubblico. Il sig Terminiello è un cultore di vini e soprattutto un esperto di Champagne, che ha coinvolto nella passione con professionalità da sommelier, le sue nipoti.
Dal profilo web: Guglielmo Terminiello, grazie all’appoggio solerte di sua moglie e dei tre figli, ha creato con professionalità, caparbietà e intuito un’attività tra le più attive e prestigiose di Sorrento. I figli Patrizia, Antonino e Marco, specializzatisi con corsi professionali per sommelier, studi economici e di marketing, seguono con passione l’attività del locale centenario. ‘O Canonico 1898 vanta una lunga storia; un percorso di passione e d’amore, che ha portato quella che era una piccola mescita di vino, a diventare uno dei più rinomati locali di Sorrento. Al “Ristorante del Campidoglio ‘O Canonico 1898 ” si serviva vino locale acquistato dai contadini e, per accompagnarlo, poche pietanze della tradizione contadina sorrentina. Ricette che con il passar del tempo aumentavano e che il fondatore del ritrovo annotava in un piccolo quaderno dalla copertina nera. Conservato nel tempo e passato di mano a ogni generazione, oggi il quadernetto nero è custodito dalla famiglia Terminiello che ha rilevato l’azienda.
Le ricette, ordinate e in bella scrittura rimandano alla tradizione gastronomica della Costiera Sorrentina e della cucina napoletana: «Panzarotti con mozzarella», «Alici in cartoccio», «Braciolette di cappucce farcite», «Baccalà e patate», «Fritto con calameretti e triglie» e ancora «Candele alle Tracchiulelle», «Seppioline al basilico», «Polipetti affogati», «Zuppa di scorfano», «Braciole in tegame», «Bucatini al cartoccio del Canonico».
Tutte, alleggerite e adattate allo stile di vita contemporaneo e reinventate dalla creatività dello chef, vengono ancora oggi proposte da Nino e Marco, i due figli di Guglielmo. I prodotti base sono sempre freschissimi e del luogo, che siano di terra o di mare, Nel tempo il Ristorante di Sorrento ‘0 Canonico 1898 è divenuto un luogo dove gusto e tradizione si fondono in un connubio unico.