Cava de’ Tirreni, un regalo da 7mila euro all’ospedale

Cava de’ Tirreni, un regalo da 7mila euro all’ospedale. Il cuore di una donna per l’ospedale della sua città. Un gesto di generosità ritenuto necessario per dare un riconoscimento dell’impegno del personale sanitario nell’epoca del Covid. L’ospedale “Santa Maria dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni non è solo. Negli ultimi mesi, infatti, è andata avanti la battaglia per salvaguardare il presidio sanitario metelliano al centro di numerose discussioni. L’impegno del personale del nosocomio cavese non è mai mancato. E, anche per questo, una donna ha deciso di spendere 7mila euro in presidi sanitari da donare all’unità operativa di Anestesia e Rianimazione, proprio quella finita al centro di un caso dopo lo spostamento degli operatori presso il Covid Center “da Procida” di Salerno. Nel dettaglio, la donatrice ha acquistato un ventilatore ad alti flussi e due carrozzine articolate, comunicando quanto fatto con una mail il 18 dicembre. Negli scorsi giorni, il direttore generale dell’Azienda “Ruggi” che gestisce l’ospedale di Cava de’ Tirreni, Vincenzo D’Amato, ha preso atto della donazione facendo entrare nel patrimonio aziendale le apparecchiature acquistate dalla donna.

Che, nella mail inviata lo scorso 18 dicembre, ha motivato la sua decisione: «Sono consapevole del grande impegno nell’assistenza dei malati Covid 19 durante questa emergenza da parte di tutto il personale diretto dalla professoressa Ornella Piazza attraverso un lavoro di competenza e grande umanità», scrive la donatrice nella “missiva elettronica” diretta al manager D’Amato. «Desidero partecipare attivamente donando un sistema per ossigenoterapia ad alti fusti e in aggiunta due carrozzine articolate. L’Unità operativa complessa beneficiaria è quella di Anestesia e Rianimazione diretta dalla professoressa Piazza. Fiduciosa che voglia accettare, si attende la sua lettera di accettazione della donazione ». Un gesto dal cuore di una donna di Cava de’ Tirreni per l’ospedale della sua città. Ma tante altre persone, nel corso dell’emergenza sanitaria, hanno deciso di spendere risorse economiche per dare un concreto aiuto agli operatori impegnati nelle “trincee del virus” che, ormai da un anno, stanno mettendo anima e corpo per uscire vincitori dalla battaglia contro il “mostro invisibile”.

Fonte La Città di Salerno

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