La scuola: uno dei punti del programma Draghi, arrivare a giugno per recuperare i giorni persi

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    Rimodulare il calendario scolastico dell’anno in corso per recuperare i giorni persi sarà una delle priorità del nuovo governo, assieme alle 10.000 cattedre vacanti. Interventi strutturali che hanno a che fare con il calendario divengono fondamentali per una ripartenza ottimale. Il premier incaricato ha infatti tenuto a sottolineare come la scuola sia uno strumento per combattere i divari geografici, generazionali e di genere, valorizzare la formazione professionale e la ricerca dovranno divenire una delle priorità del nuovo governo.
    L’effettivo disagio che gli studenti italiani hanno vissuto nell’arco di questo anno, non solo dovuto alle problematiche connesse alla didattica a distanza ma anche – e soprattutto – psicologico, è stato oggi riconosciuto. Attraverso una revisione dei calendari è possibile recuperare i giorni di scuola persi, ma questo implicherebbe tornare tra i banchi nel periodo estivo, sottolineano. Bisogna valutare la fattibilità di una decisione del genere. Sono infatti fondamentali accordi con i lavoratori della scuola: docenti, personale amministrativo, ausiliari. È tuttavia un tema che da molto tempo è sui tavoli istituzionali, unificare l’istruzione italiana con il resto d’Europa è sempre stato nelle menti della politica.
    Riferiscono, diversi gruppi minori consultati nella giornata di lunedì, che il premier Draghi – potrebbe tra le prime azioni – predisporre una programmazione dettagliata per la ripresa a settembre con l’assunzione di nuovi docenti così da colmare il vuoto strutturale. Restano, ovviamente, i problemi connessi alle supplenze, ai concorsi, alle classi pollaio. Tutti elementi che hanno reso l’emergenza sanitaria più complicata che mai. Classi formate da 30 alunni rendono complicato il mantenimento del distanziamento sociale e il fatto che la popolazione in età scolare rischi di essere tra le fasce temporaneamente escluse dal piano vaccinale potrebbero comportare un nuovo anno accademico ancora in didattica mista (in classe e da casa). Sul tema delle cattedre assegnate entro settembre pochi si esprimono realmente, è questa una chimera per molti. Un obiettivo che qualora fosse raggiunto renderebbe , tuttavia, questo governo più popolare di qualunque altro prima di lui.

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