Tunnel di Varano a Castellammare, via libera della Soprintendenza

Castellammare di Stabia (NA) – Il progetto del tunnel di Varano potrà essere portato avanti, la Soprintendenza ai Beni Archeologici di Pompei ha dato il via libera all’opera, ponendo come condizione necessaria il consolidamento del costone che nelle settimane scorse ha fatto registrare un piccolo smottamento. Toccherà dunque alla Regione Campania dettare i tempi, tenendo conto che il tunnel è propedeutico al raddoppio dei binari fino alla Stazione di Castellammare – centro e che il Governatore Vincenzo De Luca ha manifestato l’intenzione di approvare un progetto per arrivare con i doppi binari fino a Sorrento. Un obiettivo ambizioso che si scontra però con la necessità di garantire sicurezza in una zona a rischio idrogeologico. Non a caso nella giornata di ieri la deputata pentastellata Teresa Manzo (nella foto in basso) ha incontrato il Presidente Eav, Umberto De Gregorio, e l’Ing. Agostino Borrello. L’on. Teresa Manzo ha dichiarato alla stampa: “L’Eav ha confermato la fondatezza della nostra preoccupazione, poiché il tratto della collina di Varano, che sarà interessata dai futuri lavori del traforo ferroviario, presenta numerose criticità dal punto di vista della sicurezza legate alla conformazione della stessa collina , considerata instabile. Secondo l’azienda , l’opera di pulizia della collina è stata necessaria in quanto propedeutica ai successivi lavori di messa in sicurezza della stessa con interventi di consolidamento“. Interventi che hanno ottenuto l’ok della Soprintendenza ai Beni Archeologici di Pompei, e attendono il via libera della Regione per la fase attuativa. A questo aggiungiamo, per completezza di cronaca, che già nel luglio del 2020 il taglio a raso della vegetazione e degli alberi sulla scarpata soprastante la stazione Circumvesuviana di Castellammare-centro fu oggetto di una segnalazione e di un esposto alla Procura di Torre Annunziata da parte dell’Associazione ambientalista Wwf Terre del Tirreno, che sottolineava come con l’eliminazione della copertura boschiva si stava facendo venir meno la preziosa funzione delle piante di trattenimento del terreno provocando inoltre gravi danni alla biodiversità e alla fauna ed avifauna selvatica. Non resta che attendere le decisioni della Regione Campania certi che con la frana di Amalfi sotto i riflettori di tutto il Paese le scelte saranno ben ponderate e oculate.
di Luigi De Rosa

Generico febbraio 2021

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