Penisola sorrentina, per le Superiori l’idea è tornare in presenza dal 6 aprile, da dopo Pasqua a fine giugno

Penisola sorrentina, per le Superiori l’idea è tornare in presenza dal 6 aprile, da dopo Pasqua a fine giugno. Nuovo rinvio delle lezioni in presenza, e prolungamento della DAD, da parte dei sindaci della Penisola sorrentina. Sorrento, Massa Lubrense, Sant’Agnello, Piano di Sorrento , Meta e Vico Equense hanno disposto un nuovo rinvio per metà marzo , a dieci giorni dalla Settimana Santa.  Non sono stati coinvolti i comuni di Positano e Praiano in Costiera amalfitana, che hanno il 90% per cento della popolazione scolastica in Penisola sorrentina e non ad Amalfi, che subiscono solamente queste decisioni da parte dei primi cittadini dove insistono i plessi scolastici.

L’obiettivo è chiaro, anche se non dichiarato, far passare anche Pasqua.  La situazione si dovrebbe normalizzare, i professori dovrebbero aver fatto il vaccino, molti che non hanno ancora fatto la prima dose, e intanto i sindaci guadagnano tempo ed evitano problemi sopratutto per l’amministrazione che ha precisi obblighi di controllo esterno che non può eludere.

Nel frattempo la Campania è l’ultima in Italia per didattica in presenza, e l’Italia fra le ultime in Europa e nel mondo, e la Penisola sorrentina, a parte alcune aree della provincia di Napoli e Salerno con punte di gran lunga superiori alle nostre sui contagi di coronavirus Covid-19, meno di tutti. I giorni in presenza fatti nell’anno scolastico in corso si contano sulle dite di una mano per chi è fortunato, ma tantissimi non hanno ancora visto di persona i nuovi compagni.

Una scelta prudenziale per il coronavirus Covid-19 , una pandemia che ora sta presentando anche delle varianti,   con i ritardi sui vaccini , la cui somministrazione deve essere ancora organizzata del tutto, salvo che a Sorrento.

Da una parte ci sono la metà dei genitori che si sentono rassicurati, i sindaci non hanno le responsabilità e l’impegno di garantire la sicurezza e il controllo, con le scuole chiuse, e da questo punto di vista hanno un notevole vantaggio amministrativo e anche politico. Vi è solo l’illusione che si controlli il rischio con la presenza dopo Pasqua, anzi visto che l’unico elemento di rischio è il trasporto, con l’arrivo dei turisti non la vediamo proprio rosea. Per i sindaci comunque solo vantaggi, un pensiero, e un impegno, di non poco conto, in meno.

Ma i nostri ragazzi avranno altrettanto vantaggi da questa chiusura? Una chiusura ecomporterà però molti danni sulla popolazione scolastica, non solo quella della formazione, che comunque i professori hanno cercato di assicurare,  ma anche per la salute psico-fisica e per le relazioni sociali, mentre comunque i giovani si assembrano ovunque, come si può vedere girandosi nelle piazze, in condizioni meno sicure di quelle che avrebbero a scuola.

 

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