Capri, niente via libera: il Giudice di pace resta ancora off limits

Capri, niente via libera: il Giudice di pace resta ancora off limits. Ce ne parla Marco Milano in un articolo dell’edizione odierna di Metropolis. Chiusura sede del giudice di pace di Capri prorogata sino al 30 aprile. Il decreto di sospensione delle attività a Capri e il trasferimento a Napoli era stato applicato alla fine del 2020 per l’improvvisa scomparsa dell’unico dipendente, non sostituito. Un ricambio che non ha ancora avuto luogo e in previsione della fine del mese di febbraio che coincideva con il termine che era stato fissato per il trasferimento presso il tribunale di Napoli, di quanto veniva svolto a Capri, è stato emesso un nuovo dispositivo che stabilisce che ci si dovrà recare ancora presso il capoluogo partenopeo per “la sede” delle attività del giudice di pace di Capri. «In attesa di designazione del personale amministrativo – si legge nel decreto – da designare all’ufficio del giudice di pace di Capri si ravvede la necessità stante il permanere delle condizioni che avevano giustificato l’adozione del precedente provvedimento di prorogare l’efficacia del decreto sino al 30 aprile». Unico spiraglio per gli addetti ai lavori isolani è che si prevede una sospensione antecedente della proroga rispetto al termine fissato qualora «il ministero della giustizia avrà assegnata all’ufficio del giudice di pace di Capri un’unità di personale amministrativo». Continua il disagio nel non poter disporre di alcun presidio in tema, se si considera che già da tempo c’era stato lo spostamento di gran parte delle competenze dell’ex tribunale di Capri a Napoli, e da qualche mese anche delle pratiche relative al giudice di pace.

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