Istituto di Cultura Tasso di Sorrento. Conferenza di Carmine Pinto su Craxi e PSI

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L’Istituto di Cultura Tasso, presieduto da Luciano Russo , organizza, a seguito del successo dei precedenti, il ciclo di conferenze per l’anno 2021.

Generico febbraio 2021

Gli appuntamenti sono tutti alle ore 16.00 presso la Biblioteca del Museo Civico Francescano , presso il Chiostro di San Francesco a Sorrento.

Al momento gli eventi sono tutti in trasmissione streaming video a cura della troupe di Positanonews TV, Sara Ciocio Ambrogio Coppola, Lucio Esposito.

Il calendario per il mese di Febbraio e Marzo  2021 prevede

Lunedi 8 febbraio 2021  Adriana Carnevale   il razzismo e la Shoah dal Liceo Salvemini

Venerdi 12 febbraio 2021 Pasquale Giustiniani Giuseppe Giustiniani Filosofo e Vescovo. Modera Gaetano di Palma

Sabato 20 febbraio 2021 Carmine Pinto Craxi e il PSI nell’Italia Repubblicana Modera Luciano Russo

Sabato 20 febbraio 2021  Cimitero di Sorrento commemorazione del Poeta Aniello Califano

Venerdi 26 febbraio 2021 Vincenzo Cuomo La questione della Noia Profonda tra Martin Heidegger e Peter Sloterduk. Modera Luciano Russo.

Venerdi 5 marzo 2021 Vincenzo Caputo Torquato Tasso appunti su alcuni “Dialoghi Napoletani. Modera Gennaro Galano

Giovedi 11 marzo 2021 Roberto la Rocca Agostino D’Ippona filosofo dell’interiorità. Modera Aniello Clemente

Sabato 13 marzo 2021  Aldo Maccariello   Il corpo sacrificato :sguardo su simon Veil

Giovedi 25 marzo 2021 Silvia de Majo Guglielmo Pepe le rivoluzioni mancate

Riportiamo qui di seguito il testo al grezzo desunto in maniera digitale direttamente dal video

io voglio innanzitutto ringraziare l’istituto tasso di sorrento e positanonews per questa ospitalità per parlare di una questione che a noi sta molto a cuore che quella di craxi del partito socialista italiano della storia del  partito socialista italiano faremo qualche riflessione io con un taglio prevalentemente di tipo politico ideologico meglio di filosofia politica cardine pezzo più dal punto di vista  storico e di storia dei partiti politici io credo che craxi sia stata una novità enorme nel panorama politico della sinistra per un motivo molto semplice che quello che sottolineava Leo Valiani già in quegli anni sul corriere la sera e cioè aver fatto una vera e propria rivoluzione in questo senso cioè far far far far pace al partito socialista al movimento operaio con la civiltà liberale e questo significa anche accettare non solo il mercato ma anche il capitalismo per cui è questo secondo me il punto fondamentale della  svolta riformista di craxi che è quella di accettare un movimento operaio e un partito socialista all’interno della cornice della civiltà liberale e quindi anche dell’economia di mercato tu come la vedi da questo punto di vista sono del tutto d’accordo quindi integro la tua considerazione con due elementi di contesto

1 il psi di che il partito socialista

italiano usciva esce dalla seconda

guerra mondiale dalla crisi della

resistenza dal come un soggetto

minoritario nella sinistra italiana

minoritario non solo sul piano politico

elettorale che non è un dato scontato

che la metà viene tassata minoritario in

tre punti chiave della storia riformismo

italiano un il sindacato con la

progettazione di buono bruzzi il psi

perde il leader sindacale l’unico che

poteva contestare i comunisti il

controllo della dell’altro

indagato due l’apparato economico il

controllo delle cooperative che erano

state il principale prodotto del

riformismo socialista nella nella nella

prima metà del secolo

3 il sistema delle amministrazioni

comunali nell’italia centrale che erano

e sono ancora oggi per molti aspetti il

baluardo della sesta italiano quindi il

primo punto è che psi perdendo la base

tradizionale una base che aveva sempre

seguito come l’indipendenza napoleonica

chi guidava perde un corpo che

naturalmente la riformista nelle

pratiche nell’organizzazione dei modelli

politici di questo accento la sua

radicalizzazione perché nel momento in

cui si perde una base che non qualche

modo ne stabilizzava la funzione è più

facile alimentare un percorso di

radicalizzazione che la già forte nello

stesso così dall’età giolittiana al

passaggio della crisi reale alla

drammatica vicenda degli anni 80 dopo il

partito socialista con la scissione di

palazzo barberini aveva perduto quel

nucleo socialdemocratico che poteva

mettere in discussione il controllo del

partito magari alleandosi con quelli che

erano rimasti nel nel posti e che in

parte confluirono poi nella corrente

autonomista di eni e quindi quando craxi

si trova a fare i conti con la realtà

ecco citando proprio una fase di pietro

nenni e craxi è innanzitutto

l’interprete di un partito socialista

profondamente radicalizzato nel

linguaggio nelle forme mentali ma non

nelle pratiche di governo e di potere un

partito su un corpo politico invece

aveva perduto sia la base tradizionale

una forza organizzata riformista

pensiamo al resp di manca un pezzo wine

in spagna sia uno spazio politico che

poteva competere con i comunisti a

sinistra determinante decisamente

interrotto con

la decisione prima di palazzo barberini

e poi soprattutto per il fallimento

dell’unificazione socialista cioè della

bicicletta

si è il passaggio è di importanza

fondamentale perché io sono convinto di

una cosa di tutta la retorica che c’è

stata sulla questione della convenzione

escludendo in realtà non è soltanto

legato alle con ai legami con delle

potenze straniere che potevano essere

unione sovietica ma anche perché c’è

stata una parte della sinistra

la parte maggioritaria della sinistra

che non solo aveva un atteggiamento sui

fini di tipo massimalista ma che di

fatto si poneva al di fuori della

legalità costituzionale perché aveva

come propria bandiera quella della

fuoriuscita del capitalismo

io insisto su questo punto perché credo

sia fondamentale il mercato e il

capitalismo sono parte integrante del

integrante da civiltà liberale e sono

parte integrante della nostra

costituzione l’articolo 41 prevede la

libera impresa che certo non deve essere

in contrasto con una serie di paletti

che vengono posti tra cui quello della

dignità umana ma porsi l’obiettivo della

fuoriuscita del capitalismo significa

forse al di fuori del dell’ordine

costituzionale quindi da questo punto di

vista io credo che si possa sostenere

che la conventio ad escludendum si

applica anche a quei partiti e non

accettando il capitalismo si ponevano al

di fuori della legalità costituzionale

quindi non potevano accedere al adal

alternativa rispetto all’alternanza

rispetto alla democrazia cristiana e

quindi abbiamo avuto una democrazia

bloccata anche per questo motivo craxi

rompe questa cosa però questa rottura

non ha conseguenze

come dire che che restano nell’audio del

nell’ambito del mondo politico scatenano

contro di craxi una guerra all’ultimo

sangue perché di fatto chiudono

l’orizzonte l’utopia la socialdemocrazia

in questo senso diventa per riprendere

una formula che aveva coniato salvatore

veca qualche anno prima migliorismo nel

senso che ci si accontenta di migliorare

l’esistente senza immaginare una

rivoluzione palin jet pale di tipo

palingenetico che possa alterare

completamente resistente e questo è io

credo

sorgente del grande odio che da sinistra

viene scagliato contro craxi cioè il

fatto che lui abbia posto come obiettivo

del socialismo non la rivoluzione

palingenetica ma il riformismo

all’interno dell’ordine costituzionale e

questo darà vita a quella guerra delle

due sinistre che su cui insiste amato ma

come dire farà anche l’anomalia del

dell’italia per cui non avremo mai una

forza politica che potrà contrastare un

le forze politiche tradizione popolare

cattolica non c’è dubbio dice c’è anche

un elemento che non c’è un elemento che

rafforza quello che tu dice che l’italia

degli anni 70 perché l’italia degli anni

cinquanta solitaria degasperiana anche

se viene superata poi innanzitutto nella

democrazia cristiana da un partito che

assume interpreta l’intervento pubblico

la politica delle partecipazioni statali

la costruzione stessa dello stato

sociale è comunque un italia che non è

dominata da narrazioni ideologiche

radicali in cui tra le altre cose il

giudizio anticapitalistico indovinati

invece gli anni settanta non è così

negli anni settanta questi meccanismi e

questi progetti ideologici e questi

discorsi politici queste narrazioni sono

potentissime il discorso pubblico

italiano e vanno ben oltre lo spazio

politico elettorale della sinistra tanto

è vero che anche il consenso verso le

forze di tipo marxista è un consenso che

l’accoglie ct e gruppi sociali che

spesso sono quelli della piccola e media

impresa dell’italia centrale

quindi la potenza di questo discorso è

talmente forte che quando il psi di

craxi e inizia ad affrancarsi da

meccanismi e da impalcature politico

ideologiche che erano anche nello stesso

casini la cruna dell’ago è davvero

stretta

citando un libro di qualche di qualche

anno fa la cruna dell’ago è davvero

stretta perché non solo il sì non ha la

base di un tradizionale partito

riformista come abbiamo detto qualche

minuto fa ma il psi e anche minoritario

rispetto a quelle a quel discorso

pubblico a cui tu fai riferimento ma che

non era più dominante nella società

italiana come la stato né anni 50 e

forse ancora negli anni 60 quindi questo

partito socialista diciamo e diventa ora

si misura con una sfida politico

culturale con la sfida politico

ideologica e in cui mettere in

discussione non solo due blocchi

consolidate quello democristiano e

quello comunista ma anche una narrazione

politica che poi diventerà non a caso

una delle premesse una delle leve

dell’antipolitica totalmente che che

individuano nel concetto che per noi è

scontato il banale di riformismo

qualcosa che che poco più di un

tradimento della della del progetto

politico della sinistra tu pensa la

quantità impressionante di insulti

accuse che furono fatte quando ha

compreso di palermo la corrente

autonomista diventano la corrente

riformista al congresso di palermo

questo se noi sfogliamo i quotidiani

dell’epoca e tutti i maitre a penser

della sinistra news larga parte insomma

ovviamente non mi riferisco qui del

gruppo di mondoperaio che stavano nella

riformista ma diciamo il discorso

dominante tra tesa italiana

l’idea che la corrente autonomista che

invece aveva un’altra logica diventa

corrente riformista e diventò uno dei

grandi elementi demonizzazione

dell’esperienza di craxi

quindi quello che dice è giusto né sul

piano dell’interpretazione che noi

guardiamo oggi come come lettura

politico culturale o addirittura lettura

filosofica ma nell’italia di quegli anni

e per qualche aspetto nell’europa

mediterranea di quegli anni

questi concetti erano a sinistra

considerate un tradimento

assolutamente anche perché come dire se

uno legge un po tutti gli iscritti di

berlinguer vengono fuori delle cose

abbastanza particolari la prima e berlin

se la sensazione che si ha e leggendo

questi scritti e che berlinguer abbia

chiara l’idea che il comunismo sa

trionfano sta trionfando dalle periferie

del mondo la guerra in vietnam e via

dicendo e che arriverà presto anche nei

paesi sviluppati e che però questa

ondata questa marcia trionfante e può

essere bloccata con le bombe su questo

punto di vista le bombe del 69 su

berlinguer hanno un effetto quasi

scioccante lui si pone una domanda che

secondo me è fondamentale che sarà il

filo conduttore di tutta la sua

strategia fino alla seconda svolta di

salerno nel novembre dell 80

come si fa a continuare ad avanzare come

fa il comunismo ha continuato ad

avanzare all’interno dei paesi

sviluppati senza scatenare una reazione

nel vero senso della parola che possono

essere quella del delle bombe quindi

strategia d’attenzione il governo dei

colonnelli pd c’è ma è che la che lui

elabora una forma di strategie di tipo

aggressivo non difensivo che il

compromesso storico il compromesso

storico io credo non è una formula

difensiva che è quella di come dire

impedire che nasce dopo la reazione del

colpo di stato in cile

lui dice noi dobbiamo abbracciare i

grandi partiti di massa quindi in questo

caso la democrazia cristiana perché

anche all’interno della democrazia

cristiana ci sono delle componenti di

tipo anticapitalista e molto affine al

nostro modo di vedere e lui ha

chiaramente c’è una con un ravenna farà

un intervento dove lo dice noi pensiamo

che da questo abbraccio con la

democrazia cristiana democrazia

cristiana stessa possa cambiare quindi

voi immaginate davvero quel periodo in

cui questa idea di compromesso che un

nuovo grande compromesso storico come si

chiudeva il terzo articolo che compare

su rinascita

riprendendo la formula che era quella di

di togliatti e compromesso tra le grandi

forze di massa i grandi partiti di massa

dello scenario politico italiano era

quella di un movimento che stava

avanzando guerra in vietnam con gli

stati uniti che perdono la ost politik

del cardinale casaroli contro questo

clima diffuso anche nel mondo del

corriere della sera da grande

intelligenza italiana agisce craxi ed

entra craxi a gamba tesa cercando di

rompere questo compromesso storico che e

si andava formando e lo fa con una

caparbietà e con una durezza che gli

scateneranno contro questo quest’odio e

attenzione perché quella di craxi non è

una posizione strumentale perché lui

inizia a sostenere questa tesi cioè

quella dell’incontro tra la tradizione

liberale e quella socialista già dal 68

ci sono degli interventi che lui fa nel

comitato centrale del partito che sono

in questo in questo senso il suo primo

intervento in parlamento va in questo

senso e il senso qual è quello di son

certo punto in maniera molto chiara

un partito che non ha la convinzione che

i propri ideali i propri principi siano

superiori rispetto a quelli di un altro

partito è già morto e il citatissimo la

citatissima formula del primum vivere

deinde philosophari

in realtà non è una formula di cinismo

politico di craxi che dice dobbiamo

trovare il finanziamento per stare in

piedi

c’è dell’altro il primo vivere è primo

filosofare nel senso di creare una

identità ideologica e politica ben

definita che faccia del partito

socialista non un clone mal riuscito per

usare una formula che se non ricordo

male era di pellicani del partito

comunista e per fare questo craxi ma la

riscoperta di una serie di tradizione a

partire da quella del del riformismo

italiano delle leghe delle cooperative e

soprattutto di carlo rosselli quello che

voglio dire che il nuovo corso di craxi

è prima di tutto un operazione culturale

che serve a creare una infrastruttura

teorica ad un partito che si pone in

alternativa all

al marxismo leninismo ed esso leninismo

poi ci sarà il conflitto con berlinguer

nel nel 78 sì tra l’altro se vogliamo un

atto giusto per un secondo spostare la

prospettiva è incredibile a fare questa

discussione cioè immaginare che

nell’europa atlantica e liberale della

della guerra fredda un paese dell’europa

atlantiche liberale viveva una

discussione che apparteneva per molti

aspetti agli anni 20 e 30 cioè l’idea

che fosse possibile un superamento della

democrazia liberale o che all’interno

della stessa democrazia liberale

esistessero forze politiche che ne

metteva in discussione ragione

costitutiva

pensandoci oggi non comprendiamo anche

il perché di una crisi di lungo periodo

del nostro paese cioè della sistematica

demonizzazione della democrazia liberale

come il luogo in cui gli attori politici

si possono riconoscere senza cioè senza

vivere la propria presenza come

un’alternativa distruttiva la democrazia

stessa

questo è impressionante a noi magari in

questa discussione con fa sorridere ma

in realtà questo appartiene alla grande

storia italiana dell’età repubblicana

da questo punto di vista le retoriche

quelle retoriche contemporanea che

tendono a idealizzare un sodalizio che

avrebbe realizzato una una repubblica di

un certo tipo tra gli anni 60 agli anni

80 è una retorica che non appartiene

alla realtà quella repubblica cioè in

quella retorica che c’è invece ci sono

quelle linee di statalismo

giustizialismo anti anti politica che

poi hanno colpito l’italia negli anni 90

e ne hanno determinato il fallimento

storico cioè la mancata globalizzazione

la mancata riforma degli appalti vista

dello stato e soprattutto il tentativo

di sopravvivere attraverso il debito

attraverso il perpetrarsi di logiche

della della guerra fredda e non

attraverso il rinnovamento di struttura

e consentiva invece

la globalizzazione penso che possiamo

guardare oggi all’epoca all’epoca quello

che city sviluppo negli anni 80 cioè il

primo vivere a cui faceva riferimento

diventò poi il tentativo di condizionare

i grandi attori e costruendo il famoso

ago della bilancia una un disegno

politico che riuscì sul piano delle

quote di potere che vedono il sì

occupare quote di potere spaventose

rispetta la sua forza elettorale ed

istituzionale e riuscì anche nell

incidente in alcune delle politiche

principali del paese che possiamo

riassumere in secondo me almeno in tre

punti fondamentali 1 il successo

dell’alleanza atlantica nella guerra

fredda con lo spiegamento gli

euromissili all’inizio ea 82 lowes la

stabilizzazione dell’equilibrio tra

pubblico e privato con il successo della

piccola e media impresa e il travolgente

successo il capitalismo italiano nei e

negli anni 80 3 la ridistribuzione del

reddito cioè il ceto l’italia anni

ottanta diventa a tutti gli effetti di

tali oggi c’è un italia dice domenica

invece però se se guardiamo dal punto di

vista politico è stata politico questi

terribili anno di successi italiani 80

non li condivisa cioè visse visse questi

italiani successi quasi come in questo

anche si vede anche la fragilità per

craxi quasi come un bisogno permanente

di mettere in discussione quello che

c’era perché non era mai sufficiente

creando sempre attese crescenti questo è

il titolo di un libro di qualche anno fa

che c’è che ci dice molto sull’idea che

quello che che c’era non bastava mai

perché c’era sempre qualcosa che non

andava che non funzionava c’era un

grande problema c’è una crisi no negli

anni ottanta c’era una crisi e questo

diciamo però dimostra anche come lo

stesso psi di craxi e il pentapartito

che furono protagonisti di questi anni

non riuscirono a incidere secondo mentre

cose fondamentali 1

il fatto che questo sviluppo economico e

non si poteva alimentare solvente abito

pubblico

2 il fatto che quello che succedeva il

paese e questo ancora più drammatico non

coincideva con quello che si raccontano

cioè negli anni in cui il re del ceto

medio cresce di più si sviluppa di più

l’antipolitica è l’idea che il paese

fosse un paese sbagliato e non è una

cosa da poco

3 il fatto che negli anni ottanta si era

ormai delineato il fallimento delle

democrazie popolari e l’inizio della

crisi

strano politico e quindi anche se

nessuno aveva immaginato che si potesse

terminare di botto bruscamente della

guerra fredda era evidente che l’idea di

un paese che doveva soltanto nella

contrapposizione tra il socialismo lea

nel capitalismo democratico potesse

sopravvivere alla fine di questa

contrapposizione

quindi in conclusione diciamo quello che

interpretò il presente craxi ma io di

quel pentapartito fu donato un ultimo

forse grande successo globale

dell’italia adesso speriamo in drive con

quello confluirono assoluti un gran

successo domani l’italia ma allo stesso

tempo non fu capace forse sperava di

farlo negli anni ottanta questo possiamo

sapere non fu capace di accompagnare

quest’ultimo grande successo globale con

la necessità di bloccare lo sfondamento

della spesa e del debito pubblico e di

ricollocare il racconto nel paese non

solo nel successo del paese stesso

ma anche nell’idea che era un paese che

poteva normalizzarsi lievitando la sua

radicalizzazione guardare aree o magari

per cominciare a fare una riflessione

più equilibrata altri un periodo storico

che continua ancora oggi a segnarci

perché poi questo non dobbiamo

dimenticarlo fallito l’esperimento

fallito conclusasi con con tangentopoli

con la distruzione estrema politico e

anni 80 il nostro estremo non c’è più

stato utilizzato cioè è stato un sistema

in transizione permanente dove gli

attori i simboli del politici non sono

mai stabilizzati e del resto anche

questa legislatura ci ha portato alla

sorprendente esperienza di avere prima

un governo a trazione populista poi un

governo attenzione

diciamo così stata al statalista e

adesso addirittura un governo di unità

nazionale con proporzioni che non

abbiamo visto neppure con eccellente ma

carmine le questioni che che ai post

sono fondamentale sarebbe bello poterle

approfondire una una ad una

vado per sommi capi su alcune cose che

mi sembra utile poter sottolineare negli

anni 80 c’è un pc che totalmente diverso

rispetto a quello degli anni 70

cioè il primo berlinguer sarà una

forzatura al rito livello storico ma

secondo me è una grande forza

esplicativa l’idea di un che c’è un

primo berlinguer e un secondo per

linguerri il primo berlinguer e quello

che dicevo prima reagisce alle bombe a

partire dal 69 avvia un processo di

avvicinamento verso la anche la civiltà

liberale soprattutto dopo le elezioni

del 20 giugno del 76 l’intervista a

giampaolo pansa quando dice di sentirsi

molto più sicuro da questa parte della

cortina di ferro

c’è un tentativo progressivo di

avvicinamento all’area di governo il

governo della non sfiducia poi quel

giorno in cui il viene rapito moro ci

sarebbe dovuta essere la fiducia e da

parte del pci e questo poi sulle

strategie di moro sarebbe utile fare

anche da un incontro tutta questa

strategia e termina sia per motivi

politici cioè il fatto che berlinguer e

si rende conto che sta sostenendo si sta

dissanguando a sostenere quella

politicamente dalla fase della

solidarietà nazionale ma anche da un

punto di vista ideologico nel prima

citavo l’agosto del 78 nell’agosto del

78 sull’espresso esce il vangelo

socialista che è scritto da luciano

pellicani firmato da da da craxi è una

risposta all’intervista che aveva fatto

prima scalfari a berlinguer in cui

berlinguer esaltava la ricca e viva

lezione dell’animismo è la risposta di

bernie di craxi attraverso luciano

pellicani e quella che leninismo è

incompatibile con il pluralismo quindi

con la democrazia

sul punto lo stuzzicherà anche bob

dicendo o libertà o pluralismo e la

risposta verrà nel settembre del 78 alla

festa dell’unità a genova in cui

berlinguer e tira fuori la vecchia

retorica del di tipo leninista e cioè

che avrebbe pc e lui avrebbe rinunciato

a tutto tranne a fare marcia sul

velinismo e che anzi live le colpe

andavano individuate delle

socialdemocrazie in particolare sulla

democrazia tedesca che dopo il 17 non

aveva risposto all’appello

rivoluzionario che veniva da unione

sovietica una cosa spaventosa e questa

posizione si consolida nel novembre

dell’ottanta quando di fatto il pc esce

dall’area di governo e nilde iotti dice

craxi e berlinguer opposizione il

partito sono lo arrocca sul monte sinai

da allora iniziò un partito che quello

per certi versi del primato morale di un

partito che si allontana sempre più

dalla società che si sente la parte

onesta in un paese disonesto e che si

quasi si estranea dalla partecipazione

alla vita politica e diventa quel

partito moraleggiante che poi io credo

darà darà vita al movimento 5 stelle

visto il movimento 5 stelle fa parte

dell’album di famiglia per usare

l’espressione di rossana rossanda del

partito comunista ve negli anni 80 c’è

un pc che è totalmente diverso rispetto

a quello di prima sulla questione del

debito è vero che la spesa aumenta però

craveri se non ricordo male sottolinea

questa cosa in un libro al suo di

qualche anno fa già non non

sottovalutate gli effetti del divorzio

tra la banca d’italia e il tesoro perché

a quel punto i tassi d’interesse inten

tassi d’interesse sul debito schizzano

alle stelle

quello è un punto di cui bisogna tener

conto per cui la spesa non è tutta spesa

per il welfare è spesa per per il

consenso che c’è per carità però c’è

quella elemento e poi c’è un’altra

questione che secondo me è importante

che sottolineava cafagna

il libro la grande slavina se non

ricordo male che a partire dagli anni 90

i problemi di finanza pubblica con gli

attacchi alla lira riuscita della lira

dallo sme vengono fatti passare come i

problemi dovuti alla corruzione

cioè che il debito italiano era il

frutto della corruzione

quindi si saldano queste due cose e

questo produce una avversione totale

dell’opinione pubblica nei confronti non

solo dei partiti degli anni 80 ma di

tutta la storia repubblicana

d’alema lo scrive in una introduzione un

testo di cui non ricordo adesso mi

sfugge il nome lui dice noi non possiamo

al di là di tutto quello che è successo

non non possiamo pensare che tutta la

storia repubblicana sia storia criminale

il guaio è che in questa

criminalizzazione non solo ci vanno di

mezzo i partiti e le persone ma anche le

idee per cui le grandi famiglie

politiche italiane quella socialista

quella popolare e anche quella comunista

che è costretto a cambiare pelle a

cambiare nome di fatto diventano

associate con un passato che viene

ritenuto un passato criminale cioè di

persone che hanno rubato e la grande

anomalia italiana deriva proprio questo

dalla criminalizzazione delle grandi

famiglie protetti che di fatto noi dopo

tante dopo il 92 dopo tangentopoli ci

ritroviamo senza grandi culture

politiche siamo partiti che hanno con

invece nel nome invece di un riferimento

al socialismo al popolarismo e ad altre

famiglie del della storia politica

occidentale delle indicazioni strane di

100 nuovo centrodestra come il partito

di alfano un po di tempo fa sinistra

italiana vive italia e via dicendo tu

come la vedi a questo punto di vista

dell’anomalia italiana dopo tangentopoli

io credo che diciamo fra un discorso di

lungo periodo ci arriviamo

lo stato italiano nasce dalla

contrapposizione tra il movimento

liberale difensore degli antichi stati e

questo crea una prima anomalia per 60

anni in italia c’è un parlamento dove

una forza politica articolata il partito

liberale non ha alternativa sì ci sono

partiti radicali produciamo il blocco

politico conservatrice fuori dal

parlamento cioè quello cattolico

conservatori cioè conservatore e quello

reazionari insomma che aveva difeso gli

stati assunti allo stato liberale segue

il fascismo cioè un regime semi

totalitario per altre specie di a parte

del totalità ma sicuramente è partito

unico che spazza via il partito liberale

e gli altre forze politiche siano

sviluppate in età giolittiana e durante

la crisi post vostri lande guerra e poi

questo diciamo a questo a questa doppia

egemonia cioè quella del partito

liberale unitaria e quella del del

fascismo dell’epoca dei totalitarismi

segue una incredibile combinazione unica

in tutta una democrazia occidentale di

una doppia egemonia cattolica nella

nelle forze di governo e marxista

comunista nelle forze di opposizione è

evidente che questo è un percorso di

lungo periodo che spiega gli anni a cui

tu fai riferimento cioè non c’è mai

stata una normalizzazione e in nessuna

delle fasi di cui stiamo parlando basata

sull’alternanza tra forze liberal

conservatrice moderato cattolico e forze

sociali democratiche riformiste o

laburiste questo è un punto decisivo

perché perché di altare esperienza del

psi e la grande sfida questo sistema è

il fallimento del psi e grande

fallimento a questo sistema cioè il

tentativo di craxi realtà il terzo cioè

il primo lo fanno nel sahara che a te

nella brevissima stagione in cui sono

alleati e sembra che che stanno vincendo

nel 46 nel così supera il pc

ne è protagonista della battaglia era

costituente saragat e uno dei più

riconosciuti sistema politico italiano

eppure il psi cede alla l’egemonia

culturale ideologica dello stalinismo

viene infiltrato per molti aspetti dallo

stalinismo viene spazzato via e quindi

non è più un alternativa questo modello

l’altra grande sfida la fanno ancora una

volta le mie saragat anche se non

quattro diversi in cui la nuova

generazione da tre membri e de martino

mancini e così via che è la bridge che

la bicicletta il suo il parto list

unitario che nasce da un progetto ancora

più ambizioso cioè interpretare l’italia

del miracolo economico di cui librando

la sinistra con alternativa democratica

il pozzo viene spazzato via ancora una

volta da una tenaglia in cui questa

volta però la narrazione ideologiche

sono sono più esterne che interne non

c’è più non sta ministro il terzo e

ultimo tentativo lo fa craxi claque si

riesce con maggiore successo di nenè di

saragat a mettere in discussione il

bipolarismo perché guidò il paese

nenni e saragat non c’erano riuscite ma

allo stesso tempo con perso ancora più

alto in n di saragat perché non solo

viene sconfitto sul piano politico

elettorale come era stato per negli

pensare ad ma viene sconfitto sul piano

morale perché diventa l’emblema stesso

della distruzione del sistema politico

attraverso una pesante accusa di tipo

mediatico giudiziari quindi quello che

tu dici non solo è sicuramente bene cioè

che che l’italia che esce dalla fine

nella crisi della repubblica diventa una

grande anomalia permanendo e che tu hai

citato questo gioco incredibile dei

partiti che si reinventano utilizzando

dei loghi di sistema nuova destra ma

conferma ancora di più questa

interpretazione della storia partito

socialista di craxi come l’ultimo

tentativo da parte di una forza

riformista non dimentichiamo collocata a

sinistra

ma anche nell’auto definizione drugs non

si definiva di centrosinistra così come

non si definirà di centrosinistra nenni

così come non si definiva di

centrosinistra san’agata così come non

si definivano di centrosinistra vancini

di mastino tranello e lombardo lombardo

e tutti quelli che vogliamo citare nella

storia del socialismo italiano si

definivano attori dicevamo della

sinistra italiana si riconoscevano nella

storia di lungo periodo di una sinistra

risorgimentale e poi si turatiano e poi

in quello della lotta al fascismo ma

attraverso una rivendicazione che era

stata e questo però lo dimostra anche

alla minorità politica quella

dell’autonomismo nella stagione diana

minorità politica diversa autonomo da

per i sistemi

detto questo conclude è quello che è

tragicamente vero però proprio

l’esperienza del psi di craxi conferma

il fallimento dell’unico grande

tentativo di far saltare questo

giocattolo attraverso l’equilibrio

sinistra creazione di un alternanza

democratica in un ipotetico gioco che

non possiamo fare l’uso perché non c’è

perché perso probabilmente il successo

della bicicletta o quello di craxi

avrebbero stabilizzato il paese reso

impossibile tangentopoli equilibrato

diversamente il modo con cui rita

rientrava nella globalizzazione perché

il mondo che tu hai rappresentato dei

partiti senza identità e ha scarse

ragione sulla scarsa ragione sociale e

quello dell’italia che ha mancato una

globalizzazione che è stata la più

grande sconfitta del paese dopo il

trionfo del miracolo economico però sono

assolutamente d’accordo poi sai quando

tu hai di fronte degli attori politici

che non hanno radici che non hanno non

possono nemmeno guardarsi indietro

perché quella che hanno indietro una

storia che a cui non puoi fare

riferimento perché una storia che viene

ritenuta criminale allora tu davvero

seria in balia di qualsiasi honda e il

fatto che l’italia è entrata nella

globalizzazione senza nessuna strategia

con gli imprenditori che sono andati da

soli a cercarsi dei mercati mesi senza

nessuna

il braccio politico che potesse aiutare

gli imprenditori nel conquistare altri

mercati all’estero è stato stato un

disastro per noi viene a questo punto di

vista io credo che tangentopoli abbia

avuto delle conseguenze negative enormi

a proposito della lettura di lungo

periodo che facevi tu io volevo farti

una domanda perché qua allora tu

giustamente dice che craxi si colloca a

sinistra e questo è bellissimo e lui su

questo punto ci torna tantissime volte

non solo

ribadendo le matrici che sono quelle del

socialismo liberale anche da questo

punto di vista leo valiani dirà voi

socialisti voi craxiani avete

riabilitato e difeso meglio la memoria

di rosselli rispetto a quello che

abbiamo fatto noi di giustizia libertà e

e c’è questa craxi poi è uno dei più

grandi collezionisti di cimeli di

garibaldi che si contendeva insieme con

con con spadolini

ora però c’è un punto a proposito ultima

cosa non è soltanto questo è anche il

fatto che craxi non è il padre del

liberismo alla blair

anzi lui considera quella evoluzione

come nuova destra e sarà molto critico

nei confronti di quella evoluzione della

sinistra della sinistra del mondo

anglosassone

io la domanda che ti volevo fare questa

craxi e la grande eccezione anche a

sinistra perché se si leggono i testi

dei vari treves modigliani turati loro

lo dicono chiaramente rispetto ai

comunisti noi differiamo sui metodi ma

il fine ultimo è lo stesso e cioè la

costruzione della società sociali della

società socialista che è società senza

mercato e senza e senza capitalismo

craxi rompe questa tradizione e rompe di

fatto con il massimalismo

ma questo tentativo di craxi di rottura

con il massimalismo come dici tu

fallisce e noi e continuiamo ad avere

anche in parlamento delle forze di tipo

massimalista che non hanno mai appreso

la lezione hanno mai fatto pace con la

civiltà liberale

ora la mia domanda

allo storico è questa perché questo

paese è una continua fucina di

massimalismi è un punto su cui rifletto

da anni che ancora una domanda alla

quale non so dare una risposta

un tema su cui fare un ciclo di incontri

il paese vince ha vinto 2 vol

il nostro paese ha avuto due successi

epocali il risorgimento il miracolo

economico

rivediamo il nome della repubblica

risorgimento quando una grande forza non

massimalista pur avendo tante componenti

radicali cioè il partito liberale ha

costruito una nazione contro nemici

poderosissimo gli asburgo il borbone il

papato temi papate il papa re

oggi diciamo soprattutto in ambienti

così un po il risorgimento viene

guardato con l’ironia volte con

cialtronerie i soggetti che abbiano

grandissimi successi della storia

d’europa contemporanee viene fatto da un

partito liberale nelle sue mille

articolazioni che su un progetto di

stato costituzionale costruisce una

grande nazione del totale europeo del

monte il secondo grande successo viene

fatto da altra grande forza riformista e

cioè quella componente che ruotava tra

la democrazia cristiana degasperiane la

sua successiva declinazione fanfaniano

la socialdemocrazia tecnocratica dei

tremori e di lombardo il partito

repubblicano di la malfa e tanti altri

attori politici che costruiscono un

progetto di un capitalismo che si muove

in un equilibrio si è complicato di

figlio su cui sarebbero tante cose da

dire pubblico privato che fa dell’italia

uno dei più grandi democrazie

capitalisti del mondo quindi in realtà

nella nostra storia sono due grandi

movimenti momenti riformatori il

risorgimento e il miracolo economico in

cui progetti riformisti trionfano

rispetto a delle crisi radicali forse

quello che stiamo per iniziare oggi ci

potrebbe essere la terza fase di questa

storia sarebbe bellissimo che draghi e

poi tutti gli attori politici che lo

sostengono senza eccezioni

in un grande successo globale

dell’italia che sappiamo tutti che cosa

si tratta di afferrare il carro della

globalizzazione che abbiamo perduto è

altrettanto vero che di fronte a grandi

sfide riformiste

la reazione massimalista massima visto

un termine in proprio in questo discorso

pre ci siamo capiti è sempre stata

poderosa e spesso è stata vincente

durante il fascismo negli anni di cui tu

hai parlato quindi probabilmente

entrambe le cose hanno vissuto nella

storia italiana e la prevalenza del una

dell’altra è stata dovuta una lunga

serie di fattori in cui spesso anche il

caso non è irrilevante

quindi io ritengo che è vero che c’è

questo filone così radicale che a volte

è stato non dominante ma quando ha perso

è stato quando le forze riformatrici

hanno costruito progetti di stato tale

da fare quello che ancora oggi esiste e

non dobbiamo sottovalutarla

cioè il nostro paese con tutti i suoi

difetti suoi limiti ancora oggi è una

grande nazione del mondo atlantico di

europeo e una grande potenza capitalista

del mondo 80 europei e una grande

democrazia lettera con tutti i suoi

difetti che sono il risultato del

risorgimento e della repubblica con il

miracolo economico quindi e su questo

sarei più ottimista cioè il nostro paese

appunto quelle componenti a cui tu dici

che negli ultimi anni sono state

esplosivi ne abbiamo pagato un prezzo

enorme ma ha avuto anche grandi

componenti riformatrice oggi nessun

ruolo in campo il piombo oggi noi

abbiamo preso del consiglio che forse è

uno dei più importanti leader del mondo

anzi potremmo avere anche sorpresa da

questo punto di vista

visto che la battuta del resto che

abbiamo che ha registrato la germania

quest’anno è tutto quello che abbiamo

visto in francia in inghilterra

quindi il psi di craxi forse fuori tempo

massimo forse era fuori tempo storico

nella sua epoca però questo è una

discussione che magari dobbiamo fare

un’altra occasione perché ormai la siamo

in un tempo larghissimo quindi vorrei

salutare l’istituto tasso e positanonews

prima delle ultime battute di nunziante

e e chiudere questa grandissima bene no

io mi fermo mi fermo qua anch’io sono

d’accordo con te che quelle grandi fasi

di sviluppo hanno avuto anche i grandi

uomini in questo caso giolitti prima e

di gas perito mi auguro anch’io che il

terzo possa essere drive bene buona

serata allora ciao carmine arrivederci

 

per leggere il saggio di Carmine Pinto clicca qui

May be an image of 2 people and text that says 'ISTITUTO DI CULTURA "TORQUATO TASSO" SORRENTO fondato nel 1923 Ente Morale dal 1929 CARMINE PINTO CRAXI E IL P.S.I. NELL'ITALIA REPUBBLICANA Introdurrà: Luciano Russo La conferenza sarà trasmessa in diretta da Positano News Si ringrazia la Gelateria Primavera per il contributo dato nella realizzazione di questo evento Sabato 20 Febbraio 2021 alle ore 16.00 Museo Civico San Francesco Chiostro di San Francesco Presidente Luciano Russo'

 

Generico febbraio 2021

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