Furore: Intervista alla Consigliera Marchese “Perplessità sulla Miramare Service, sulla diretta streaming solo scuse del sindaco”

Furore , Costiera amalfitana ( Salerno ) . A margine del Consiglio Comunale dello scorso 12 Febbraio raggiungiamo la Consigliera Antonella Marchese, capogruppo di minoranza del gruppo Furore nelle tue mani, per un’intervista dopo il consiglio comunale. Anche Furore si trova in difficoltà a causa della frana ad Amalfi che ha interrotto la S.S. 163 e si rivolge verso Agerola ,  la viabilità è un problema , e il sindaco Milo lo ha anche sottolineato all’assessore Regione Campania per il turismo in un incontro a Positano , un momento difficile avuto anche per il Covid , per le cui norme non si può neanche partecipare ai consigli ,  motivo in più per fare i consigli comunali in diretta streaming.

Buongiorno Consigliera Marchese, com’è andata, secondo lei, la seduta consiliare?

“Buongiorno ai lettori di Positano News. Bene per noi, male per Furore, mi verrebbe da dire. E me ne rincresco.”

Come mai il Consiglio Comunale non è andato in diretta streaming?

“A Furore, purtroppo, non abbiamo un regolamento aggiornato sul Consiglio Comunale. Quello attualmente in vigore, approvato negli anni 80 non contempla questa iniziativa. Già a fine legislatura Ferraioli stavamo aggiornando il regolamento e sebbene siano passati quasi 2 anni la nuova amministrazione fatica a riprenderlo in mano. Eppure, ricordo, la diretta streaming dei consigli era un cavallo di battaglia nel loro programma elettorale, come lo era nel nostro, ma appena salita al potere l’Amministrazione Milo, se ne è dimenticata. Solo noi Furore nelle tue mani, ricordiamo e pretendiamo, in ogni occasione utile, che si utilizzi questa tecnologia. In assenza di disposizioni regolamentari, la Legge lascia al Sindaco la facoltà di autorizzare o meno la trasmissione.”

Nella seduta dello scorso 31 Dicembre la diretta c’è stata, come mai quella di ieri no?

“Il Sindaco Milo non ha saputo giustificarsi. Gli ho ricordato che ai sensi dell’art. 73 del D. L. Cura Italia numero 18 del 17 Marzo 2020, è stato definitivamente chiarito che diretta streaming, in uno alla riunione da remoto, tanto più in tempi di Covid, ben può essere disposta anche in assenza di regolamento, scusa classica usata dal Milo.
Abbiamo ricordato per l’ennesima volta che ad onor del vero la pubblicità della seduta, da intendere come la possibilità per i cittadini di assistervi, di per sé già non impedisce la trasmissione in streaming, trattandosi in sostanza di una possibilità più ampia di assistervi per il pubblico; lo conferma anche un parere del Ministero dell’Interno del 2004 e uno più recente del 2018, alla stregua dei quali in mancanza di regolamento il Presidente del Consiglio ovvero il Sindaco, nell’esercizio del suo potere di direzione della seduta, ben può disporre la trasmissione con proprio decreto all’atto della Convocazione (proprio come è avvenuto, del resto, la volta scorsa). Al netto dei fatti, deduciamo che l’amministrazione Milo non voglia la diretta streaming e adduce solo scuse.”

Parliamo del secondo argomento all’ordine del giorno, l’approvazione di tutti gli atti propedeutici all’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti alla Miramare Service, qual è la Sua opinione?

“Abbiamo messo l’ultimo tassello all’entrata del nostro Comune nella Miramare, con l’approvazione aggiornata dello Statuto e dei Regolamenti per il Funzionamento del Comitato Unitario e del Comitato Tecnico per il controllo Analogo. Il nostro gruppo nutre molte perplessità su quest’affidamento. In primis abbiamo constatato che i costi fissi di gestione del servizio aumenteranno a carico della collettività di circa 40.000€. L’aumento dei costi è stato giustificato con un generico miglioramento del servizio. O meglio si è accennato alla pulizia delle strade. Ma si tratta di attività che dovrebbe essere già garantite nella vigenza dell’attuale contratto. E ricordo comunque che in passato ha ritenuto di incaricare anche un’altra ditta a supporto della Ditta D’Urso è stata la giunta Ferraioli di cui era assessore l’attuale vicesindaco Annamaria Fusco. L’Amministrazione Milo pertanto non solo non ha abbassato le bollette ma prevedibilmente sarà costretta ad aumentarle.
Peraltro nell’ultimo anno siamo peggiorati in termini di raccolta differenziata, passando dal 68%, (dopo un balzo di quasi 8 punti raggiunto nel 2018, quando ho preso la delega eravamo fermi al 60%!) al 65 % di differenziata nel 2019, anno dell’avvento dell’amministrazione Milo. Ripeto, tutto questo a bollette invariate!
Inoltre come già riferito in un Consiglio scorso, abbiamo seri dubbi sulla situazione debitoria di detta società, emersa dalla Relazione del Revisore dei Conti. Per questo abbiamo ritenuto di votare contrari. Non vogliamo far pagare ai furoresi debiti pregressi e accumulati dalle gestioni precedenti e l’impreparazione della Giunta Milo, che non è stata capace di rispondere a nessuna delle nostre domande, non ci ha fatto cambiare orientamento.”

Furore nelle tue mani

Al termine del Consiglio ha chiesto alcune spiegazioni e presentato una interpellanza, ce ne vuole parlare?

“Si, certo. A nome del gruppo ho chiesto spiegazione sull’abitudine di non rispondere alle mail inviate da oltre un mese, avvertendo il Sindaco che ha omesso un atto dovuto. In seguito all’aumento vertiginoso dei contagi registratosi nelle vacanze natalizie, infatti, abbiamo lamentato l’adeguatezza dei provvedimenti adottati: dopo gravi leggerezze (mi riferisco al coro parrocchiale e alla manifestazione natalizia) Milo si è limitato a “chiudere” prima degli altri paesi. E in effetti chiudere è la cosa che gli riesce meglio. L’esempio più eclatante è Via Carlo Solmi, oramai chiusa da 18 mesi.
Abbiamo ripetutamente chiesto di allargare il COC alla minoranza come ha per esempio fatto Agerola e Maiori. Ma non c’è stata risposa. Non capiamo ancora perché la comunicazione sia stata “sempre lenta e non sempre chiara”. ripetiamo che informare è la prima cosa per responsabilizzare le persone. Abbiamo chiesto lo screening di massa della popolazione, sull’esempio prima di Cetara e di Atrani poi, ma dal Comune si è preferito nascondersi dietro al portone rosso.
Infine, in seguito al malfunzionamento dell’Albo Pretorio abbiamo depositato un’interrogazione su quali provvedimenti abbia adottato il Sindaco contro L’Asmenet, sostituita con una ditta che costerà molto di più.
Anche a questa domanda Milo non ha saputo rispondere. Ha promesso di rispondere per iscritto. Mi auguro che, per lui soprattutto stavolta, lo faccia nei termini previsti dalla legge.”

Grazie mille Consigliera Marchese per la sua disponibilità. Invitiamo anche il sindaco Milo a intervenire  o a darci disponibilità ad intervista via mail a info@positanonews.it

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