Castellammare di Stabia: Antiche Terme, una clausola sociale per gli ex dipendenti

Castellammare di Stabia: Antiche Terme, una clausola sociale per gli ex dipendenti. Una premialità per il privato che assumerà gli ex dipendenti termali. E’ quanto previsto dalla bozza del protocollo d’intesa che il Comune di Castellammare di Stabia ha inviato a Regione Campania e Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito del piano per la riapertura delle Antiche Terme.

L’amministrazione guidata dal sindaco Gaetano Cimmino prova così a far rientrare nel ciclo produttivo quei lavoratori che hanno perso il posto a seguito del fallimento di Terme di Stabia.

Una questione molto più spinosa di quanto possa sembrare, perché 35 ex dipendenti sono riusciti a ottenere la riassunzione in Sint, vantano un credito di circa 4,5 milioni di euro, e sono riusciti a ottenere il pignoramento di tutti i beni del Solaro.

Una mina che rischia di far saltare qualsiasi ipotesi per la futura destinazione delle Nuove Terme e l’amministrazione sta cercando di disinnescare.

Una soluzione potrebbe essere l’offerta presentata dalla Irgen Group, che vuole rilevare l’ex Hotel delle Terme (l’offerta è di 1,5 milioni di euro) per realizzare una residenza per anziani, con la possibilità di assumere 25 dipendenti termali.

Una proposta che presto potrebbe approdare in consiglio comunale, per una discussione con tutte le forze politiche.

La seconda ipotesi riguarda proprio la possibilità di inserire una sorta di clausola sociale nel futuro bando per le Antiche Terme. Il Comune infatti firmerà a breve un protocollo di intesa con Regione Campania e Ministero dello Sviluppo Economico, che si pone come obiettivo di arrivare alla pubblicazione di un bando per l’affidamento della gestione delle Antiche Terme, con la possibilità di trasformare in un hotel l’ex Caserma Cristallina.

L’idea dell’amministrazione è quella di consentire ai privati che garantiranno l’assunzione di ex dipendenti termali, un punteggio superiore, ovviamente in relazione al numero dei posti di lavoro garantiti.

Fonte Metropolis

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