Lettere da Piano di Sorrento – Le mascherine

LETTERE DA PIANO DI SORRENTO – “LE MASCHERINE”

Prima della pandemia, quando si faceva cenno alle “mascherine”, la mente correva dietro all’immagine di quel mondo della nobiltà veneziana, un po’ mellifluo, di personaggi dagli atteggiamenti svenevoli con ventagli alla mano , oppure si pensava al mondo delle grandi maschere, del Carnevale, dei carri folkloristici.

C’erano poi da considerare le mascherine chirurgiche, quelle usate nelle sale operatorie dai chirurghi nei loro interventi. Infine si poteva pensare anche alle mascherine anti smog usate nelle zone ad alto rischio inquinamento. Oggi, con l’avvento della pandemia, siamo entrati, obtorto collo, nel programma di cautela per difenderci dal Covid-19.

Di queste mascherine se n’è detto e se ne dice di tutto e di più; c’è chi sostiene che siano dannose per la salute, in quanto interrompano il ciclo respiratorio e l’uso prolungato potrebbe produrre effetti collaterali. Vi sono poi i cosiddetti “negazionisti” i quali sostengono che le mascherine non servano a nulla e non debbano essere usate.
In questa panoramica di idee e di contrasti c’è chi, importandole, falsificandole, come purtroppo avviene in questa società corrotta e corruttibile, si sta arricchendo.

Il quadro delineato non deve scoraggiare, perché ogni avvenimento, ogni fenomeno, contiene un pro e un contro.

Il farne uso, in questo momento, sta fornendo un ottimo risultato contro l’inquinamento atmosferico e contro i mali di stagione; in questo periodo invernale non si incontrano più tante persone che stranutiscono, tossiscono, come avviene spesso in questa stagione.

Il mio medico di base mi ha riferito che la normale influenza che ogni anno ci colpisce, e per la quale gli anziani si vaccinano, è calata enormemente. Inoltre, si ha l’impressione che la Natura e il mondo naturale che ci circonda ne stia beneficiando, ma questo è dovuto alle diminuite manomissioni dell’uomo. In definitiva, in attesa di una vaccinazione di massa, che speriamo risulti efficace, mettiamole queste benedette mascherine, purché testate dall’Autorità Sanitaria.

(avv. Augusto Maresca)

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