Massalubrense,rifiuti ingombranti. Il progetto ecosostenibile di Via Pontone non trova l’approvazione dei residenti e dell’opposizione.

Se da una parte (il Comune) viene proposto, anzi imposto, un progetto all’avanguardia, rassicurando un minimo impatto ambientale, dall’altra la giusta presa di posizione della popolazione residente (Sant’Agata) nonché dell’Opposizione. Assolutamente contrari che una zona  del territorio, da recuperare per le sue tradizioni agricole e pertanto un valore aggiunto alla già affermata economia turistica, possa essere sperperata per un centro di raccolta di quelli che, a tutti gli effetti ,sono classificati rifiuti.

Massalubrense – Sta sollevando una serie di critiche e forti polemiche  il provvedimento varato di recente  dal Comune (Delibera di Giunta n. 11 del 26/01/2021) circa l’ubicazione di un impianto di disassemblaggio e recupero rifiuti ingombrati, in Via Pontone a Sant’Agata sui due Golfi. A ribellarsi, a quella che al momento viene considerata una improvvida decisione, imprenditori e gran parte della cittadinanza residente che non accettano che un’area del loro territorio, senz’altro da recuperare per le sue tradizioni agricole e pertanto un valore aggiunto  alla vocazione turistica della zona, possa essere un centro di raccolta, anche per altri comuni della penisola, di quelli che a tutti gli effetti sono da considerare rifiuti. Il progetto varato, che il Comune ritiene molto all’avanguardia in tema di ecosostenibilità, con riuso, riciclo e riduzione  dei rifiuti ingombranti, è candidato ad un finanziamento  di 595 mila euro, dell’ATO 3 Rifiuti della Regione Campania. Il Comune specifica che  la struttura prevede: un fabbricato coperto con un tetto verde, con impianto fotovoltaico e recupero delle acque piovane; una zona per il disassemblaggio per lo più di mobili, in modo da permettere il riciclo delle materie prime; un piazzale per la movimentazione dei materiali. All’impianto è annesso una sala dove saranno esposti i mobili e le suppellettili in buone condizioni e potenzialmente riusabili dopo un opportuno trattamento di sanificazione. Secondo il progetto , l’area interessata è completamente non alberata ed attualmente oggetto di abbandono di rifiuti. Dove è  previsto un ingombro di 1150 metri quadrati di cui solo 292 coperti, in un lotto di terreno di oltre 6000 metri quadrati. Per l’Assessore all’Ambiente, Sonia Bernardosi tratta di un impianto che ha un impatto ambientale minimo, in un lotto di terreno non alberato, che non produce nessun cattivo odore. Dove saranno trattati rifiuti con codice C.E.R. 200307, ossia: armadi, tavoli, mobili, divani, reti e strutture di letti, giocattoli voluminosi e dismessi che quando non riusati, passeranno allo smontaggio con la separazione dei diversi materiali da avviare al riciclo. L’ impianto progettato produrrà occupazione ed abbasserà, per tutti noi cittadini, i costi di smaltimento di questa frazione di rifiuti oggi particolarmente onerosa . Pur essendo di piccole dimensioni potrà soddisfare le esigenze degli altri comuni della Penisola Sorrentina che potranno avere anch’essi beneficio economico, non più costretti a smaltire lontano. In questo modo l’impianto si autofinanzierà”(fonte www.lelloacone.com).

Lodevole senz’altro l’iniziativa dell’Assessorato all’Ambiente, ma l’ubicazione della struttura non trova affatto l’approvazione dei cittadini residenti nonché  dall’Opposizione . Secondo Azione in Comune ,dichiarandosi tuttavia favorevole ad iniziative rivolte al riuso ed al riciclo e nella direzione dell’economia circolare, determinate scelte, circa l’uso del territorio andrebbero  ponderate e studiate con attenzione. Opportuno pertanto sarebbe stato  dibattere e articolare un argomento così delicato in Consiglio Comunale, anziché liquidarlo con una frettolosa Delibera di Giunta. Dopo aver avviato una petizione on line diretta al Comune di Massalubrense per negare la realizzazione del nuovo impianto, per Azione in Comune, il progetto varato viene individuato come  un’ulteriore tentativo indiscriminato di consumo di suolo e pertanto una ipotesi scellerata se si pensa all’importanza del territorio per la nostra economia turistica . L’area individuata è ritenuta a  forte valenza ambientale e agricola, tradizionalmente vocata alla coltivazione della “mela limoncella”, varietà da recuperare e valorizzare. Inoltre rappresenta la porta di accesso alla parte alta del   territorio di Massalubrense, ovvero Sant’Agata sui Due Golfi, una delle perle turistiche del territorio sorrentino.  La strada che porta all’area individuata per la potenziale struttura, dove nelle vicinanze è tra l’altro prevista la stazione di arrivo della funivia per Sorrento, collega  in modo agevole il territorio  al più importante polmone verde della Penisola Sorrentina, la pineta delle Tore e pertanto molto frequentata da cittadini ed in particolar modo da turisti. Quindi assurda  l’idea di portarci i furgoncini e camion con gli ingombranti. Tra gli innumerevoli quesiti posti dai cittadini e  dall’Opposizione evidenziamo inoltre: se per i comuni coinvolti , quello proposto, sarà l’unico centro di raccolta per  gli ingombranti;  se è prevista  una stima dei volumi massimi che il centro sarà in grado di ospitare; la cadenza dei conferimenti in discarica; da chi sarà gestita la struttura e se sono state valutate altre aree già utilizzate, più idonee e meno impattanti. argomenti che ,secondo l’Opposizione, dovevano essere discussi coinvolgendo anche imprenditori e  cittadinanza residente  anziché  varare provvedimento che al momento, se definitivamente realizzato, nuocerebbe ad un territorio a forte vocazione turistica. Per la quale  la salvaguardia del paesaggio rappresenta un pilastro portante e dove attività tradizionali come l’agricoltura non andrebbero abbandonate al loro destino ma bensì tutelate ed incrementate. – 07 febbraio 2021 – salvatorecaccaviello.

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