Governo Draghi: via al dialogo con imprese e sindacati. Arriva anche il sostegno delle regioni.

Più informazioni su

Conclusesi le consultazioni con i partiti, si apre il dialogo con i sindacati e le imprese alla Camera dei deputati. Dapprima Abi e Ania, Confindustria con il presidente Carlo Bonomi, Confapi, Cgil, Cisl e Uil rappresentati dai segretari generali Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri. È toccato nel pomeriggio ai rappresentanti delle imprese tra cui Confindustria.
Seppur non entrato nel merito con la stampa di quanto detto nell’arco del colloquio con Mario Draghi, per non alimentare in alcun modo indiscrezioni su che cosa il presidente Draghi intenda fare, Carlo Bonomi – dopo aver confermato il sostegno al presidente del consiglio incaricato – ha dichiarato di aver informato il presidente Draghi su tutti i temi che rimangono irrisolti nell’agenda del Paese: dal Pnrr al piano vaccinale, dalla riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro, fino alla riforma della pubblica amministrazione e delle sue procedure. Gli investimenti, stando alle dichiarazioni di Bonomi, andrebbero destinati e concentrati laddove più servono. All’idea di una concentrazione delle risorse, Bonomi non è certo nuovo, risale a novembre il dibattito sui livelli salariali con Landini, dove il presidente di Confindustria aveva ipotizzato salari monetari più bassi al Sud e più alti al Nord, ma questa è un’altra storia.
Con i sindacati è stato invece centrale il tema del blocco dei licenziamenti. Quest’ultimo dovrebbe infatti scadere il 31 marzo e l’idea del governo Conte era di una proroga fino al 30 aprile, per poi passare ad una differenziazione per le diverse aziende in crisi. Centrale anche la cassa integrazione Covid. Anche i sindacati hanno deciso di porre sul tavolo alcune questioni considerate da loro cruciali: ritorna il tema del piano vaccinale, con un rafforzamento del sistema sanitario. Sul tema del lavoro, Annamaria Furlan ha sottolineato – in conferenza stampa – la presenza di centinaia di migliaia di posti in meno, soprattutto per donne e giovani. Viene chiesta la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa Covid, si rende inoltre fondamentale il sostegno alle imprese, ha dichiarato. Non si tratta di misure sine die, ha concluso, ma saranno necessari dei tempi affinché si verifichino delle migliorie sugli ammortizzatori sociali.
Pierpaolo Bombardieri della Uil, si è mostrato soddisfatto dal risultato dell’incontro; augurandosi che il metodo del confronto e della concertazione diventi un metodo per aiutare il Paese a ripartire e ricrescere in questo momento. Maurizio Landini, rimarcando la disponibilità al confronto e al coinvolgimento, si è dichiarato sorpreso dal fatto che per la prima volta le parti sociali siano state coinvolte nella fase di istituzione del nuovo governo. Tale linea, ha dichiarato, andrà perpetrata anche quando il governo avrà ottenuto la fiducia per affrontare i problemi in maniera del tutto nuova.
È arrivata anche la “massima collaborazione” delle regioni al premier incaricato Mario Draghi. Lo ha affermato Stefano Bonaccini – presidente della Conferenza delle Regioni – al termine delle consultazioni. Bonaccini si è unito al coro di quanti sono felici di una collaborazione con il presidente Draghi. Le priorità sono sostanzialmente due: la prima è la lotta alla pandemia, che dovrà essere il più efficace possibile. La seconda priorità riguarda una pandemia economica e sociale, importanti sono le vaccinazioni per tutelare la popolazione italiana. È un fatto storico imperdibile – ha sostenuto Bonaccini – quello di introdurre oltre 200 miliardi per la ripresa del Paese. La riconversione ecologica e digitale è tra le sfide principale, mai come questa volta è la velocità ad essere abbinata ai provvedimenti che si prenderanno, ha concluso Bonaccini.

Più informazioni su

Commenti

Translate »