È morto Arturo Di Modica, lo scultore italiano famoso per il Toro di Wall Street

Si è spento all’età di 80 anni lo scultore siciliano Arturo Di Modica. In tanti lo conoscono per la sua opera più famosa, ovvero il Toro di Wall Street, la scultura di bronzo realizzata nel 1989 e che campeggia in tutta la sua maestosità e bellezza davanti alla borsa di New York.

Arturo Di Modica era affetto da un tumore che, purtroppo, non gli ha dato scampo e lo ha portato via mentre era nella sua casa di Ragusa. L’artista aveva lasciato la sua amata Sicilia ad appena 19 anni per inseguire la sua passione e frequentare la Scuola libera di nudo dell’Accademia di Belle Arti a Firenze. E proprio nel capoluogo della Toscana nel 1962 aprì il suo primo studio. Nel 1973 si trasferì a New York dove aprì uno studio in Crosby Street, nel quartiere di Soho.

Dopo circa dieci anni decise di osare ancora di più e si trasferì a New York, dove realizzò appunto il Toro di Wall Strett, ideato durante la crisi economica e finanziaria del 1987 con l’intento di rappresentare la forza dell’economia americana. Un’opera che pesa circa 3,2 tonnellate, negli Usa nota come ‘Wall Street Bull’ o ‘Charging Bull’, la cui realizzazione costò circa 360.000 dollari che Di Modica, una spesa interamente sostenuta dallo scultore. Una volta terminata l’imponente opera, in assenza dell’approvazione della pubblica amministrazione, l’artista decise di posizionarla autonomamente dinanzi alla Borsa di New York, trasportandola con un tir ed installandola durante la notte.

Il giorno successivo il direttore della Borsa fece rimuovere la scultura. Ai newyorkesi però era piaciuta moltissimo ed alla fine il Comune decise di posizionarla nuovamente ad appena due isolati di distanza, ovvero a Bowling Green. Ancora oggi il Toro di Wall Street è una delle attrazioni più fotografate in città e resterà nel tempo a testimoniare la bravura e l’estro creativo di Arturo Di Modica.

Lo scultore era ritornato nella sua città di origine, Vittoria nel ragusano e stava lavorando a un’ultima grande opera che voleva regalare alla sua città: due cavalli in bronzo da 40 metri situati uno di fronte all’altro a sormontare il fiume Ippari, opera rimasta però incompiuta.

La camera ardente sarà allestita a Vittoria nell’ex convento delle Grazie, vicino piazza del Popolo. La Commissione straordinaria del Comune siciliano ha proclamato il lutto cittadino per lunedì prossimo, giorno dei funerali che saranno celebrati alle 16 nella Chiesa di San Giovanni Battista.

Oggi è un giorno triste per il mondo dell’arte ma è giusto anche ricordare che un vero artista non muore mai ma sopravvive nelle sue opere.

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