Coronavirus, De Luca: “In Campania la situazione non è buona, da lunedì chiudiamo tutte le scuole” segui la diretta

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Coronavirus, De Luca: “In Campania la situazione non è buona, da lunedì chiudiamo tutte le scuole”. Anche oggi, come oramai usuale per ogni venerdì dall’inizio della pandemia, alle 14.45 il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, durante la diretta settimanale per gli ultimi dati sul virus, ha fatto il punto sui contagi e sulle scuole. Inoltre, ha aggiornato i cittadini campani anche sulle novità della campagna per le vaccinazioni. Infine, ha raccontato le altre importanti iniziative che si intendono mettere in campo per il rilancio della Campania.

“Da lunedì in Campania chiudiamo tutte le scuole – ha detto il governatore. Aveva già anticipato, infatti, che la situazione nella nostra regione non fosse buona – Prima dobbiamo completare la vaccinazione del personale scolastico e poi parleremo di riapertura. Per il personale scolastico abbiamo prenotazioni al 25 febbraio per 114mila unità, ad oggi 28mila persone sono vaccinate – ha detto – di Astrazeneca abbiamo 142mila dosi a febbraio e 164mila a marzo dunque abbiamo possibilità di completare la vaccinazione del personale scolastico per marzo”.

De Luca ha poi parlato della possibilità che la Regione possa acquistare dei vaccini. “Forse ci saranno novità, la prossima settimana, per l’approvvigionamento dei vaccini all’estero. L’acquisto all’estero avverrà avendo avendo chiari due presupposti – ha spiegato – la Campania non userà mediatori o intermediari, parliamo ad aziende ufficiali e agli Stati. In ogni caso i vaccini che saranno somministrati saranno valutati e approvati da autorità di controllo come Ema e Aifa”.

La Campania è al collasso con duemila positivi al giorno: “Con questi numeri, nel giro di due settimane, rischiamo di avere la saturazione dei posti letto di terapia intensiva oggi disponibili e la saturazione dei posti letto di degenza ordinaria o subintensiva nei nostri ospedali. Siccome non possiamo avere i malati per terra, è evidente che se non viene frenata l’onda del contagio tu devi chiudere altri reparti, quelli ordinari, per accogliere i pazienti o ampliare i posti di terapia intensiva. Noi vogliamo evitare di chiudere altri reparti perché non si muore solo di Covid: si muore per malattie cardiologiche, neurologiche, abbiamo politraumatizzati, problemi di diabetici. Dobbiamo coprire tutto il ventaglio dei pazienti che rischiano la propria vita”.

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