Carnevale fra storia, tradizioni, ricette tipiche e curiosità

Un viaggio tra passato e presente

Il Carnevale è fatto di storia, tradizioni, ricette tipiche e curiosità, non solo di divertimento. Quest’anno il Carnevale è certamente diverso da quelli a cui siamo abituati. L’emergenza Covid ha cambiato tantissime abitudini e tradizioni ed anche il periodo di gioia e colore che va dal giovedì al martedì grasso risente fortemente di questa situazione. Quindi niente carri allegorici e niente feste che provocherebbero inevitabili assembramenti. Ma la voglia di festeggiare resta, pur nel rispetto delle norme anti-Covid. I bambini hanno indossato comunque il loro vestito di Carnevale anche solo per fare una rapida passeggiata in questa festività che è comunque dedicata principalmente a loro.

Un viaggio nel Carnevale fra storia, tradizioni, ricette tipiche e curiosità

Il significato della parola Carnevale

La parola Carnevale deriva dal latino “carnem levare” ovvero “eliminare la carne”. Questo perché, nella tradizione cattolica, subito dopo il martedì grasso si celebra il Mercoledì delle Ceneri che dà inizio al periodo di Quaresima, ovvero quell’arco temporale di quaranta giorni caratterizzato da digiuno ed astinenza in preparazione alla Santa Pasqua durante il quale, soprattutto in passato, si evitava di mangiare la carne.

Storia ed origini del Carnevale

Anche se oggi il Carnevale si inserisce nella tradizione cattolica, per ritrovare le sue origini bisogna andare molto indietro nel tempo. Infatti ci si può ricollegare alle antiche festività come, ad esempio, i saturnali romani o le dionisiache greche. Nel passato il Carnevale diventava anche un’occasione per invertire l’ordine sociale e, anche se solo simbolicamente, il povero diventava ricco e viceversa.

Ed anche oggi il travestirsi con maschere rappresentanti personaggi di fantasia o della storia, è un modo per vivere qualche ora al di fuori della realtà quotidiana, divertendosi ed immaginando magari di essere dei supereroi o delle principesse.

Le tradizioni

Oltre alla sfera cattolica, di cui abbiamo già parlato, vi è anche quella legato all’aspetto laico per il quale il Carnevale significa divertimento. Sono, infatti, giorni in cui si susseguono diverse manifestazioni esterne per la gioia di grandi e piccoli. A Positano, ad esempio, ricordiamo ad esempio la tradizione quasi centenaria della Zeza di Montepertuso. E poi i carri allegorici, le sfilate e le feste in maschera, i tradizionali ed immancabili scherzi ed il lancio di coriandoli e stelle filanti. Ed è proprio il colore dei coriandoli che rappresenta l’essenza del Carnevale, ovvero la giocosità e la spensieratezza.

Come fare da soli un costume di Carnevale per i bambini

Per i più piccoli è obbligatorio indossare un bel costume carnevalesco. Nei negozi se ne trovano di tutti i tipi e per tutte le tasche, ma se siete bravi nel fai da te sarà sicuramente divertente realizzare i costumi in casa, con i materiali che si hanno a disposizione e utilizzando la fantasia, facendosi aiutare anche dai propri bambini.

Ad esempio potete realizzare un costume da lumaca utilizzando della semplice carta da pacchi oppure costruire delle maschere e costumi con materiali di riciclo. Quindi con un occhio al portafogli ed uno all’ambiente.

Le ricetta  della tradizione

Ma Carnevale non significa solo maschere ma anche tante prelibatezze culinarie sia dolci che salate, che spesso variano in base alle regioni. In costiera amalfitana, ad esempio, il piatto tipico che non può mancare è il migliaccio.

Tra i dolci più conosciuti e consumati in questo periodo ci sono sicuramente le chiacchiere, o frappe oppure bugie. Se volete cimentarvi a farle in casa vi riportiamo una fra le tante ricette, ovvero quella del libro “Frijenno Magnanno”, la “Bibbia” della gastronomia campana:

Ingredienti:

  • 400 gr. di farina
  • 80 gr. di zucchero
  • Un uovo intero e due tuorli
  • 50 gr. di burro
  • 2-3 cucchiai di acquavite o di liquore di anice
  • Arancia
  • Un pizzico di sale
  • Zucchero a velo

Procedimento:

Disponete la farina a fontana ed al centro mettere lo zucchero, le uova, il sale, il burro sciolto e l’acquavite. Lavorate bene la pasta, formate una sfera, copritela e lasciatela riposare per 30 minuti. Formate una sfoglia sottile con il matterello e, con un coltello o l’apposita rotella, ricavatene delle strisce sottili. In ognuna praticate qualche incisione per infilarvi la pasta ed ottenere svariate forme, oppure annodatele. Fate friggere nell’olio in piccole quantità, fatele scolare bene, passatele nello zucchero a velo.

Chiacchiere di Carnevale

Le maschere tradizionali nelle varie Regioni

Ogni regione italiana ha la sua maschera di Carnevale tradizionale, quella la rappresenta in tutto il mondo:

  • Abruzzo – Frappiglia
  • Basilicata – Rumit
  • Calabria – Giangurgolo
  • Campania – Pulcinella
  • Emilia Romagna – Dottor Balanzone
  • Friuli Venezia Giulia – Babaci, Kukaci, Pust
  • Lazio – Rugantino
  • Liguria – Capitan Spaventa
  • Lombardia – Meneghino
  • Marche – Musciolino, Papagnoco, Burlandoto
  • Molise – Tre folletti o Tre monaci
  • Piemonte – Gianduia
  • Puglia – Farinella
  • Sardegna – Mamuthones
  • Sicilia – Peppe Nappa
  • Toscana – Stenterello e Burlamacco
  • Trentino Alto Adige – Matoci, Schnappviechern
  • Umbria – Bartoccio
  • Valle d’Aosta – Le Landzette
  • Veneto – Arlecchino, Pantalone, Colombina, Rosaura e Brighella

Oramai mancano poche ore alla fine di questo Carnevale 2021. L’augurio più bello è che il prossimo anno si potrà tornare a festeggiarlo come da tradizione, tra carri allegorici, strette di mano ed abbracci lasciandoci alle spalle l’incubo Coronavirus. E le uniche mascherine che indosseremo saranno quelle da fatine, mostri e supereroi.

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