Dalle vacanze «slow» all’«effetto cocooning»: come sarà il turismo quest’estate

Turismo: si sta avvicinando una nuova stagione estiva e le perplessità sono molte, soprattutto in Penisola sorrentina e Costiera amalfitana, territori che vivono grazie al flusso di turisti che arriva da tutto il mondo. “Dobbiamo aiutare i lavoratori del settore”, lo ha dichiarato Mario Draghi sostenendo però che il modello di crescita del turismo dovrà cambiare.

Questa estate sarà la rivincita del turismo a chilometro zero e «slow», in cui la meta e la durata contano relativamente poco. Pur di andare in vacanza, va bene anche andarci per pochi giorni e vicino a casa. E probabilmente ci sarà una maggiore richiesta di destinazioni dove il rischio di assembramenti è inferiore, quindi montagna o itinerari naturalistici.

positano

Turismo slow vuol dire promuovere località minori e prediligere località rispettose dell’ambiente e delle tradizioni. E quindi – se vacanza al mare sarà – sarà comunque un mare accessibile, prevedono gli esperti, raggiungibile in poche ore di viaggio, prevalentemente con mezzi propri e possibilmente in una seconda casa, oppure ospite di familiari. Si può anche parlare di un «effetto cocooning», come lo definisce Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc, società di consulenza nel settore turistico: «Un turismo caratterizzato dalla ricerca di sicurezza all’interno del proprio nido, la seconda casa, in quanto luogo conosciuto e al riparo».

Oltre alla “staycation”, la vacanza vicino casa, che ha portato gli italiani a riscoprire la propria città e i dintorni, è emerso fin dalla tarda primavera e con più forza in estate anche il fenomeno della “workation”, con i lavoratori da remoto che appena possono scelgono un luogo di villeggiatura, o comunque non quello di residenza, in cui sistemarsi per periodi più o meno lunghi e alternati. Che sia al mare o in montagna, l’importante è avere a disposizione un’abitazione, un hotel o un resort con servizi digitali dignitosi e stanze che permettano di rimanere connessi 24 ore su 24 per lavorare, fare videocall o gestire documenti in piena tranquillità ma godersi poi, una volta spento il computer, una passeggiata all’aria aperta in spiaggia, in montagna o comunque in un contesto naturalistico che dia una svolta alla straniante routine dello smart working. Molti alberghi e strutture ricettive si stanno già attrezzando per queste necessità e per offrire anche nei prossimi mesi servizi dedicati a chi vuole lavorare sentendosi (almeno) un po’ in vacanza.

costiera amalfitana

Anche le città d’arte potranno beneficiare della situazione ancora incerta: il calo di arrivi sarà inevitabile, soprattutto perché verrò a mancare la componente straniera, ma la presenza degli italiani, ancora una volta su itinerari locali o comunque a corto raggio, potrebbe aumentare. È probabilmente più facile, infatti, garantire il controllo degli standard sanitari all’interno di monumenti o musei o contingentare gli ingressi e far rispettare le regole di distanziamento, rispetto a una spiaggia. E forse è anche più accettabile per chi li visita.

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